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Superbonus, 5 cose che cambiano

Dalla cessione delle rate allo stato di avanzamento lavoro, dai prestiti con Sace al Durc: ecco le cose da sapere dopo le modifiche del governo Meloni

Author: Wired

L’annullamento deve essere richiesto tramite pec, inviando l’istanza denominata Richiesta di annullamento dell’accettazione dei crediti ceduti, allegata circolare del 6 ottobre 2022, n. 33/E, sottoscritta da cedente e cessionario o digitalmente, o con firma autografa e copia documento d’identità. 

Cessione e sal

Come ci si deve comportare nel caso di cessione del credito con due sal diversi per un valore totale di 50mila euro, se 20mila euro sono stati spesi nel 2022 e 30mila nel 2023? 

Con la risposta all’interpello 56 del 2022, l’Agenzia delle entrateha chiarito – spiega il professor Fabio Chiesa – che è possibile cedere il credito corrispondente ai soli lavori eseguiti e pagati nel corso del periodo d’imposta per i quali si è raggiunto almeno il 30% del singolo sal”. In tale caso, bisognerà dunque effettuare due cessioni diverse, ciascuna allineata a un sal: la prima riferita alle spese sostenute nel 2022, la seconda a quelle sostenute nel 2023.

I prestiti con garanzia Sace

Un’altra domanda posta dai lettori del quotidiano riguarda i prestiti con garanzia Sace, che le imprese edili che hanno effettuato lavori per l’efficienza energetica, sisma bonus, fotovoltaico e colonnine di ricarica di veicoli elettrici possono ottenere. Secondo Giorgio Gavelli “non sembra esserci proprio distinzione”, in questo senso, “tra chi ha concesso lo sconto in fattura e chi ha acquisito i crediti dai propri clienti su un lavoro che l’impresa stessa ha svolto”. Quindi è possibile accedere al prestito in entrambi i casi.

Durc e visto di conformità

Con il decreto del ministero del Lavoro 143 del 2021 – scrive un ultimo utente – è stato previsto l’obbligo per cantieri privati i cui lavori superino i 70mila euro di acquisire apposita attestazione della congruenza della manodopera”. È quindi necessario esibire il documento unico di regolarità contributiva (durc) di congruità ai fini dell’apposizione del visto di conformità? Nel caso in cui i lavori siano in corso e tale visto riguardi il sal, è possibile sostituire il certificato con un’altra dichiarazione rilasciata dal direttore dei lavori?

La risposta a entrambe le domande, secondo Luca De Stefani, è negativa. “Per il secondo – spiega in particolare l’economista – va ricordato che i committenti hanno l’obbligo di richiedere all’impresa affidataria l’attestazione di congruità della manodopera nel cantiere, se l’opera complessiva supera i 70mila euro, solo prima di procedere al saldo finale dei lavori edili agevolati con le detrazioni fiscali”.

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