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A Michel Talagrand il premio Abel 2024, il “Nobel” per la matematica

Author: Wired

Michel Talagrand, matematico francese presso il Centro nazionale francese per la ricerca scientifica (Cnrs) di Parigi, ha vinto il premio Abel 2024, uno dei più importanti riconoscimenti nel mondo della matematica. A deciderlo è stata l’Accademia norvegese di scienze e lettere con la seguente motivazione: “per i suoi contributi pioneristici alla teoria della probabilità e all’analisi funzionale, con eccezionali applicazioni in fisica matematica e statistica”.

Il premio Abel

Il matematico ha trascorso la sua carriera provando a caratterizzare gli estremi dei sistemi casuali o stocastici. Problemi che sono molto più comuni nel mondo reale di quanto pensiamo. “Il tema comune nelle scoperte rivoluzionarie di Michel Talagrand è lavorare e comprendere i processi casuali che vediamo intorno a noi”, afferma l’accademia. “È ormai evidente che una comprensione approfondita dei fenomeni casuali è essenziale nel mondo di oggi. Ad esempio, algoritmi casuali sono alla base delle nostre previsioni meteorologiche”. In particolare, Talagrand si è concentrato sulla comprensione e l’utilizzo della “distribuzione gaussiana”, conosciuta anche come “distribuzione normale” o “curva a campana”, che guida molti aspetti ed eventi apparentemente casuali della nostra vita, dal peso dei bambini alla nascita ai voti che prendono gli studenti e all’età in cui gli atleti si ritirano.

I vetri di spin

Talagrand, inoltre, ha messo a punto strumenti matematici ed equazioni per sistemi che, sebbene casuali, mostrano una certa prevedibilità nella loro casualità, in un principio statistico chiamato concentrazione di misure. Un’altra importante area di studio di Talagrand ha riguardato i cosiddetti vetri di spin, ossia un’insolita disposizione magnetica in cui gli atomi di un materiale possono agire come minuscoli magneti che puntano in direzioni casuali e non mostrano un ordine evidente, simile alla mancanza di una struttura cristallina ripetuta in vetro normale.

Lo studio di Parisi

Ricordiamo che i vetri di spin, tra le altre cose, sono valsi il premio Nobel per la fisica 2021 al fisico italiano Giorgio Parisi. Come vi abbiamo raccontato, infatti, Parisi si è concentrato sullo studio di questo particolare tipo di tipo di leghe metalliche in cui gli atomi di ferro, per esempio, sono inseriti casualmente in una griglia di atomi di rame. Anche se il numero di atomi di ferro è relativamente basso, questi bastano a cambiare le proprietà magnetiche dell’intero materiale in modo complesso. In particolare, ogni atomo di ferro si comporta come un piccolo magnete (uno spin) il cui orientamento è legato a quello degli atomi vicini. In un magnete tradizionale, tutti gli spin puntano nella stessa direzione, mentre in un vetro di spin alcuni puntano in una direzione e altri in quella opposta.

Il lavoro di Talagrand

Per risolvere il problema dei vetri di spin Parisi ha messo a punto il cosiddetto sistema delle repliche, una pietra miliare nella teoria dei sistemi complessi. Il matematico Talagrand, come ricorda l’accademia, ha utilizzato la sua conoscenza della statistica e della probabilità per dimostrare i limiti su come può comportarsi la materia dei vetri di spin, completando di fatto la dimostrazione del lavoro di Giorgio Parisi. “Talagrand è un matematico eccezionale e un formidabile risolutore di problemi. Ha dato un profondo contributo alla nostra comprensione dei processi casuali e, in particolare, gaussiani. Il suo lavoro ha rimodellato diverse aree della teoria della probabilità. Inoltre, la sua dimostrazione della celebre formula di Parisi per l’energia libera dei vetri di spin è un risultato straordinario”, ha concluso Helge Holden, presidente del Comitato del Premio Abel.

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È arrivato il ChatGPT della matematica

Author: Wired

Non poteva che chiamarsi MathGPT il nuovo grande modello linguistico dedicato esclusivamente al mondo della matematica e ispirato al più famoso ChatGPT di OpenAI. Presentato nella sua versione beta pubblica dalla società cinese TAL Education Group in occasione del 20 anniversario dalla fondazione, MathGPT non è semplicemente il semplice sogno proibito di milioni di studenti in tutto il mondo: il suo scopo è infatti quello di fornire un’assistenza per un pubblico professionale, rivolgendosi ai ricercatori, ma anche al mondo dell’insegnamento e in generale a tutti gli appassionati di equazioni, problemi, algoritmi e affini.

Che cosa può fare MathGPT? Le sue potenzialità sono già notevoli, nonostante si tratti di un modello relativamente giovane: una volta sottoposto al servizio un qualsiasi problema matematico sotto forma di testo o semplice immagine, il sistema basato sull’intelligenza artificiale riuscirà a decifrare tutti gli elementi per poi arrivare a una soluzione e a una spiegazione del procedimento adottato. In questo momento, MathGPT è già compatibile con dispositivi mobile oppure su pc e funziona solo in inglese e cinese, ma presto si estenderà anche ad altre lingue. Il punto di forza del modello sta nell’esperienza di TAL Education Group, che negli ultimi vent’anni ha messo insieme un imponente archivio di ricerca, composto da materiale didattico che parte dal livello elementare arrivando fino a quello universitario, oltre che da raccolte di problemi vari ed esercizi che hanno fatto da ottima base per l’addestramento del sistema.

Insomma, MathGPT è stato addestrato su dati abbondanti e di prima qualità, grazie a quali ora può affiancare i ricercatori in modo simile a come ChatGPT e gli altri modelli linguistici trovano applicazioni professionali per esempio nella moderazione di massa dei commenti e delle reazioni online. Quando verrà esteso al pubblico, MathGPT inoltre potrà anche aiutare nella preparazione delle lezioni e dei compiti a casa o in classe, con un approccio più personalizzabile e scalabile, tornando molto utile anche in situazioni scolastiche rese difficili dalla mancanza di fondi o personale, semplificando e velocizzando molte procedure.

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TikTok, chi seguire se hai lacune a scuola

Author: Wired

In cerca di un aiuto per una ricerca da fare per la scuola? TikTok potrebbe fare al caso vostro. La piattaforma di ByteDance è nota per essere la più amata e utilizzata dagli adolescenti. Molti degli iscritti a TikTok hanno quindi una caratteristica in comune: sono studenti. Dalle scuole medie alle superiori, si può supporre che la maggior parte degli alunni abbia visitato il social network, e non solo per scoprire i trend del momento. I contenuti educativi sono numerosi sul sito e possono diventare utili per imparare un nuovo argomento oppure per seguire delle ripetizioni su una materia scolastica.

TikTok per la scuola è un tema che sta a cuore alla stessa piattaforma. “Abbiamo annunciato la costituzione del nostro Creative Learning Fund da 50 milioni di dollari. Il fondo supporta gli autori di contenuti di apprendimento, fornisce risorse per gli studenti e introduce gli insegnanti emergenti alla piattaforma TikTok” si legge nella news di lancio dell’hashtag #LearnonTikTok. Non si tratta dell’unico termine con cui si raggruppano i contenuti scolastici: di seguito abbiamo elencato i profili da seguire per chi desidera migliorare i propri voti a scuola.

TikTok content

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Fisica

Come nasce la corrente elettrica? Il professore Vincenzo Schettini, titolare dell’account LaFisicaCheCiPiace su TikTok, riesce a spiegarlo in una clip di un minuto e mezzo. E lo fa con termini facili da comprendere ed esempi pratici. Non si tratta dell’unico video a tema fisica del suo canale, che ha ottenuto 18 milioni di Mi piace e ha più di 800mila followers. Le sue lezioni sono seguite da migliaia di studenti sul web che hanno imparato ad apprezzare i suoi modi simpatici e le spiegazioni dettagliate riguardanti la fisica.

TikTok content

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Matematica

La versione in italiano dell’hashtag #LearnonTikTok, ovvero #ImparaconTikTok, viene spesso popolata da video non del tutto inerenti alla scuola, perciò è meglio fare affidamento a termini maggiormente precisi come #lezionidimatematica o, perchè no, #radicequadrata. Sono questi i trend su cui ha costruito la sua fama Mr Pitagora, nome d’arte di un giovane creator che si presenta come tutor di matematica. Da semplici problemi ad equazioni più complesse, l’autore riesce a mandare in tendenza filmati che spiegano le proprietà dei radicali o le derivate.