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LG G6 e le impostazioni per aggiustare l’utilizzo delle app per il display 18:9

Come sicuramente saprete, con LG G6 ha fatto il suo esordio nel mondo degli smartphone il display con aspetto di forma 18:9. Si tratta di un’assoluta novità che però, nel corso dei prossimi anni, prenderà sempre più piede grazie ad un intero ecosistema di servizi che ci si sta sviluppando attorno.

Relativamente però alle applicazioni, il cui sviluppo segue regole precise per ogni aspetto di forma, potrebbero insorgere dei problemi sulla visualizzazione corretta su un display del genere. Questo avviene soprattutto per i giochi, i quali più difficilmente si adattano a diverse forme.

LG G6 ed i diversi aspetti di forma selezionabili

Il colosso coreano però ha implementato fra le impostazioni di sistema una feature che permette di effettuare uno “scaling” automatico delle applicazioni per meglio adattarle alle nostre esigenze. E’ possibile quindi scegliere se visualizzarle in 18:9 (aspetto di forma nativo del display), in 16:9 oppure in 16:7:9 (aspetto di forma che non tiene conto della barra di navigazione e della barra di stato).

LG G6 app scaling

Purtroppo non esiste un’impostazione che vada bene per tutte le applicazioni. Stando a varie segnalazioni di chi ha già in prova LG G6, impostare l’aspetto di forma in 16:7:9 nella maggior parte dei casi risulta essere la soluzione migliore. Chiaramente le app sviluppate da LG sono state perfettamente adattate all’extra spazio verticale di cui è dotato il display Full Vision a 18:9.

Relativamente alle impostazioni per cambiare l’aspect ratio del display, trattandosi di un qualcosa di reversibile al 100%, bisognerà che proviate un po’ con tutte le applicazioni che avete installate così trovare la soluzione che più si adatta a loro.

FONTE

Autore: Android Blog Italia

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2017 is the year of Gigabit LTE phones

Qualcomm takes the lead

It has been quite some time since Qualcomm announced Snapdragon X16, the world’s first Gigabit LTE modem. The same GigabitLTE Snapdragon X16 modem is now part of the Snapdragon 835 – a 10nm SoC that is about to debut in a dozen high end phones. 

Many people who are not close to the matter are having a hard time to understand why it’s important to get faster modems in an everyday device. Many moan that the speeds they are getting from their carriers are not even touching the Cat 4 maximum speed of 150 Mbps on a download but they are forgetting that these are the best case scenario speeds for Cat 4. What happens is that the average speed increases with new technology as most carriers are now using the Cat 6 300 Mbps maximum speed network. 

Today, Telstra in Australia, Sprint in the USA, EE in the UK and a few others have announced or have already deployed their versions of the Cat 16 category GigabitLTE capable of sub 1 Gbps speeds.

It’s a  typical technology cat and mouse game. We need faster phones to get the faster internet from carriers. What many people need to understand is that they won’t really get 1 Gbps download speeds as this is a maximum, but the average speed might increase for many.

If you are getting – let’s say – 30 to 60 Mbps today with Cat 6, a Gigabit LTE could increase your speeds to 60 Mbps to 120 Mbps. In our case, in Vienna Austria, we see around 80 Mbps to 100 Mbps, and GigabitLTE could double the speed to 160 Mbps to 200 Mbps. You would need a GigabitLTE phone as well as a GigabitLTE capable network to get to the GigabitLTE speeds. There are two options – the Snapdragon 835 powered phone or the Samsung Exynos 8895. They both support GigabitLTE speeds and the launch of GigabitLTE phones will speed up the deployment of this technology worldwide.

Don’t forget that Samsung Galaxy S8 is likely to ship with both Exynos 8895 and Snapdragon 835, both supporting GigabitLTE speeds.

With the mass introduction of the Snapdragon 835 and Exynos 8895 phones starting with the Samsung Galaxy S8, followed by GigabitLTE deployment by the carriers, we expect that the average download and upload speed will increase, enabling the next generation of content and applications. It looks likely that AT&T, T-Mobile and Sprint are already committed to the GigabitLTE, likely coming this year. Worldwide, there are 15 companies who plan to launch GigabitLTE this year.  

If you are one of the skeptical ones that say we don’t need faster internet on the phone, I can remember one very rich man that goes by the name of Bill Gates who wasn’t convinced in the success of the internet. That definitely doesn’t mean that he was right about it, as now even Gates and the rest of the world have the capability of 100s of Mbps speeds on a smartphone device, something that didn’t really exist just a decade ago.

The same performance delta can be associated with internet speed as 3G stopped at 3.6 Mbps / 7.2Mbps. Speed eventually got to 21.6 Mbps with HSPA+. That was some ten years ago and today it is normal to have a Cat 6 LTE 4K network capable of 300 Mbps and, in some cases, advanced carriers get to 600 Mbps, and in the case of Telstra, it even gets to 1Gbps speeds. Qualcomm is planning to ship Snapdragon X20 with 1.2 Gbps maximum speeds in early 2018 and it is already sampling a modem that exceeds GigabitLTE’x magical number. 

GigabitLTE with 1Gbps speed is just an introduction to 5G speeds, and it can be viewed as a gateway to 5G. 5G is a new communication technology that will enable a huge technology leap. One of the things that may become a reality is 4K or even 4K 360 video as the default. This will push the need for more and higher resolution VR capable Head Mounted Devices (HMD) and enable new games and applications that we cannot even imagine today.

Think about Facebook live with 360 VR capability? We don’t think that this is far off.  

Autore: Fudzilla.com – Home

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Termometro a infrarossi collegabile allo smartphone: ecco Oblumi

L’evoluzione del termometro a mercurio e di quello digitale si chiama Oblumi tapp. Realizzato da una startup spagnola vincitrice di diversi premi per l’innovazione, si gestisce da una comoda app per dispositivi Android e iOS.

Siete alla ricerca di un termometro di nuova generazione che non faccia rimpiangere i tradizionali termometri a mercurio? Oblumi tapp potrebbe davvero fare al caso vostro.

Si tratta di un innovativo termometro a infrarossi che può essere collegato allo smartphone. Di dimensioni estremamente compatte (appena 5 x 2,4 x 1,8 cm), Oblumi tapp (questo il sito ufficiale) può misurare la temperatura corporea sia sulla fronte che nell’orecchio ed è anche in grado di rilevare la temperatura dei liquidi.

Il suo funzionamento è molto semplice: la gestione del termometro a infrarossi, infatti, è interamente incentrata sull’applicazione per dispositivi mobili Android e iOS. Una volta avviata, è l’app a richiedere la connessione del termometro allo smartphone.

Termometro a infrarossi collegabile allo smartphone: ecco Oblumi

Il sensore a infrarossi posto sulla “testa” di Oblumi tapp invierà automaticamente i dati rilevati all’app Android o iOS utilizzando il jack cuffia.
Nonostante il connettore cuffia da 3,5 mm non sia più presente sui nuovi iPhone 7 (la decisione di Apple di rimuovere il jack ha fatto molto discutere…), nel caso di Oblumi questa modalità di collegamento si rivela più che adeguata per la tipologia di misurazioni che devono essere svolte.
Per rilevare la temperatura sulla fronte, è importante lasciare il tappo color acqua marina inserito. Dal momento che il rilevamento della temperatura corporea sulla fronte è sempre l’operazione più complessa, Oblumi consiglia di effettuare la misurazione sulle tempie praticando un movimento circolare così da individuare con buona approssimazione l’arteria temporale.
È altresì importantissimo che la pelle sia pulita (così come la testa del sensore) e non sudata: residui di make-up, ad esempio, possono falsare la misurazione.

Termometro a infrarossi collegabile allo smartphone: ecco Oblumi

La misurazione della temperatura nel condotto uditivo è invece ancora più semplice e affidabile perché non influenzata da fattori esterni. In questo caso, prima di procedere, basta rimuovere il tappo posto sulla testa del sensore di Oblumi.
Il “fattore pulizia” è sempre fondamentale: sia il sensore che il condotto uditivo devono essere ben puliti ed è consigliabile lasciar trascorrere almeno 30 secondi tra una misurazione e quella successiva.
Come qualunque altro termometro a infrarossi, poi, anche Oblumi deve trovarsi nell’ambiente ove sarà misurata la temperatura da almeno 15 minuti.

Termometro a infrarossi collegabile allo smartphone: ecco Oblumi

Attenendosi a questi semplici consigli, abbiamo verificato come Oblumi tapp sia in grado di offrire misurazioni precise e attendibili.

Una volta che si è pronti per effettuare una misurazione, è sufficiente collegare Oblumi tapp al jack cuffia del dispositivo mobile quindi scegliere se effettuare una misurazione sulla tempia oppure nell’orecchio.

Termometro a infrarossi collegabile allo smartphone: ecco Oblumi

La registrazione al servizio Oblumi Cloud non è indispensabile (dopo aver avviato l’applicazione è possibile provare subito una misurazione indicando di non voler procedere con la registrazione). Utilizzandolo si potrà però accedere all’intera gamma di funzionalità offerte dall’applicazione.

Termometro a infrarossi collegabile allo smartphone: ecco Oblumi

Oblumi tapp permette di compilare una “lista di pazienti” specificando, per ciascuno di loro, peso e data di nascita. In questo modo, sarà possibile tenere memorizzato l’andamento della temperatura nell’arco della giornata e ottenere indicazioni di massima sulle dosi dei farmaci più comuni (ad esempio paracetamolo o ibuprofene) sulla base di peso ed età di ciascun soggetto.

Oblumi tapp è acquistabile a un prezzo consigliato di 49,95 euro presso diversi store online italiani. L’elenco completo è disponibile in questa pagina cliccando su Italy. Su alcuni negozi è possibile trovarlo a poco più di 30 euro.

Per maggiori informazioni, è possibile fare riferimento al sito ufficiale.

Autore: IlSoftware.it

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WhatsApp conferma il ritorno del vecchio (e amato) Stato: in arrivo a giorni

Già presente nell’ultima versione beta del client di messaggistica, il vecchio Stato di WhatsApp farà ritorno a giorni e adesso possiamo dirlo per mezzo di una conferma ufficiale. Strano che si parli del vecchio Stato di WhatsApp fra le sue imminenti novità, tuttavia la feature era stata del tutto eliminata in favore di Stato, una sorta di funzione analoga alle Storie di Facebook, che a sua volta era una copia delle Storie di Instagram, che di fatto riprendeva le Storie di Snapchat.

Una mossa, su WhatsApp, che era stata accolta con un grosso seguito di lamentele da parte dell’utenza storica del client di messaggistica, abituata ad utilizzare la vecchia funzione e non la nuova. La vecchia, infatti, aveva uno scopo ben diverso e gli utenti potevano utilizzarla non solo per raccontare le cose svolte durante la giornata, ma anche e soprattutto per dire ai propri amici se si era disponibili per una conversazione o se invece si era occupati in altro.

Mercoledì WhatsApp ha confermato al sito TechCrunch che il vecchio Stato sarà disponibile per tutti gli utenti Android all’interno dell’aggiornamento della prossima settimana, e in seguito arriverà anche per gli utenti Android: “Abbiamo ascoltato gli utenti a cui mancava la possibilità di impostare un aggiornamento persistente, solo testuale, nel loro profilo, così abbiamo integrato la feature all’interno della sezione About nelle impostazioni del profilo”, ha dichiarato il portavoce.

“Adesso l’aggiornamento apparirà a fianco dei nomi del profilo quando visualizzi i contatti, quando crei una nuova conversazione e quando cerchi nelle informazioni dei Gruppi”. Il ritorno del vecchio Stato non comporterà l’eliminazione del nuovo modello ricalcato dalle altre applicazioni della sfera di Facebook, quindi sarà da vedere la nomenclatura che la compagnia adotterà per il vecchio modello all’interno dell’app finalizzata.

Nell’app in versione beta il vecchio Stato si chiama Tagline, quindi pare che sarà il nuovo modello con foto e video che racconteranno progressivamente la giornata degli utenti a mantenere il nome Stato.

Autore: Le news di Hardware Upgrade

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[GALLERIA] Pagani Huayra Roadster by d3lfin0

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