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La Cina atterra con un lander sul lato nascosto della Luna per la prima volta nella storia

Author: Le news di Hardware Upgrade

Il 2 Gennaio la Cina è diventata la prima nazione al mondo ad aver fatto allunare un veicolo in maniera delicata sulla parte nascosta della Luna. A riportare lo storico evento è stato CGTN, che ha spiegato come il lander e il rover lanciati nei primi giorni di Dicembre sono atterrati all’interno di un cratere del nostro satellite naturale mai visibile dal nostro pianeta.

Un approdo incredibilmente importante per quanto riguarda l’aspetto tecnologico, con la Cina che si impone all’interno di una categoria d’elite per quanto riguarda i viaggi spaziali con un traguardo che non ha precedenti nella storia dell’uomo. L’atterraggio fa parte della missione Chang’e-4 che ha lo scopo di esplorare la superficie del satellite. Prima della missione numero 4 la Cina aveva lanciato un lander e un rover sulla parte esposta della Luna, diventando così la terza nazione in termini cronologici ad aver raggiunto la superficie del satellite con un allunaggio morbido.

Durante la missione Chang’e-3 i due mezzi hanno raggiunto la parte della Luna sempre visibile dalla Terra, ma con Chang’e-4 la Cina è la prima ad aver raggiunto l’emisfero sempre nascosto. Si tratta di una missione naturalmente più complessa e articolata sul piano tecnologico dal momento che è più difficile comunicare con i robot nella parte non esposta alla vista. Senza contatto diretto non ci sono metodi semplici per inviare e ricevere i segnali radio necessari, ma la Cina ha pensato ad una sorta di “ponte radio” con un satellite lunare lanciato nel mese di Maggio.

Durante la missione la Cina avrà la possibilità di entrare a contatto in maniera diretta con il bacino Polo Sud-Aitken, una regione particolarmente ambita dagli scienziati. Con un’ampiezza di circa 2.500 chilometri, dovrebbe essere un vecchio cratere creato da una collisione fra la Luna e un’enorme roccia spaziale miliardi di anni fa. Scoprendo la data esatta del cratere potremmo rilevare anche il momento in cui è avvenuta la collisione, scoprendo di riflesso anche ulteriori indizi sugli elementi che componevano lo spazio del nostro Sistema Solare in quel periodo.

C’è da dire che Chang’e-4 potrebbe non scoprire l’età esatta del bacino, ma i mezzi sbarcati sulla Luna hanno diversi strumenti scientifici capaci di offrirci informazioni fondamentali sulla parte nascosta del nostro satellite. Il lander rilascerà presto il rover, il quale è equipaggiato per apprendere dettagli sulla composizione e la struttura delle rocce presenti nell’area. Il lander si concentrerà invece sul cielo, raccogliendo dati che verranno analizzati dagli astronomi rimasti sulla Terra, e offrendo una panoramica inedita delle stelle grazie alla sua posizione esclusiva.

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Trailer per la seconda stagione di One Punch Man

Author: Raffaele Giasi Tom's Hardware

Dopo un’attesa pressoché eterna, lo studio di animazione J.C. Staff ha finalmente annunciato l’arrivo della seconda, attesissima, stagione di One Punch Man, anime di grandissimo successo arrivato ormai due anni fa, e tratto dall’omonimo manga creato da One su disegni di Yūsuke Murata.

One Punch Man è stato un vero e proprio fenomeno mediatico, complice una trama decisamente sopra le righe per lo standard shonen, che praticamente mai ha proposto un personaggio realmente imbattibile come è invece nel caso del protagonista creato da One, il potente e spesso svampito Saitama.

La serie arriverà quest’anno in Giappone, sull’emittente TV Tokyo. Per quel che riguarda il nostro paese, invece, non ci sono notizie in merito alla diffusione, ma plausibile che l’edizione nostrana sarà trasmessa da VVVVID o Netflix, ovvero le piattaforme su cui l’anime è stato diffuso nel nostro paese.

Sebbene la prima stagione di One Punch Man abbia raccontato solo il primo, brevissimo, arco narrativo, la serie manga procede abbastanza serrata, ed è disponibile da noi grazie a Planet Manga. 

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Come configurare Gmail su Outlook

Author: IlSoftware.it

Riceviamo spesso richieste da parte di utenti che non riescono a configurare Gmail su Outlook: gli indirizzi dei server di posta di Google impostati nell’account di Outlook sembrano essere corretti, le porte pure, il metodo di crittografia anche ma i messaggi di posta proprio non si scaricano. Eppure nome utente e password che si sono specificati al momento della creazione dell’account di posta in Outlook sono anch’essi esatti.

Nell’articolo Impossibile accedere a Gmail: Web login required abbiamo descritto anche i dettagli tecnici di un problema che per molti sembra insormontabile.

Per uscire dal vicolo cieco e usare l’account Gmail da un normale client di posta qual è Outlook è necessario seguire una serie di semplici passaggi che però vanno ben oltre il semplice inserimento degli indirizzi dei server di posta e delle credenziali d’accesso (nome utente e password) all’interno del software Microsoft.

Configurare Gmail su Outlook in 7 passi

Per poter scaricare i messaggi di Gmail in Microsoft Outlook è fondamentale seguire alcuni passaggi. Li presentiamo in breve cosicché l’intera procedura possa essere portata a termine nel più breve tempo possibile.

1) Da browser web portarsi in questa pagina (scheda Inoltro e POP) previo login al proprio account Google. Suggeriamo di scegliere Disattiva POP e Attiva IMAP.
In questo modo, usando IMAP, i messaggi potranno essere resi contemporaneamente gestibili da più dispositivi. In questo caso le email rimarranno comunque sempre sui server di Gmail.
Ricordarsi di fare clic sul pulsante Salva le modifiche in basso.

Come configurare Gmail su Outlook

2) Portarsi in questa pagina delle impostazioni dell’account Google (potrebbe essere necessario confermare la propria password) e verificare se la verifica in due passaggi fosse attiva o meno (nell’articolo Verifica in due passaggi Google: solo 10% degli utenti la usano abbiamo spiegato di che cosa si tratta).3) Se la verifica in due passaggi di Google NON fosse abilitata proseguire al successivo punto 4).
Se viceversa la verifica in due passaggi risultasse attiva, si dovrà visitare questa pagina, scegliere Posta dal menu a tendina Seleziona app quindi specificare la tipologia di dispositivo ove si è installato Microsoft Outlook.

Come configurare Gmail su Outlook

A questo punto si dovrà fare clic su Genera per ottenere una password “ad hoc” per Outlook. Tale password è composta da quattro gruppi di lettere ed è automaticamente generata da Google.

Come configurare Gmail su Outlook

D’ora in avanti è questa la password che dovrà essere utilizzata al posto di quella precedentemente scelta a protezione dell’account Google. Passare quindi al successivo punto 5).

4) Se la verifica in due passaggi di Google NON fosse abilitata, visitare questa pagina e attivare l’opzione Consenti app meno sicure. In questo modo si potranno usare programmi come Outlook, Thunderbird, l’app Mail su iPhone o iPad con la versione 6 o precedenti e così via.

5) Accedere al menu Impostazioni account di Outlook e inserire tutti i dati richiesti per la gestione dell’account Google: nome, indirizzo email e password.
Come password dovrà essere inserita quella generata al punto 3) nel caso in cui sull’account Google fosse attiva la verifica in due passaggi o quella dell’account vero e proprio (dopo però aver applicato la modifica al precedente punto 4).

6) Suggeriamo di attivare la configurazione manuale dei server di posta in Outlook spuntando l’apposita casella. Qui si potrà verificare che i vari campi siano stati impostati così come segue:

Come configurare Gmail su Outlook

Server posta in arrivo IMAP: imap.gmail.com
Richiede SSL: Sì
Porta: 993

Server posta in uscita SMTP: smtp.gmail.com
Richiede SSL: Sì
Richiede TLS: Sì (se disponibile)
Richiede autenticazione: Sì
Porta per SSL: 465

7) Al termine della configurazione di Outlook portarsi in questa pagina e verificare che il dispositivo sul quale è installato il software Microsoft sia autorizzato a scaricare la posta elettronica da Gmail.

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Google, Apple e altre 13 compagnie non richiedono più la laurea per l'assunzione

Author: Le news di Hardware Upgrade

Il noto sito per la ricerca di posti di lavoro Glassdoor ha stilato una lista dei migliori datori di lavoro che stanno espandendo le loro opzioni di assunzione senza prevedere il requisito della laurea. Aziende come Google, Apple e IBM fanno parte della lista, non troppo a sorpresa.

IBM aveva fatto sapere già nel 2017 che il 15% degli impiegati statunitensi dell’azienda non possiede un diploma di laurea da 4 anni. IBM non considera esclusivamente i candidati che hanno frequentato l’università ma coloro che hanno acquisito abilità ed esperienze attraverso boot camp di programmazione o corsi specifici legati alle industrie di competenza.

Tim Cook

Così come in Italia, anche negli Usa le tasse universitarie sono molto onerose, e per questo motivo molti americani non hanno risorse finanziarie o il tempo per frequentare un corso universitario. Tuttavia, questo non si traduce necessariamente in una riduzione delle prospettive di lavoro per quei professionisti che sono stati in grado di acquisire le abilità necessarie per altre vie. Ci sono infatti sempre più aziende che offrono lavori ben retribuiti a coloro che hanno un’istruzione non tradizionale o un diploma di scuola superiore.

“Ci sono persone che non vanno a scuola e sono comunque in grado di farsi strada: in molti casi si tratta di persone eccezionali”, ha detto Laszlo Bock, ex vicepresidente senior di People Operations di Google. “Dovremmo fare tutto il possibile per trovare queste persone”.

“Le qualifiche accademiche continueranno ad essere prese in considerazione e rimarranno comunque una prerogativa importante nella valutazione dei candidati, ma non rappresenteranno più una condizione necessaria”, ha aggiunto Maggie Stilwell, managing partner di Ernst and Young per le risorse umane.

Nella lista di Glassdoor si trovano complessivamente 15 aziende che non richiedono la laurea come requisito necessario per l’assunzione. Trovate altri dettagli al link al primo paragrafo della news.

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Google Fuchsia supporterà le app Android

Author: Christian Mazza Tom's Hardware

Google Fuchsia, il nuovo sistema operativo che dovrebbe affiancare Chrome OS supporterà le app Android. La conferma ufficiale arriva direttamente dall’Open Source Android, attraverso una modifica del progetto che dona veridicità alle voci che si sono susseguite nei giorni scorsi. Chrome OS è compatibile da tempo con le app Android, risulterebbe controproducente sviluppare un nuovo sistema operativo che non sia in grado di far funzionare app che l’utenza Android utilizza regolarmente. Anche Fuchsia, quindi, sarà compatibile con le app del robottino verde e, con l’ultima indicazione fornita dall’AOSP, si può comprendere meglio cosa sarà in grado di fare.

Fuchsia utilizzerà una funzione di AndroidRunTime in grado di eseguire le app Android. La differenza sta nel fatto che questa versione di ART sarà universale e quindi compatibile con qualsiasi device Fuchsia, non è una differenza da nulla considerando il fatto che Android richiede specifiche modifiche in base all’hardware utilizzato. Si andranno a generare, quindi, dei pacchetti denominati Fuchsia package, file .far, equiparabili alle apk di Android.

Tirando le somme, Google Fuchsia sarà in grado di sostituire Android senza comprometterne il suo ecosistema di app e funzioni e sarà in grado di funzionare su dispositivi diversi : dai laptop agli smartphone fino agli smart display. Non a caso Google è al lavoro su interfacce diverse, ognuna dedicata ad una tipologia di device. Attendiamo ulteriori indiscrezioni per potervi aggiornare in merito.