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AMD Ryzen, profilo energetico ottimizzato per migliorare le prestazioni

AMD Ryzen, profilo energetico ottimizzato per migliorare le prestazioni

AMD confezione un nuovo profilo energetico, da utilizzare in sostituzione di Bilanciato, che permette di esaltare le prestazioni delle nuove CPU Ryzen di fascia alta.

Il lancio dei primi processori AMD Ryzen 7 di fascia alta è stato un po’ “in chiaroscuro”. Mentre in tutti i vari settori applicativi, le CPU Ryzen tengono testa o addirittura superano la concorrenza di Intel (AMD mantiene le promesse: Ryzen 7 1800X è un Intel Core i7-6900K a metà prezzo) nei videogiochi il gap con l’offerta dell’azienda di Santa Clara sembra continuare a manifestarsi.
Inoltre, dall’inizio del mese scorso si è cominciato a parlare di un problema di Windows che non riuscirebbe a gestire al meglio i processori Ryzen 7, di fatto “castrandone” le prestazioni (vedere Un bug in Windows 10 riduce le prestazioni dei processori AMD Ryzen e AMD: nessun problema con i processori Ryzen 7 e Windows 10).

AMD Ryzen, profilo energetico ottimizzato per migliorare le prestazioni

I tecnici di AMD si sono messi subito all’opera per provare a risolvere la situazione ed è notizia di oggi il rilascio di un nuovo profilo energetico per Windows.
AMD aveva infatti scoperto che il profilo Bilanciato, generalmente sfruttato dalla maggioranza degli utenti, può letteralmente affossare le prestazioni dei Ryzen.
I nuovi processori utilizzano infatti una nuova architettura della quale, con i profili energetici standard, né Windows né gli utenti possono trarre vantaggio.Il nuovo profilo energetico AMD Ryzen Balanced provvede a disattivare la funzionalità core parking. Per impostazione predefinita, infatti, i core posti in idle vengono posti in uno stato energetico molto basso. Per riportarli in attività al bisogno si introduce così un’elevata latenza provocando una notevole riduzione delle performance.
Il profilo Ryzen Balanced evita del tutto queste situazioni e mantiene sempre “vigile” lo stato dei processori logici 0 e 1 in modo da lasciare all’architettura Zen il pieno controllo su tensioni e frequenze di clock.
Nel settore videoludico, secondo AMD, il semplice utilizzo del profilo Ryzen Balanced permetterà di ottenere un guadagno prestazionale compreso tra il 3,3% e il 21,6%.

Nel prossimo futuro, il profilo ottimizzato verrà integrato anche nei driver del chipset così da evitare del tutto l’utilizzo di combinazioni energetiche inadeguate.

AMD ha anche rilasciato Ryzen Master v1.0.1, nuova versione dell’utilità per l’overclocking e il monitoraggio della CPU. Il software mostra adesso la temperatura di giunzione rimuovendo automaticamente la compensazione sui processori 1800X, 1700X e 1600X.

Autore: IlSoftware.it

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YouTube elimina la pubblicità sui canali con meno visualizzazioni

Cinque anni fa YouTube ha aperto il suo programma partner, con cui offre servizi pubblicitari prima o durante i video degli utenti interessati a monetizzare con la piattaforma. È stato un modello ben studiato e riuscito, visto che ha aiutato a far diventare YouTube la piattaforma di sharing video più grande del web, facendo nascere vere e proprie celebrità con seguiti enormi anche varcando i confini di internet. Il programma, però, ha portato anche problemi.

Per via della possibilità di monetizzare sin da subito con il programma alcuni utenti hanno iniziato a creare canali in cui caricavano video di altri (a volte appartenenti ad etichette musicali o studi di produzione cinematografici), o di altri creatori del web. Per cercare di debellare questo fenomeno YouTube ha annunciato un cambiamento nel metodo utilizzato per i pagamenti: dalle prossime settimane i nuovi creatori non potranno attivare i banner prima di raggiungere le 10 mila views.

Questo limite sarà rappresentato dal numero di visualizzazioni complessive fatte da tutti i video presenti sul canale nel corso della sua vita. YouTube ritiene che così facendo i sistemi della società avranno più possibilità di raccogliere informazioni adeguate per verificarne la legittimità dei contenuti. Si tratta comunque di un valore non molto elevato per non allontanare nuovi creatori indipendenti, cercando di mantenere alto il loro interesse per l’iscrizione al servizio.

“In alcune settimane aggiungeremo un processo di revisione per i nuovi creatori che provano a registrarsi nel servizio YouTube Partner Program. Dopo che i creatori raggiungono 10.000 visualizzazioni sul loro canale revisioneremo le loro attività, e se queste sono contro i nostri termini d’uso”, ha scritto un responsabile della compagnia sul blog ufficiale. “Se tutto è in ordine porteremo il canale nel programma e inizieremo a servire le pubblicità nei contenuti inseriti”.

Il tutto per garantire che il circuito pubblicitario sia in ogni caso integrato solo nei video dei creatori che rispettano le regole di YouTube. Oltre al diritto d’autore, si cerca di evitare anche la comparsa delle pubblicità nei video offensivi, in modo da non garantire alcun guadagno agli utenti che li pubblicano aggirando le regole del servizio. Un problema assolutamente attuale e affiorato nelle ultime settimane anche all’interno di canali piuttosto importanti.

“La nuova soglia ci dà sufficienti informazioni per verificare la validità di un canale”, si legge nel post. “E ci consente di ricevere una conferma se il canale segue le nostre linee guida e le politiche per le inserzioni pubblicitarie”. 

Autore: Le news di Hardware Upgrade

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Modem e router sono “apparati” o “terminali” di rete?

I provider possono imporre l’uso dei loro modem e router solo se esiste un’esigenza tecnica specifica. Questa è la risposta che ha dato l’onorevole Franca Biondelli

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Nvidia releases Mac drivers for the Titan XP


But Apple has not flogged a machine that can run one

In somewhat strange news, Nvidia is saying that it is releasing macOS drivers for its Pascal architecture GPUs.

However Jobs’ Mob has not sold a Mac Pro that can officially accept a PCIe video card in almost half a decade.

Every Mac now uses a customised, integrated video card, from the soldered-on MacBook Pro up to the custom format cards of the Mac Pro. The last NVIDIA-equipped Mac was the 2014 MacBook Pro, which included an NVIDIA Kepler GPU.

So the question is why Nvidia would release a Mac driver for a company that hates its guts so much it rewired its units in such a way to prevent its products being installed?

Nvidia is not saying anything, other than it is “making the new TITAN Xp open to the Mac community with new Pascal drivers. Mac users access to the immense horsepower delivered by our award-winning Pascal-powered GPUs”.

It is possible that Nvidia might have got wind of news that Apple is going to change its policy, but what is more likely is that Nvidia wants the tech for those who run Hackintoshes.

It might also be hoping that Jobs’ Mob’s announcement that it is going to fix the Mac Pro’s GPU woes in a year’s time might net it some sales in the longer term. Maybe it is hoping that Mac fanboys might even start a grassroots campaign to get Nvidia under the bonnet of a Mac.

Other than that there is little point in Nvidia doing this.

Autore: Fudzilla.com – Home

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Fact checking: arriva il bollino di Google per le notizie verificate

Fact checking: arriva il bollino di Google per le notizie verificate

I lettori sono costretti, ogni giorno, a confrontarsi con una vasta mole di notizie completamente false, frutto solo di inqualificabili operazioni di clickbaiting. Google presenta la nuova etichetta “Fack Check”.

Sempre più siti web stanno costruendo il loro business puntando sulla diffusione di notizie false, “bufale” confezionate con il palese obiettivo di raccogliere indebitamente clic che – in modo diverso – sarebbe stato molto difficile ottenere.
Il fenomeno del clickbaiting combinato con il proliferare di notizie palesemente fasulle sta diventando una vera e propria piaga del nostro tempo. Inutile dire, poi, che le bufale trovano nei social network terreno fertile per attecchire.

Dopo gli strali lanciati dal padre del Web Tim Berners-Lee (Il Web compie 28 anni: le preoccupazioni dell’inventore), Facebook ha annunciato alcuni interventi per arginare il fenomeno: Notizie false su Facebook: ecco come saranno combattute.

Fact checking: arriva il bollino di Google per le notizie verificate

E adesso arriva la ricetta di Google.
Il motore di ricerca di Mountain View, anche in Italia, mostrerà l’etichetta Fact Check in corrispondenza di quelle pagine web che pubblicano contenuti verificati.
Se l’autore dell’articolo avesse puntualmente verificato tutte le fonti e le dichiarazioni di ogni soggetto citato nel pezzo, potrà farlo presente utilizzando un apposito schema (nel sorgente HTML della pagina).Il motore di ricerca di Google controllerà l’asserzione e solo per gli editori algoritmicamente determinati come fonte autorevole di informazioni, verrà esposta la nuova etichetta Fack Check.
Come spiegato in questa pagina, gli editori che si preoccupano di citare le fonti e di verificare ogni singolo fatto, possono servirsi del markup ClaimReview di Schema.org oppure ricorrere al widget ShareTheFacts.
Google precisa che se un editore o un articolo di fact checking non raggiunge gli standard definiti dall’azienda o non rispetta le norme, il motore di ricerca ignorerà automaticamente il markup.

Autore: IlSoftware.it