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Risparmieremo senza superbollo ma pagheremo di più le polizze auto?

Author: Wired

Giù le tasse, su il prezzo delle polizze auto. È questo lo scenario che attende gli automobilisti italiani secondo due diverse ricerche, una condotta dall’Associazione italiana periti estimatori danni (Aiped), l’altra da Federcarrozzieri.

È in particolare la possibile abolizione del superbollo, una delle microtasse che il governo vuole tagliare, a far sorridere i cittadini. Secondo le stime dell’associazione dei carrozzieri, che lo ritiene iniquo e sbilanciato, in dodici anni il tributo avrebbe infatti pesato per circa 1,2 miliardi di euro sulle tasche degli italiani.

L’altro lato della medaglia riguarda invece una denuncia dell’Aiped. Come riporta una nota pubblicata sul sito ufficiale dell’associazione, “l’intelligenza artificiale sta progressivamente sostituendo l’attività sul campo dei periti assicurativi”. Secondo il presidente Luigi Mercurio, “oggi si assiste a un vero stravolgimento del concetto di perizia”, legato all’”utilizzo sempre più diffuso dei sistemi da remoto, perizie in authority, videoperizie e addirittura il crescente ricorso alla IA da parte delle compagnie di assicurazioni”.

Tutto questo, secondo Mercurio, pone dubbi a livello normativo e sulla possibilità di “accertare con precisione la complessità di un danno da sinistro stradale. Questo – si legge ancora nella nota – significa che, in caso di sottostima dei danni, l’assicurato riceverà un risarcimento inferiore a quello cui avrebbe diritto. In caso di sovrastima, invece, la compagnia subirà un maggiore costo che sarà scaricato sugli utenti finali attraverso un incremento delle tariffe Rc auto, che negli ultimi mesi, come certifica anche l’Istat, hanno ripreso a crescere”.

Per tali ragioni, Aiped ha presentato alla Concessionaria servizi assicurativi pubblici (Consap) una serie di proposte che prevedono, tra l’altro, l’ottimizzazione dei livelli di competenza e formazione del perito, la formulazione di un elaborato peritale che risponda a criteri univoci e condivisibili anche con gli altri attori della filiera, come i riparatori e le case costruttrici e quella di un altro elaborato per la valutazione dei valori commerciali dei veicoli attraverso una ricerca di mercato.

Author: Wired

Giù le tasse, su il prezzo delle polizze auto. È questo lo scenario che attende gli automobilisti italiani secondo due diverse ricerche, una condotta dall’Associazione italiana periti estimatori danni (Aiped), l’altra da Federcarrozzieri.

È in particolare la possibile abolizione del superbollo, una delle microtasse che il governo vuole tagliare, a far sorridere i cittadini. Secondo le stime dell’associazione dei carrozzieri, che lo ritiene iniquo e sbilanciato, in dodici anni il tributo avrebbe infatti pesato per circa 1,2 miliardi di euro sulle tasche degli italiani.

L’altro lato della medaglia riguarda invece una denuncia dell’Aiped. Come riporta una nota pubblicata sul sito ufficiale dell’associazione, “l’intelligenza artificiale sta progressivamente sostituendo l’attività sul campo dei periti assicurativi”. Secondo il presidente Luigi Mercurio, “oggi si assiste a un vero stravolgimento del concetto di perizia”, legato all’”utilizzo sempre più diffuso dei sistemi da remoto, perizie in authority, videoperizie e addirittura il crescente ricorso alla IA da parte delle compagnie di assicurazioni”.

Tutto questo, secondo Mercurio, pone dubbi a livello normativo e sulla possibilità di “accertare con precisione la complessità di un danno da sinistro stradale. Questo – si legge ancora nella nota – significa che, in caso di sottostima dei danni, l’assicurato riceverà un risarcimento inferiore a quello cui avrebbe diritto. In caso di sovrastima, invece, la compagnia subirà un maggiore costo che sarà scaricato sugli utenti finali attraverso un incremento delle tariffe Rc auto, che negli ultimi mesi, come certifica anche l’Istat, hanno ripreso a crescere”.

Per tali ragioni, Aiped ha presentato alla Concessionaria servizi assicurativi pubblici (Consap) una serie di proposte che prevedono, tra l’altro, l’ottimizzazione dei livelli di competenza e formazione del perito, la formulazione di un elaborato peritale che risponda a criteri univoci e condivisibili anche con gli altri attori della filiera, come i riparatori e le case costruttrici e quella di un altro elaborato per la valutazione dei valori commerciali dei veicoli attraverso una ricerca di mercato.

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