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Comunità dell’energia rinnovabile, una proposta per farle partire subito


Author: gmeneghello QualEnergia.it

L’idea di Legambiente e Italia Solare per accelerare il recepimento delle direttive europee su autoconsumo collettivo e condivisione di energia da rinnovabili.

Il Clean Energy Package europeo, con la Direttiva (UE) 2018/2001, apre un nuovo scenario per la produzione e cessione di energia da fonti rinnovabili, con la possibilità di supportare sistemi innovativi di produzione, accumulo e scambio di energia da fonti rinnovabili.

Che questa prospettiva sia di grande interesse da un punto di vista industriale, energetico e ambientale è opinione condivisa, e dunque sarebbe necessario accelerare il recepimento.

In questo senso va la proposta illustrata ieri, 7 novembre, a KeyEnergy da Legambiente e Italia Solare nell’ambito del convegno “Comunità energetiche e prosumer:il nuovo scenario dopo l’approvazione della direttiva UE 2001/2018”.

L’idea – che approfondiremo in un secondo articolo per valutare come e quando si potrebbe concretizzare – prevede di introdurre una disciplina sperimentale per alcune delle configurazioni previste dagli articoli 21 e 22 della Direttiva 2018/2001, e si applicherebbe ai clienti con minori consumi connessi alla rete in bassa tensione, che sono oltretutto quelli che attualmente pagano l’energiaa a costi maggiori.

A questi clienti verrebbe data la possibilità di associarsi per l’installazione di impianti di produzione di energia da fonte rinnovabile e di condividere l’energia autoprodotta. Gli impianti dovranno essere connessi alla stessa rete di bassa tensione dei clienti finali associati.

L’energia prodotta da tali impianti sarà immessa nella rete di distribuzione e sarà considerata condivisa nella misura in cui i clienti finali associati consumano simultaneamente alla produzione. Si fa riferimento al concetto di condivisione dell’energia declinato nella premessa 71 della direttiva rinnovabili (2018/2001) e nella premessa 46 della direttiva mercati (2019/944).

Obiettivo di queste configurazioni – sottolinea una nota che accompagna la proposta – è di spingere soluzioni efficienti di produzione, progettate per soddisfare la domanda istantanea e, dunque, di ridurre l’esigenza di capacità di riserva della rete.

In questi sistemi gli oneri di sistema saranno pagati integralmente sia per l’energia scambiata con la rete che per quella condivisa, mentre sono previsti vantaggi per l’energia prodotta e consumata istantaneamente proprio perché massimizzano l’uso dell’energia rinnovabile e spingono configurazioni capaci di garantire la massima efficienza nell’uso degli impianti e delle reti.

Le esenzioni, previste per la sola energia prodotta e consumata istantaneamente, sono studiate in modo da evitare aggravi ingiustificati nei confronti degli altri consumatori di energia, e sono coerenti con quanto scritto da Arera nella memoria 94/2019 di marzo riguardo all’energia immessa nella rete di distribuzione, ma condivisa per le tariffe di trasmissione e distribuzione.

L’esclusione dai costi di trasmissione si motiva in quanto per questa quota sono evitati, data la vicinanza fra consumo e produzione sulla stessa linea di bassa. Allo stesso modo il compenso a remunerazione delle perdite di rete, che non ha senso attribuire perché l’energia è prodotta dagli stessi cittadini che la consumano.

Mentre l’esenzione dal dispacciamento e dal capacity si motiva nella misura in cui per la quota di energia autoconsumata istantaneamente, e solo per questa, si riduce il peso sul sistema e la necessità di sicurezza del sistema. I benefici sull’Iva non ricadono sugli altri consumatori di energia e si motivano per il fatto che si produce energia a emissioni zero.

Il vantaggio principale per il cliente finale è che sull’energia da rinnovabili autoconsumata istantaneamente è possibile saltare le intermediazioni commerciali e guadagnare sulla differenza fra prezzo al dettaglio e prezzo all’ingrosso.

I clienti continuerebbero ad avere contratti di vendita come oggi, ma sarebbero anche parti di un sistema privato di produzione e scambio di energia da rinnovabili, che usa la rete pubblica di distribuzione.

Secondo la proposta, ogni associazione di clienti finali individuerà al proprio interno un soggetto mandatario delegato al riparto dell’energia condivisa fra i clienti finali associati. Tale attività non sarà soggetta alla disciplina regolatoria.

La configurazione riguarderebbe esclusivamente nuovi impianti da rinnovabili e quindi impianti che non beneficiano di incentivi alla produzione ai sensi dei vecchi conti energia.

In queste configurazioni si potrà risparmiare grazie all’autoproduzione rispetto al valore della materia prima (circa 60/65 €/MWh), non si pagheranno le tariffe variabili di trasmissione e distribuzione (circa 13 €/MWh), parte delle tariffe di dispacciamento, così come i costi del mercato della capacità e l’imposta sul valore aggiunto su tutte tali componenti esentate.

La sommatoria dei vantaggi derivanti dalle esenzioni e dal valore risparmiato dell’energia dovrebbe superare i 90 €/MWh (9 cent€/kWh) e tali esenzioni, unite alla detrazione fiscale, dovrebbero portare a una redditività adeguata a stimolare gli investimenti.

La disciplina – si sottolinea – non porta a maggiori costi, perché viene solo prevista la possibilità per le configurazioni previste di usufruire dei sistemi incentivanti già esistenti e cioè le detrazioni fiscali di cui all’articolo 16 lettera h) e gli incentivi di cui al DM 4 luglio 2019 e eventuali ulteriori incentivi potranno essere individuati da Arera solo a valere su minori costi.

Il sistema garantirà ai clienti finali associati la possibilità di autoprodursi una quota parte della propria energia senza gravare sulle bollette degli altri cittadini.

La proposta dovrebbe articolarsi come indicato qui sotto:

Autoconsumo e condivisione di energia prodotta da fonti rinnovabili

  1. I clienti finali residenziali, gli Enti Locali, le piccole e medie imprese, che sono collegati in prelievo alla rete di bassa tensione alimentata dalla medesima cabina di trasformazione, si possono associare per produrre energia destinata al proprio consumo con impianti di produzione di energia da fonte rinnovabile di potenza non superiore a 100 kW ciascuno collegati alla medesima rete di bassa tensione con configurazioni conformi a quanto previsto dall’Articolo 21 comma 4 o dall’Articolo 22 della Direttiva 2001/2018. I clienti finali associati possono condividere anche attraverso sistemi di accumulo tale energia prodotta collettivamente, utilizzando la rete di distribuzione esistente per tale condivisione. I clienti finali associati non possono avvalersi dello scambio sul posto. Gli impianti possono essere di proprietà di soggetti terzi rispetto ai clienti finali associati. La disciplina dei clienti finali associati si applica anche a un cliente finale che abbia più unità di consumo sulla stessa rete di bassa tensione.

  1. L’energia condivisa sarà pari al minimo in ciascun periodo orario tra l’energia elettrica prodotta e immessa nella rete di bassa tensione, anche con l’uso di sistemi di accumulo, dai clienti finali associati e l’energia elettrica prelevata dall’insieme di tali clienti finali sulla stessa rete di bassa tensione. La quantità di energia fatturata ai clienti finali dai venditori al dettaglio di energia non include l’energia oggetto di condivisione ai sensi del comma 1 e 2.

  1. L’energia condivisa è esentata dall’applicazione dei coefficienti di perdita convenzionali, dalla parte variabile delle tariffe di trasmissione e distribuzione, nonché, nella misura in cui tale esenzione sia giustificata, dalle tariffe di dispacciamento. I clienti finali associati ai sensi del comma 1 sono esonerati dal pagamento dei corrispettivi a copertura dei costi del mercato della capacità, se la energia condivisa corrisponde al 35 % o più dei propri consumi e viene garantita una quota minima di energia autoconsumata in specifiche fasce orarie.

  1. L’energia condivisa viene contabilizzata nelle bollette dei clienti finali ai soli fini della applicazione degli oneri generali di sistema delle accise e della quota di oneri di dispacciamento che residua ai sensi del comma 4.

  1. I clienti finali associati ai sensi del comma 1 individuano un soggetto delegato mandatario con rappresentanza, che misura la quantità di energia oggetto di condivisa e che effettua fra i clienti finali associati il riparto dell’energia secondo gli accordi di diritto privato, che intercorreranno fra gli stessi. Tale soggetto effettuerà tutte le necessarie comunicazioni ai fini della bollettazione dei consumi dei clienti finali associati. Solo il soggetto delegato sarà responsabile nei confronti degli associati dell’esatto riparto dell’energia secondo gli accordi intercorsi fra i clienti finali.

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LIKE A BOSS 2019/ 🔥 THUG LIFE 🔥 AMAZING MOMENTS

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Clima, il Sud-est asiatico prepara una bomba di emissioni?


Author: Luca Re QualEnergia.it

Un rapporto della IEA si focalizza sulla prevista crescita dei combustibili fossili in molti paesi dell’Asia. Dati, tendenze, possibili soluzioni.

Il sud-est asiatico deve correre ai ripari, potenziando gli investimenti in fonti rinnovabili, efficienza energetica e trasporti a basse emissioni.

Questo è il messaggio-chiave dell’Agenzia internazionale dell’energia (IEA, International Energy Agency) nel suo nuovo rapporto dedicato allo sviluppo del mix energetico in questa parte del mondo, Southeast Asia Energy Outlook 2019 (link in basso insieme ad altri documenti correlati).

Il problema, spiega la IEA, è che in base alle politiche attuali il sud-est asiatico (che comprende vari paesi tra cui Indonesia, Thailandia, Malesia, Vietnam, Cambogia) finirà per incrementare del 60% la sua domanda energetica al 2040, e una buona parte di tale incremento sarà coperto con un maggiore utilizzo di combustibili fossili, come riassume il grafico seguente, tratto dal rapporto.

Più in dettaglio, si legge ad esempio nel documento, la domanda petrolifera sorpasserà 9 milioni di barili giornalieri nel 2040 (oggi circa 6,5 milioni).

E nel settore elettrico nonostante la crescita delle rinnovabili carbone e gas continueranno a dominare il mix di generazione con quasi il 70% del totale, come evidenzia la prossima coppia di grafici.

Di conseguenza, evidenzia la IEA nel grafico sotto, le emissioni di CO2 degli usi energetici nel 2040 saranno cresciute di oltre il 60% in confronto a oggi.

In sostanza, si legge nel rapporto, lo sviluppo economico-energetico atteso nel sud-est asiatico resta fortemente agganciato a carbone, gas e petrolio.

Per invertire la rotta, secondo gli esperti della IEA, è necessario agire su quattro pilastri:

  • Investire massicciamente nelle nuove energie rinnovabili, sfruttando anche l’enorme potenziale delle biomasse “sostenibili” e puntando a una maggiore integrazione dei sistemi elettrici dei singoli paesi.
  • Introdurre misure di efficienza energetica soprattutto nei trasporti e nella climatizzazione degli edifici.
  • Eliminare gradualmente i sussidi ai combustibili fossili.
  • Considerare la possibilità di utilizzare tecnologie CCS (Carbon Capture and Storage) per catturare le emissioni di CO2 delle unità a carbone.

Di seguito i link per scaricare i documenti con registrazione gratuita:

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EcoXperts Play Central Role in Solution Development for Commercial Real Estate

Author: Kimberly Tremblay Schneider Electric Blog

With the world’s population closing in on 8 billion, the commercial real estate industry will become even more critical to providing housing and office space than at any other time in history.  And with the introduction of IoT and 5G, people have more choices of where and how they will work than ever before, making the commercial buildings space a test bed for innovation, and the EcoXpert Specialization for Real Estate will help address these trends.

Therefore, to enable this innovation, Schneider Electric trains and certifies our specialized EcoXpert  integrators in EcoStruxure , Schneider Electric’s IoT-enabled architecture and platform.  EcoXperts can gain expertise in building management systems, critical power, connected power, lighting control and more.  From there, many of our EcoXperts choose to get a “Specialization” in Real Estate where they learn the industry trends and the techniques required to develop complex solution architectures to meet the needs of the dynamic global commercial real estate market including digitally enabled smart buildings; buildings that are secure from both physical and cyber threats, and buildings that are truly sustainable and meet the ever-demanding green building codes and regulations.

Real Estate Specialization is open to EcoXperts who have already achieved badges in Connected Power, BMS, Critical Power, Light and Room Control and Access Control.  Specialized trainings will help EcoXperts expand their knowledge and solution delivery capabilities in the following areas of commercial real estate:

  • Smart, Secure Building Solutions
  • Smart Workspace Solutions
  • Digital Power Solutions
  • Energy & Sustainability Solutions

Real Estate Specialized EcoXperts work closely with Schneider Electric on large projects across the full Schneider Electric portfolio from medium/low voltage and UPSs to BMS, power management and EcoStruxure Advisors.  Achieving the real estate Specialization helps EcoXperts differentiate their business, increase their credibility and beat the competition.

An example of an EcoXpert who has had success in the commercial real estate market is Lanka Energy Conservation based out of Sri Lanka with head offices in Australia. Lanka Energy Conservation or LEC, has specialized expertise in energy management and performance contracting and is a Certified EcoXpert.  While not yet a Real Estate Specialized EcoXpert, LEC has been providing solutions to the real estate industry in its markets for several years.

In addition, one of LEC’s recent real estate successes is with Seylan Development Corporation in their headquarter building in Sri Lanka.  The Seylan Towers building houses Seylan Bank as well as high end residences for government officials and other high-profile people in the community.  For the customer, it was critical to ensure that their buildings are safe and cybersecure, environmentally friendly, economically viable, socially responsible and resource efficient.

“As a Schneider Electric EcoXpert, we are able to combine our expertise in energy performance contracting with the strong digital capabilities of the EcoStruxure platform to support the unique needs of our customers.  We identify existing commercial buildings that have substantial energy bills, conduct a free audit to identify potential energy saving opportunities, and present our solution to  decision makers. As a part of our service at LEC Energy, we provide a commercial bank guarantee at the onset of the project in an amount equal to the proposed energy savings value. The board room and CFO’s appreciate our proposals as they have a direct impact on bottom line. We use the Schneider Electric EcoStruxure platform to implement our energy strategies.   It’s a secure and scalable platform.”  

Rukshan Sheriff, Director and CEO, Lanka Energy Conservation

Seylan Tower in Sri Lanka uses EcoStruxure

In order to meet the demands of the client, LEC recommended a performance contract using EcoStruxure Building Operation, through which Schneider Electric connected energy and BTU meters, controllers and sensors. Following this approach, the customer firstly benefited from LEC’s specialized expertise combined with Schneider Electric’s innovative solutions.  Secondly, the system has resulted in a guaranteed energy savings of 1.6M kWh and a building designed to the highest cybersecurity standards.  And thirdly, ROI on this project was achieved within 22 months.

“We had a goal to achieve a 30% energy reduction in energy consumption within the first year.  The information is real time and it has benefited our operations.”   

Major Palitha Saputhanthri, General Manager, Seylan Development PLC

In conclusion, Schneider Electric is always looking for new systems integrators to join our EcoXpert partner program and to pursue the real estate specialization.  All EcoXperts benefit from Schneider Electric’s strong program support, co-branding and co-marketing initiatives, employee talent and educational opportunities, and tested and validated designs and specialized engineering tools for competitive differentiation – all aimed at helping to grow business in commercial real estate for our partners.  To inquire about our EcoXpert Real Estate Specialization, email hugh.lindsay@se.com.

Interested in learning more about trends in commercial real estate?  You may enjoy our other blogs such as Why Healthy Buildings Matter or How to Manage Cybersecurity Risk in Smart Buildings.

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Gestione degli impianti di pubblica illuminazione a Gerenzano (VA)


Author: Leonardo Berlen QualEnergia.it

Affidamento della concessione per lo svolgimento dei lavori di illuminazione pubblica, comprensivo di fornitura di energia elettrica e realizzazione di interventi di adeguamento normativo ed efficientemente energetico nel comune di Gerenzano (VA). Importo: 4.001.544 euro Scadenza: 12 dicembre 2019 Bando (zip)