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Ulefone Power 2 in prevendita a 179,99 dollari con 40 dollari di regali

179,99 dollari per uno smartphone con una batteria da 6.050 mAh che promette ore e ore interminabili di autonomia operativa su una singola carica. È questa la proposta di Ulefone con il nuovo Ulefone Power 2, il nuovo “mammoth battery device”, ovvero dispositivo con batteria mastodontica, del produttore cinese. La prevendita dello smartphone è già cominciata, e chi lo acquista in questa fase riceverà una Gift Bag con accessori specifici del valore di 40 dollari.

Con una batteria da 6.050 mAh prodotta da Sony come il suo predecessore, Ulefone Power 2 viene aggiornato soprattutto nelle specifiche tecniche. Fra le novità troviamo un processore MediaTek MTK6750 da otto core a 1,5GHz, 4GB di RAM e ben 64 GB di storage integrato. Il display ha una diagonale da 5,5 pollici e supporta la risoluzione Full HD, mentre le due fotocamere sono da 16 e 13 megapixel. Completano la lista giroscopio e sensore di impronte.

Sul piano del design Power 2 viene migliorato con una monoscocca in metallo (niente più plastica), mentre il sensore di impronte viene posizionato sulla parte frontale ricevendo più funzionalità. Già al primo avvio l’acquirente troverà Android 7.0 Nougat preinstallato, con un’interfaccia lievemente personalizzata per sembrare più distintiva rispetto alla stock. Come abbiamo detto poco sopra, acquistando Power 2 durante la prevendita si ha diritto alla Gift Bag.

All’interno della scatoletta regalo ci sarà uno stand per lo smartphone in metallo, un proteggi-schermo in vetro temperato e una custodia protettiva in pelle. La prevendita avrà fine il 10 aprile: dopo questa data non sarà più possibile ricevere la Gift Bag e il prezzo di listino aumenterà a 199 dollari. Ulefone Power 2 verrà proposto in tre colori: nero, grigio e oro.

Autore: Le news di Hardware Upgrade

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TSMC gears up for A11 processor


Volume production in April

The fruity, tax-dodging cargo-cult Apple’s bestie TSMC is gearing up for volume production of the A11 processor in April.

It is expecting to make 50 million of the chips before July, according to the Chinese-language Economic Daily News.

For those who came in late the “A11” chips is what is going to be powering the next iPhone which will be launched in September. If you believe the Tame Apple Press the chip and the phone are going to be super, gamechanging and exciting. Those hacks who have not sold their press credibility are saying that the chip will probably be the only thing that Apple has changed since the iPhone 6.

The chip will will be built on a 10nm FinFET process. TSMC has been making these since the middle of last year and has been shipping them to other customers in the first calendar quarter of 2017.

According to the unreliable Tame Apple Press TSMC is to deliver 100 million “A11” chips before the end of 2017. This figure is important because it slightly ahead of what was delivered by the end of 2017 for the A10 Fusion. This all implies that Apple is expecting to sell more iPhone 8s than iPhone 7s. Which we find doubtful.

Autore: Fudzilla.com – Home

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Volete un iPhone 7 (RED) con scocca anteriore nera? Ecco come fare

Negli scorsi giorni Apple ha annunciato per la prima volta un modello di iPhone dedicato alla campagna di raccolta fondi (PRODUCT) RED. Ovviamente si tratta di iPhone 7 (RED) ed iPhone 7 Plus (RED), il cui ricavato viene devoluto, in parte, ad organizzazioni no profit per la ricerca contro l’HIV.

Nonostante si tratti di una colorazione molto apprezzata dagli utenti, non si è potuto fare a meno di notare che la scelta di adottare una scocca anteriore bianca nel modello (RED) dell’iPhone 7 ha stonato un po’. In molti infatti avrebbero preferito che la combinazione di colori fosse rosso e nero.

Avere la scocca nera su iPhone 7 (RED) è possibile, ma costa tantissimo

Pur trattandosi di un qualcosa che sconsigliamo assolutamente in quanto fa decadere la garanzia legale non solo dell’iPhone 7 (RED) ma anche dell’altro iPhone (con scocca anteriore di colore nero) necessario per la procedura, qui di seguito vi mostriamo una sorta di video passo passo all’utilizzo, a parti invertite, del pannello frontale di un iPhone 7 Plus Jet Black e di un iPhone 7 Plus (RED). Il procedimento ovviamente è identico nel caso in cui aveste un iPhone 7 (RED).

In pratica si tratta di un disassemblaggio completo di entrambi gli iPhone ed il rimontaggio con i pannelli frontali invertiti. Oltre a far decadere la garanzia legale di entrambi, questa procedura disabilita permanentemente il Touch ID dei due, dato che scollegando determinate componenti si viola una sorta di sigillo di sicurezza .

Chissà se in futuro Apple, magari con iPhone 7s ed iPhone 8, proporrà sin da subito un particolare modello (RED) con scocca anteriore in colorazione nera.

VIA

Autore: Agemobile

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Samsung brevetta uno smartwatch con display nella ghiera

Gli smartwatch realizzati negli ultimi anni da Samsung hanno forse il miglior sistema di input che è possibile utilizzare su un wearable. Grazie infatti alla ghiera rotante (in parte simile alla corona rotante presente su Apple Watch e su LG Watch Sport), è possibile navigare all’interno della UI in maniera semplice ed intuitiva.

Chiaramente lo sviluppo dei wearable non sta rallentando e, stando ad un nuovo brevetto depositato dalla stessa Samsung, i futuri Gear S potrebbero avere una ghiera rotante con incorporato un display circolare. Come potete infatti vedere dalle immagini qui in basso, il brevetto di Samsung mostra chiaramente uno smartwatch dotato di un mini display alto solo qualche millimetro che corre lungo la ghiera rotante in grado di mostrare varie informazioni, fra le quali il meteo e le notifiche.

L’idea avuta da Samsung non è del tutto nuova ma lo è il form factor

In pratica si tratterebbe di un concetto molto simile a quello del display edge dei propri smartphone oppure del display secondario di LG V10 applicato al mondo dei wearable. Inoltre, i display e la ghiera rotante sarebbero due cose completamente distinte e separate, lasceranno quindi libera la prima di ruotare senza disturbare le informazioni visualizzate sul display.

Certo, per il momento tutto quello che abbiamo è solo un brevetto e, dal momento che difficilmente un progetto viene portato avanti senza avere la certezza di possedere tutti i diritti intellettuali, molto probabilmente lo sviluppo dei primi smartwatch prototipi è iniziato ora.

Prima di lasciarvi, vi vogliamo ricordare che Samsung ha deciso di aprire il supporto agli smartwatch Gear S2 e Gear S3 non solo agli smartphone con a bordo il sistema operativo Android ma anche agli iPhone, così da espandere quanto più possibile le vendite.

VIA

Autore: Android Blog Italia

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Cartelle condivise in Windows, come ottenere la lista completa

Cartelle condivise in Windows, come ottenere la lista completa

Come visualizzare l’elenco delle cartelle condivise in Windows: tutti i metodi.

Quando si condividono delle cartelle in rete locale, col trascorrere del tempo si rischia di dimenticare ciò che si è messo “a fattor comune”.
Per ottenere l’elenco delle cartelle condivise in Windows, è possibile effettuare alcuni semplici interventi.

Per condividere una cartella in Windows, suggeriamo infatti di usare il modo più semplice che consiste nel cliccare con il tasto destro del mouse sulla risorsa quindi scegliere Condividi con, Utenti specifici.

Per gestire le cartelle condivise in Windows, Microsoft ha presentato a suo tempo anche il cosiddetto Gruppo Home: riteniamo però sia un po’ una forzatura e che l’approccio tradizionale sia sempre quello più conveniente: Gruppo Home, cos’è e come eliminarlo se non serve, soprattutto per completezza e versatilità.
Nell’articolo, oltre a spiegare le differenze tra Gruppo Home e condivisione cartelle di tipo tradizionale, abbiamo offerto i passaggi per disattivare completamente la funzionalità Gruppo Home in Windows, se inutilizzata.

Elenco delle cartelle condivise in Windows

Ma come fare per trovare l’elenco delle cartelle condivise in Windows?
Per procedere, è possibile utilizzare diversi approcci:

1) Premere Windows+R quindi digitare \localhost
Così facendo, Windows mostrerà tutte le cartelle e le risorse condivise dal sistema correntemente in uso. Questa modalità di visualizzazione esclude però le cartelle nascoste (vedere più avanti).

2) Utilizzare il comando net share
Accedendo al prompt dei comandi (Windows+R, cmd) quindi digitando net share, Windows mostrerà tutte le condivisioni di rete, comprese quelle nascoste.

Cartelle condivise in Windows, come ottenere la lista completa

3) Usare il comando wmic
Sempre al prompt dei comandi, scrivendo wmic /output:%userprofile%\shares.txt share get description, name, path, type && notepad %userprofile%\shares.txt si potrà generare un file contenente l’elenco completo delle cartelle condivise, con il corrispondente percorso.
Tale liste verrà automaticamente aperta con il Blocco Note di Windows.

Cartelle condivise in Windows, come ottenere la lista completa

4) Aprire la finestra Gestione computer
Digitando gestione computer nella casella di ricerca di Windows quindi selezionando Cartelle condivise, Condivisioni, si otterrà il medesimo risultato.

Cartelle condivise in Windows, come ottenere la lista completa

Le cartelle condivise nascoste contengono il simbolo del dollaro

Le cartelle che contengono il simbolo $ come suffisso sono cartelle condivise nascoste.

In tutte le versioni di Windows esistono di default alcune condivisioni nascoste – le cosiddette condivisioni amministrative (o “administrative share“) -:

C$ , D$ , E$ ,… Attraverso queste condivisioni, un amministratore può godere dell’accesso, in modalità remota, all’intero albero delle partizioni.
ADMIN$ Fa riferimento alla cartella di sistema di Windows (%systemroot%). Gli amministratori possono ricorrere a questa condivisione nascosta per accedere alla directory contenente l’installazione di Windows, senza conoscerne l’esatto percorso.
PRINT$ La condivisione punta alla directory %systemroot%\System32\Spool\Drivers. Quando una stampante viene condivisa in rete locale, Windows crea automaticamente questa condivisione nascosta facente riferimento alla cartella ove sono contenuti i driver di stampa. Il gruppo degli utenti Everyone gode dei diritti di accesso in sola lettura a questa risorsa condivisa mentre gli amministratori dispongono di privilegi d’accesso completi.
IPC$ Utilizzata per l’amministrazione remota della macchina.

È possibile creare altre connessioni nascoste semplicemente aggiungendo il simbolo $ al loro nome. La loro visualizzazione dipende comunque dal sistema operativo installato lato client: sui sistemi Linux, per esempio, le connessioni nascoste di Windows vengono comunque mostrate.

Cartelle condivise in Windows: attenzione a come si condividono

Nell’articolo Gruppo Home, cos’è e come eliminarlo se non serve citato in apertura, abbiamo visto le principali differenze tra la condivisione classica e la funzionalità Gruppo Home.

Suggeriamo però di leggere anche i seguenti due articoli per approfondire ulteriormente:

Condividere file e cartelle in rete locale con Windows
Condividere file e cartelle in Windows 10

Con l’arrivo di Windows 10 le modalità per la condivisione delle cartelle sono leggermente cambiate ma la sostanza non cambia.
Da tenere a mente la differenza tra rete privata e rete pubblica: nel primo caso le condivisioni attivate sul sistema locale saranno rese visibili agli altri dispositivi collegati in rete locale; nel secondo caso ciò non avviene (almeno per impostazione predefinita; vedere Differenza tra rete pubblica e rete privata in Windows 10).

Suggeriamo poi di leggere l’articolo che illustra i passaggi per memorizzare la password di accesso a una risorsa condivisa in rete locale: Come memorizzare l’elenco delle password usate nella LAN.
Per motivi di sicurezza, consigliamo comunque di creare sempre un account locale deputato alla condivisione delle risorse in LAN, soprattutto se sulla macchina si fosse configurato l’utilizzo di un account utente Microsoft.
Creando un account utente di tipo locale e servendosi della condivisione classica di Windows, si potranno impostare i diritti di accesso a ogni singola cartella condivisa. Diversamente, condividendo una risorsa con l’account Microsoft, si dovrà digitare la password legata a tale account su altri dispositivi della LAN quando la password dovrebbe restare strettamente confidenziale.

Infine, suggeriamo la lettura dell’articolo Come condividere una cartella tra Windows e Linux per sapere come condividere i file tra sistemi Windows e Linux.

Autore: IlSoftware.it