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SK Hynix svela le prime memorie 3D NAND a 72 livelli

SK Hynix svela le prime memorie 3D NAND a 72 livelli

Il produttore asiatico anticipa la rivale Samsung e presenta 3D NAND a ben 72 layer. Densità ancora superiore e prezzi abbordabili: le nuove memorie, di tipo TLC, sono state infatti progettate sia per gli SSD economici che per gli smartphone.

I principali produttori di memorie stanno ampliando i loro stabilimenti nell’intento di soddisfare in maniera più efficace la sempre crescente domanda di memorie RAM e NAND.
Contemporaneamente, però, proseguono le attività di ricerca che, indirettamente, aiutano a venire incontro alla richiesta del mercato incrementando la densità di informazioni per singolo chip di memoria.

SK Hynix ha appena annunciato un’importante novità: l’azienda sudcoreana è riuscita a “confezionare” la prima memoria 3D NAND a 72 livelli, capace di conservare 256 Gbits (o 32 GB) per chip.

SK Hynix svela le prime memorie 3D NAND a 72 livelli

La memoria 3D NAND appena presentata è di tipo TLC, capace cioè di ospitare tre bit per cella. L’offerta è quindi destinata agli SSD economici e permetterà di realizzare unità a stato solido dal prezzo ancora più competitivo (per la differenza tra chip TLC e MLC, suggeriamo la lettura dell’articolo Hard disk o SSD, caratteristiche e differenze).
I chip appena svelati da SK Hynix garantiscono il 30% di efficienza in più rispetto ai predecessori e sanno mettersi in evidenza per i consumi energetici più contenuti e le performance migliori.
Come spiegano i tecnici di SK Hynix, le nuove memorie saranno proposte ai produttori hardware che progettano e realizzano dispositivi mobili come gli smartphone.Consigliamo anche la lettura dell’articolo La durata degli SSD è un parametro di cui preoccuparsi?.

Autore: IlSoftware.it

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Facebook, l’assistente virtuale ‘M’ in arrivo anche in Italia

Dopo Siri, Google Now e Cortana, dunque, anche la piattaforma di Zuckerberg si prepara a lanciare un assistente digitale. Il suo nome è “M” e a differenza degli assistenti virtuali realizzati da Apple, Google e Microsoft, il primo assistente di Facebook, cercherà di sfruttare potenti algoritmi ed utilizzerà un team di dipendenti Facebook che si occuperà delle operazioni più complesse di M, come prenotare alberghi e acquistare prodotti, evitando così errori legati all’utilizzo della sola intelligenza artificiale.

M è un assistente digitale personale all’interno di Messenger che completa operazioni e trova informazioni per voi. È gestito da un’intelligenza artificiale che è istruita e supervisionata da persone. A differenza di altri servizi basati sull’intelligenza artificiale sul mercato, M può davvero completare operazioni per vostro conto. Può acquistare cose, far sì che dei regali siano consegnati ai vostri cari, prenotare ristoranti, organizzare viaggi, appuntamenti e molto più.

In questo caso dal suo annuncio avvenuto durante il mese di agosto del 2015 sono passati quasi due anni e soprattutto sono passati molti accorgimenti sul suo sviluppo. Facebook M è finalmente pronto al debutto e se fino ad oggi lo si era visto solo in USA nelle prossime settimane è confermato l’arrivo anche in altri paesi compresa l’Italia. Ricordiamo come in Facebook abbiano rassicurato gli utenti sul fatto che l’assistente virtuale M non vada a sfruttare i dati del social network per realizzare tutte le operazioni come aiutare in una prenotazione o in un acquisto ma che riuscirà a completare le attività facendo domande direttamente all’utente.

Il suo utilizzo è quanto mai semplice ed immediato per la creazione, ad esempio, di sondaggi, invio della posizione ad un amico o magari anche effettuare dei pagamenti. Basterà infatti scrivere “devi darmi 5€” ad un proprio amico e in automatico sarà attiva la richiesta di pagamento per ricevere il denaro dal proprio amico. Ma anche scrivere “dove sei” per sapere nell’immediato la posizione del proprio contatto. Insomma anche in Facebook si vuole semplificare la vita degli utenti con gli assistenti virtuali e se non ci si stufa di parlare con dei “bot” di certo il futuro potrebbe essere realmente più facile grazie a loro.

Autore: Le news di Hardware Upgrade

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G.Skill Announces Trident Z RGB DDR4 Kits with 16 GB Modules, Up to 128 GB

G.Skill has recently launched new Trident Z RGB memory kits, this time aimed at Intel X99 platforms, and following the RGB trend they give owners of high-end desktops an opportunity to customize the look of DRAM inside their machines. This is also the launch where the company introduces its first 16 GB memory modules with programmable LED lighting.

The Trident Z RGB memory modules feature programmable LED lightbars and can change their colors in accordance with user’s demands (G.Skill offers special software to customize lighting effects), providing the ability to modify the look of a PC on the fly. G.Skill first announced its Trident Z RGB memory modules in late 2016 and started to sell them early in 2017. Initially, G.Skill’s Trident Z RGB dual-channel kits were only focused on Intel’s Z270-based platforms and contained 8 GB DIMMs running at up to DDR4-3866 MT/s. Going forward, G.Skill will offer 16 GB Trident Z RGB modules in both dual-channel and quad-channel kits.

Just like the Trident Z RGB 8 GB modules, the Trident Z RGB 16 GB DIMMs are based on Samsung’s 8 Gb B-die memory chips made using 20 nm process technology. The 16 GB modules will run at DDR4-2400 to DDR4-3866 with CL14-18 latencies at 1.2 V or 1.35 V, depending on the kit performance. The Trident Z RGB fully support Intel’s XMP 2.0 as well.

G.Skill’s fastest dual-channel Trident Z RGB 32 GB (2×16 GB) kit will run at 3866 MT/s with CL18 18-18-38 timings. RGB commands a premium, so while the company’s fastest DDR4 kits (rated for DDR4-4266) are not RGB, the new modules are still a very high data rate for 16 GB modules. As for the fastest quad-channel kits, G.Skill now offers the Trident Z RGB 64 GB (4×16 GB) rated to operate at 3600 MT/s with CL17 19-19-39 latency settings as well as the Trident Z RGB 128 GB (8×16 GB) DDR4-3333 kit with CL16 18-18-38 timings.

G.Skill’s New Trident Z RGB Memory for Intel’s X99 and Z270 Platforms
Speed CL Timing Voltage Kit Configuration Kit Capacity
DDR4-2400 CL15 15-15-35 1.2 V 2×16 GB
4×16 GB
8×16 GB
8×8 GB
32 GB
64 GB
128 GB
64 GB
DDR4-3000 CL14 14-14-34 1.35 V*
DDR4-3200 CL14 14-14-34
CL15 15-15-35
DDR4-3333 CL16 18-18-38 8×16 GB
8×8 GB
128 GB
64 GB
DDR4-3466 CL16 18-18-38 2×16 GB
4×16 GB
8×8 GB
32 GB
64 GB
64 GB
DDR4-3600 CL17 19-19-39 2×16 GB
4×16 GB
32 GB
64 GB
DDR4-3866 CL18 18-18-38 2×16 GB 32 GB

*1.35V is the standard high-performance voltage setting for DDR4

While these kits are aimed at Intel systems, we would assume that qualification on Ryzen systems will be an ongoing process. G.Skill has just sent us a 2x8GB DDR4-3200 C14 kit of G.Skill FlareX (non-RGB) modules for our Ryzen testing, so it’s clear that G.Skill (and others) will have AMD qualified kits in their roadmaps. Motherboard manufacturers typically have memory qualified validation lists on their websites for each motherboard, showing which modules have been confirmed to work. Initially it was hit and miss on DRAM qualification with the launch of Ryzen 7 due to timing, but most vendors are falling into place with appropriate BIOS updates.

G.Skill traditionally does not announce MSRPs for its memory modules, due to the volatility of the DRAM ICs, but given the fact that DRAM pricing is generally increasing, expect the new Trident Z RGB kits to be priced at high levels. Moreover, since it is not easy to handpick 8 Gb chips for high-speed 16 GB DDR4 memory modules, expect the manufacturer to charge a premium for kits that use high-capacity DIMMs. As an example, right now G.Skill offers 32 GB (4×8 GB) DDR4-3600 and DDR4-3866 kits without RGB for $ 410 and $ 460, respectively.

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Shenzhen, la sfida della Cina alla Silicon Valley

Shenzhen la nuova Silicon Valley. Un accostamento quasi blasfemo fino a qualche tempo fa, ma che oggi racconta come la Repubblica Popolare Cinese stia riuscendo ad accorciare le distanze dagli Stati

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Google Home a breve supporterà il multi utente

Google Home rappresenta il perfetto dispositivo elettronico a cui interfacciarsi per utilizzare Google Assistant. La sua progettazione e la realizzazione hanno avuto sempre lo scopo di rendere accessibile Assistant in una maniera molto familiare: con i comandi vocali e senza alcuna interazione fisica.

Nonostante il suo utilizzo sia già molto completo grazie alla grandissima lista di azioni di cui è possibile usufruire (peraltro in costante aumento), una grossa limitazione che Google ha promesso di risolvere a breve è l’utilizzo esclusivo con un utente per volta. Pur trattandosi di uno speaker stand alone da piazzare all’interno di una casa per un utilizzo condiviso, infatti, le raccomandazioni e le ricerche vengono fatte tenendo conto di un solo account.

Google Home multi utente

Account multipli presto supportati da Google Home

Nelle scorse ore alcuni utenti hanno incominciato a vedere, all’interno dell’applicazione omonima, una nuova card con l’informazione che adesso Google Home supporta account multipli. Al momento però nessuna segnalazione di utilizzo con più account contemporaneamente è emersa in rete, per cui potrebbe darsi che l’aggiornamento lato server che ha fatto comparire quella scheda sia stato avviato per errore.

Potrebbe anche essere però che l’aggiornamento sta per essere rilasciato e che la card ha il solo scopo di informare gli utenti dell’introduzione prossima della feature.

Sfortunatamente per noi italiani non fa nessuna differenza, dal momento che lo speaker Google Home non è disponibile nel nostro mercato. Tuttavia, il supporto a più account contemporaneamente potrebbe significare che a breve Google Home sarà in grado di funzionare anche con più lingue.

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Autore: Lorenzo Spada Android Blog Italia