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Tecnologia

La Cina torna alla retorica di Mao

Author: Wired

Per navigare acque tempestose ci vuole un timoniere dalle mani sicure, ma anche un equipaggio forte e pronto a sacrificarsi. La Cina ha già il primo, Xi Jinping, e sta cercando di dotarsi del secondo. Con ancora più vigore e urgenza dopo le parole pronunciate dallo stesso leader durante il XX Congresso del Partito comunista dello scorso ottobre e le “due sessioni” dello scorso marzo. Il “ventennio di opportunità strategiche” profetizzato da Jiang Zemin nel 2002 ha lasciato posto alle “sfide senza precedenti” della nuova era.

La conseguenza più ovvia è che bisogna intervenire con ancora maggiore decisione su educazione e prontezza. Il che non significa che si dà per scontato che si dovrà per forza combattere davvero un nemico reale sul campo di battaglia, ma comunque non si può farsi trovare impreparati in un’epoca in cui l’ascesa cinese è finita al centro del palcoscenico globale, fulcro delle attenzioni degli Stati Uniti e dell’occidente. Con la Nato che identifica sempre più la Repubblica Popolare come una “sfida sistemica”.

I campi di addestramento estremi per bambini

Ed ecco che allora viene incentivato lo studio del pensiero di Xi tra funzionari di partito, studenti e centri di ricerca. Ed ecco allora la nuova bozza di legge sull’educazione patriottica, insieme alle nuove norme su relazioni estere e controspionaggio. E, infine, ecco la diffusione di una tendenza allo sviluppo di una disciplina fisica e comportamentale specifica. Il sito cinese Sixth Tone racconta che stanno diventando sempre più popolari i campi di addestramento “estremi” per bambini. Si tratta di centri all’aria aperta che si propongono l’obiettivo di “formare il carattere” dei giovanissimi cinesi. Questi luoghi sono diventati molto popolari tra le famiglie della classe media.

Il mercato cinese dei campi estivi è quintuplicato tra il 2018 e il 2021, passando da 20 miliardi di yuan (2,8 miliardi di dollari) a 100 miliardi di yuan, e si prevede che quadruplicherà nuovamente entro il 2028. Nel paese, spiega sempre Sixth Tone, ci sono circa 50mila fornitori di campi estivi registrati e probabilmente molti altri che operano senza regolare licenza. L’ascesa del settore è guidata dalla feroce concorrenza nel sistema educativo, coi genitori che considerano l’estate come un momento cruciale per i loro figli e figlie di acquisire nuove competenze e guadagnare un vantaggio competitivo nei confronti dei coetanei.

Questo ha portato a una proliferazione di centri ed eventi estivi progettati per mettere alla prova la resistenza dei bambini: escursioni in montagna, trekking nel deserto, campi di addestramento in stile militare. Anche se spesso la sicurezza dei bambini non sarebbe del tutto garantita, vista la scarsa regolamentazione di un settore in grande espansione.

La spinta all’arruolamento tra studenti e laureati

Scalando di una generazione e andando tra gli studenti diplomati, universitari o laureati il passaggio è direttamente quello nelle forze armate. Come raccontato di recente da Wired, il governo cinese vuole un esercito più tecnologico e ha cambiato le regole di coscrizione per facilitare l’ingresso di universitari e figure dotati di forti competenze tecniche in settori strategici come l’intelligenza artificiale.

Author: Wired

Per navigare acque tempestose ci vuole un timoniere dalle mani sicure, ma anche un equipaggio forte e pronto a sacrificarsi. La Cina ha già il primo, Xi Jinping, e sta cercando di dotarsi del secondo. Con ancora più vigore e urgenza dopo le parole pronunciate dallo stesso leader durante il XX Congresso del Partito comunista dello scorso ottobre e le “due sessioni” dello scorso marzo. Il “ventennio di opportunità strategiche” profetizzato da Jiang Zemin nel 2002 ha lasciato posto alle “sfide senza precedenti” della nuova era.

La conseguenza più ovvia è che bisogna intervenire con ancora maggiore decisione su educazione e prontezza. Il che non significa che si dà per scontato che si dovrà per forza combattere davvero un nemico reale sul campo di battaglia, ma comunque non si può farsi trovare impreparati in un’epoca in cui l’ascesa cinese è finita al centro del palcoscenico globale, fulcro delle attenzioni degli Stati Uniti e dell’occidente. Con la Nato che identifica sempre più la Repubblica Popolare come una “sfida sistemica”.

I campi di addestramento estremi per bambini

Ed ecco che allora viene incentivato lo studio del pensiero di Xi tra funzionari di partito, studenti e centri di ricerca. Ed ecco allora la nuova bozza di legge sull’educazione patriottica, insieme alle nuove norme su relazioni estere e controspionaggio. E, infine, ecco la diffusione di una tendenza allo sviluppo di una disciplina fisica e comportamentale specifica. Il sito cinese Sixth Tone racconta che stanno diventando sempre più popolari i campi di addestramento “estremi” per bambini. Si tratta di centri all’aria aperta che si propongono l’obiettivo di “formare il carattere” dei giovanissimi cinesi. Questi luoghi sono diventati molto popolari tra le famiglie della classe media.

Il mercato cinese dei campi estivi è quintuplicato tra il 2018 e il 2021, passando da 20 miliardi di yuan (2,8 miliardi di dollari) a 100 miliardi di yuan, e si prevede che quadruplicherà nuovamente entro il 2028. Nel paese, spiega sempre Sixth Tone, ci sono circa 50mila fornitori di campi estivi registrati e probabilmente molti altri che operano senza regolare licenza. L’ascesa del settore è guidata dalla feroce concorrenza nel sistema educativo, coi genitori che considerano l’estate come un momento cruciale per i loro figli e figlie di acquisire nuove competenze e guadagnare un vantaggio competitivo nei confronti dei coetanei.

Questo ha portato a una proliferazione di centri ed eventi estivi progettati per mettere alla prova la resistenza dei bambini: escursioni in montagna, trekking nel deserto, campi di addestramento in stile militare. Anche se spesso la sicurezza dei bambini non sarebbe del tutto garantita, vista la scarsa regolamentazione di un settore in grande espansione.

La spinta all’arruolamento tra studenti e laureati

Scalando di una generazione e andando tra gli studenti diplomati, universitari o laureati il passaggio è direttamente quello nelle forze armate. Come raccontato di recente da Wired, il governo cinese vuole un esercito più tecnologico e ha cambiato le regole di coscrizione per facilitare l’ingresso di universitari e figure dotati di forti competenze tecniche in settori strategici come l’intelligenza artificiale.

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