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Il 5G già in fase di sperimentazione in 5 città italiane

Attraverso un comunicato del Ministero dello sviluppo economico abbiamo scoperto che l’Italia non solo è in linea con le direttive europee per la creazione di un’infrastruttura in grado di supportare la tecnologia 5G ma è anche fra le pioniere. Già in questo momento infatti il processo di sperimentazione del 5G è attivo in 5 città italiane: Milano, Prato, L’Aquila, Bari e Matera.

Le linee guida dell’Unione Europea mettono il 2018 come tempo limite per l’individuazione e l’inizio del processo di sperimentazione della tecnologia (che nel frattempo è stata standardizzata). L’Italia tuttavia è molto in anticipo coi tempi, il che è un ottimo inizio per “punto di riferimento per la creazione di prodotti e servizi che sfruttino la tecnologia 5G”.

Se a ciò aggiungiamo l’incredibile sforzo economico sostenuto sia dallo Stato che da aziende private per la stesura della fibra ottica in tutto il territorio, l’Italia ha veramente le carte in regola per essere una delle nazioni dominanti da questo punto di vista.

Il 5G è molto più di un aumento della velocità di banda

Come ci ricorda lo stesso Ministero dello sviluppo economico, il 5G non è una semplice evoluzione del 4G che prevede solo una banda superiore di dati:

Il 5G non è semplicemente un’evoluzione del 4G, ma è una piattaforma che apre nuove opportunità di sviluppo. Si tratta di una tecnologia abilitante per servizi innovativi che cambieranno profondamente, ad esempio, il modo di vivere e di spostarsi dei cittadini o il modo stesso di produrre da parte delle imprese. E’ una tecnologia in forte discontinuità con il passato sia per quanto riguarda la velocità che il tempo di latenza; ha potenzialità enormi sul fronte dei servizi che potranno essere sviluppati e sarà volano di crescita per il nostro sistema produttivo.

Il futuro tecnologico dell’Italia, almeno da queste prime battute, sembra essere molto roseo.

FONTE

Autore: Agemobile

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Samsung Galaxy S8+ si mostra nel primo benchmark con CPU Exynos

Qualche settimana fa vi abbiamo comunicato che Samsung Galaxy S8+ era apparso su GeekBench (qui il nostro articolo dedicato). Oggi, invece, vogliamo comunicarvi che il prossimo smartphone top di gamma del colosso coreano si è mostrato su Geekbench per la prima volta con processore Exynos, ovvero la versione che verrà commercializzata anche nel nostro paese.

Secondo questo benchmark, Samsung Galaxy S8+ con processore Exynos 8895 ha ottenuto punteggi migliori rispetto la variante mossa da CPU Qualcomm. Infatti nel single-core sono stati ottenuti 1978 punti contro i 1929 dello Snapdragon 835; mentre nel multi-core il punteggio ottenuto è stato di 6375 contro i 6084 punti del SoC Qualcomm.

Ecco il primo benchmark di Samsung Galaxy S8+ con processore Exynos

Di conseguenza sembrerebbe che il processore proprietario Samsung sia più performante rispetto allo b di Qualcomm. Nel frattempo vi ricordiamo anche quelle che dovrebbero essere le caratteristiche tecniche di Samsung Galaxy S8+:

  • Display: diagonale da 6,2 pollici, risoluzione WQHD+ (2960 x 2400 pixel)
  • Memoria RAM: 4 GB
  • Fotocamera posteriore: 12 MP
  • Fotocamera anteriore: 8 MP
  • Ingresso USB Type-C
  • Batteria: 3.500 mAh
  • Sistema operativo: Android 7.0 Nougat

Infine vi ricordiamo che il sensore dell’iride presente su Samsung Galaxy S8+ e Galaxy S8 potrebbe permettere pagamenti mobile (qui il nostro articolo dedicato), inoltre, la fotocamera posteriore potrebbe essere in grado di registrare video a 1.000 fps (qui il nostro articolo dedicato).

In attesa di ulteriori dettagli, l’unica cosa che ci resta da fare è darvi appuntamento al 29 di questo mese, quando a New York i due nuovi smartphone top di gamma della società coreana verranno presentati ufficialmente.

Via

Autore: Android Blog Italia

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Come cancellare file temporanei in Windows

Anche nelle più recenti versioni di Windows si fa abbondantemente uso dei file temporanei. Ecco come cancellarli e recuperare spazio su disco.

Gran parte delle applicazioni che si utilizzano quotidianamente creano dei file al bisogno: essi vengono generati e cancellati in automatico. Questi file sono necessari per il corretto funzionamento di ciascun programma e di solito vengono creati nella cartella raggiungibile premendo la combinazione di tasti Windows+R quindi digitando %temp% e premendo Invio.

Di solito i file temporanei vengono automaticamente eliminati quando si chiude l’applicazione che li ha creati. Può capitare, però, che alcuni file temporanei non vengano rimossi e che continuino a occupare spazio sull’hard disk o sull’unità SSD.
Allorquando un’applicazione si arrestasse improvvisamente, poi, gli stessi file non verrebbero eliminati.
Come fare, allora, per cancellare i file temporanei in Windows?

Cancellare i file temporanei in Windows 10, 8.1 e 7

Senza utilizzare programmi di terze parti, per cancellare i file temporanei in Windows è sufficiente chiudere tutti i programmi in esecuzione quindi premere la combinazione di tasti Windows+R e digitare cmd.
Al prompt dei comandi si potrà quindi digitare quanto segue:

rd %temp% /s /q

Per i file che sono eventualmente in uso da parte di qualche applicazione, Windows restituirà i messaggi Accesso negato e Impossibile accedere al file. Il file è utilizzato da un altro processo.
È possibile ignorare i due messaggi anche se è possibile indagare sui programmi che li stanno usando attenendosi alle indicazioni riportate nell’articolo Non riesco a cancellare un file: soluzione per un problema molto comune.

Cancellare i file temporanei in Windows permette di recuperare molto spazio se fossero trascorsi diversi mesi dall’ultima “pulizia” o se non si fosse mai eseguita quest’operazione.Richiedendo la cancellazione dei file temporanei in Windows, ci si sbarazzerà anche degli eventuali “residui” lasciati sul sistema dalle procedure d’installazione dei programmi.

Cancellare i file temporanei dall’interfaccia di Windows 10

Windows 10 mette a disposizione una comoda interfaccia per cancellare i file temporanei.
Per procedere, è sufficiente digitare Archiviazione nella casella di ricerca del sistema operativo quindi cliccare su Questo PC.

Come cancellare file temporanei in Windows

Nella schermata Uso dell’archiviazione basta cliccare sulla voce File temporanei posta quasi alla fine dell’elenco.

Come cancellare file temporanei in Windows

A questo punto si potranno comodamente cancellare i file temporanei spuntando la casella File temporanei.
La medesima finestra offre anche l’opportunità di eliminare le precedenti versioni di Windows (casella Versione precedente di Windows).

Come cancellare file temporanei in Windows

Quando si aggiorna a Windows 10 da Windows 7 o Windows 8.1 (vedere Aggiornare a Windows 10 è ancora possibile senza sborsare un centesimo) oppure quando si installa un aggiornamento importante per Windows 10 come Anniversary Update o il Creators Update (che sarà rilasciato il prossimo 11 aprile; Windows 10 Creators Update uscirà il prossimo 11 aprile), il sistema operativo conserva una copia di backup della precedente installazione. In questo modo, entro 10 giorni di tempo, si potrà tornare sui propri passi ripristinando eventualmente la precedente versione.

Come cancellare file temporanei in Windows

Per procedere, è sufficiente digitare Opzioni di ripristino nella casella di ricerca di Windows 10 quindi selezionare Per iniziare in corrispondenza di Torna a una build precedente.

Dopo l’installazione di Windows 10 Creators Update, il sistema operativo cancellerà automaticamente i file temporanei, trascorsi 30 giorni dalla loro creazione.
La nuova funzione è configurabile nella sezione Archiviazione già vista in precedenza.

Per fare una pulizia ancora più approfondita, è possibile servirsi dell’utilità Pulizia disco, integrata in Windows 7, Windows 8.1 e Windows 10.
Nell’articolo Pulizia disco, si può cancellare tutto quanto viene proposto? abbiamo fatto chiarezza sugli elementi che possono essere rimossi senza problemi per recuperare spazio.

Per non limitarsi ai soli file temporanei e fare una pulizia ancora più articolata, suggeriamo la lettura dei seguenti due articoli:

Pulizia PC, come rimuovere gli elementi che appesantiscono il sistema
Ottimizzare PC: quali sono gli strumenti più efficaci

Autore: IlSoftware.it

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Spotify pronta ad ulteriori limitazioni di ascolto per gli utenti senza abbonamento Premium

Spotify potrebbe molto presto limitare l’ascolto degli album di nuova uscita ai soli clienti che hanno sottoscritto un abbonamento Premium. Un’esclusiva che sembrerebbe dettata dalla linea realizzata dalla dirigenza che vorrebbe differenziare ancora di più l’utenza a pagamento rispetto a quella “free”. L’indiscrezione è circolata in rete dalla redazione del Financial Times che nelle ultime ore ha pubblicato nel proprio portale un articolo sulla volontà da parte del colosso di musica streaming di limitare l’ascolto di alcuni album.

Spotify è al momento la più importante piattaforma di musica streaming presente sul mercato. I suoi oltre 50 milioni di abbonati per un totale di 100 milioni fanno capire l’estensione del colosso americano. Una piattaforma che negli ultimi tempi, grazie anche alla diffusione della connessione internet ad alta velocità, ha ottenuto record su record raggiungendo il gradino più alto nei confronti della concorrenza. Certo l’introduzione di queste nuove limitazioni per gli utenti free potrebbe limitare la crescita futura della piattaforma con una parte degli utenti che utilizzano l’applicazione gratuitamente pronti a migrare verso servizi competitor come Apple Music che sta registrando una crescita sempre più elevata e veloce.

Al momento sappiamo come su Spotify l’accesso all’intero catalogo sia offerto agli utenti che effettuano una sottoscrizione all’abbonamento a pagamento quanto a quelli che non pagano alcuna quota. La differenza tra i due account sta nella presenza di alcune limitazione per gli account “free” che sono costretti ad ascoltare la musica visualizzando banner pubblicitari o interruzioni tra alcuni brani ed altri durante la riproduzione. Non solo perché per tutti coloro che utilizzano l’applicazione mobile il possesso di un account Premium permette di ottenere la riproduzione “offline”, memorizzando le proprie playlist preferite sullo smartphone, e di avere totale libertà nel saltare i brani da ascoltare.

Autore: Le news di Hardware Upgrade

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WhatsApp, ritorno al passato con lo status testuale

Missione fallita: il popolo del Web e dei social ha bocciato l’ultima novità introdotta da WhatsApp a metà febbraio – quello Stato ispirato alle Storie di Snapchat – e così la popolare app tornerà indietro, reintroducendo lo status testuale