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Honor 6C: un nuovo smartphone di fascia media da fine aprile a 229 euro

Huawei e Honor hanno lanciato nel corso degli ultimi mesi davvero tanti smartphone, dalla fascia alta (Huawei P10, P10 Plus e Honor 8 Pro di cui abbiamo parlato stamattina) alla fascia media (Huawei P8 Lite 2017, Honor 6X, Huawei P10 Lite). E proprio questa fascia media vedrà arrivare entro fine mese un nuovo dispositivo: trattasi di Honor 6C.

Questo smartphone comunque si differenzia dagli altri per la scheda tecnica: qui ad esempio manca il display con risoluzione Full HD mentre troviamo il processore Qualcomm Snapdragon 435 (una caratteristica che potrebbe interessare coloro che vogliono comunque una certa predisposizione al modding, introvabile su dispositivi con processore Kirin).

Detto questo, parliamo di uno smartphone che costerà al momento del lancio 229 euro e che affronterà una concorrenza agguerrita, non solo in casa Huawei ma anche da altri produttori. Allora vediamo nel dettaglio quali sono le specifiche tecniche di Honor 6C:

  • Display IPS 5” HD (1280 x 720), vetro curvo 2.5D
  • Processore Qualcomm S435 Octa-Core (4×1,4GHz + 4×1,1GHz)
  • 3GB RAM, 32GB ROM, microSD fino a 128GB
  • Batteria da 3020mAh
  • Fotocamera posteriore 13MP, f/2.2
  • Fotocamera frontale 5MP, f/2.2
  • Android 6.0
  • EMUI 4.1
  • Sensore d’impronta
  • Peso 138g 

Tra le altre caratteristiche non citate nella scheda tecnica si segnala un profilo in metallo, sicuramente meno originale rispetto ad altri smartphone Honor e Huawei, e la possibilità di usare il secondo slot per la SIM per l’espansione della memoria tramite microSD fino a 128 GB.

Honor 6C sarà disponibile nelle colorazioni Grey, Silver e Gold al prezzo consigliato di 229 euro a partire dalla fine di Aprile sullo shop ufficiale vMall e presso i negozi partner. Peccato solo per la presenza a bordo di Android 6.0 Marshmallow e della “vecchia” EMUI!

Via – Press Release

Autore: Android Blog Italia

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Samsung Galaxy S8 ha il display migliore in assoluto

Il Samsung Galaxy S8 ha il display migliore in assoluto

A sostenerlo è DisplayMate che pubblica i risultati di un test approfondito. Riassumiamo le conclusioni più interessanti.

Samsung è riuscita, questa volta, a creare una coppia di smartphone – i nuovi Galaxy S8 – che per vari motivi riescono, e di molto, “ad alzare l’asticella”.
I Galaxy S8 e S8+ verranno commercializzati da fine aprile (per il momento è solamente possibile pre-ordinarli) ma i primi test sono davvero incoraggianti.

Se l’autonomia della batteria appare convincente (La batteria del Samsung Galaxy S8+ dura circa 8 ore?), per DisplayMate – vero e proprio punto di riferimento per quanto riguarda i display – lo schermo dei Samsung Galaxy S8 non avrebbe uguali e sarebbe ampiamente superiore a qualunque altro dispositivo sino ad oggi sul mercato.

Il Samsung Galaxy S8 ha il display migliore in assoluto

L’utilizzo di un pannello OLED offre un livello di contrasto che può essere esasperato al massimo. Ed è questo uno dei punti di partenza da tenere ben presenti quando ci si accinge a “plasmare” un dispositivo dotato di uno schermo di grandi dimensioni.
Nonostante Samsung abbia scelto un rapporto d’immagine atipico (18,5:9) con una risoluzione di 1960×1440 pixel, lo schermo dei nuovi Galaxy supporta HDR Premium e garantisce una gamma di colori davvero vasta.
Il display, infatti, riesce a coprire il 142% dello spazio sRGB e Rec. 709; il 113% di DCI-P3 conferendo al dispositivo un’abilità di generare immagini estremamente fedeli dal punto di vista cromatico (vedere anche l’articolo HDR TV, cos’è e come funziona).Secondo DisplayMate, la luminosità dello schermo sarebbe addirittura di 1.000 nits e, grazie alla presenza di un doppio sensore, il Galaxy S8 sa adeguarsi a ogni condizione di illuminazione ambientale per ottimizzare la facilità di lettura dello schermo.
Per chi vuole approfondire, i dettagli del test di DisplayMate sono disponibili pubblicamente.

A questo punto si attende la risposta di Apple che avrebbe già ordinato 70 milioni di schermi OLED per i suoi nuovi iPhone 8. Sarà la prima volta che la Mela abbandonerà la storica tecnologia IPS LCD, sino ad oggi utilizzata.

Autore: IlSoftware.it

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Warhammer 40.000 Dawn of War III: presto l’Open Beta

Relic Entertainment e Sega hanno annunciato un weekend di Open Beta per Warhammer 40.000 Dawn of War III. L’ Open Beta avrà luogo dalle 10AM PST del 21 Aprile fino ale 10AM PST del 24 Aprile e per partecipare occorre registrarsi a questo indirizzo.

Warhammer 40.000 Dawn of War III

Della Beta farà parte una selezione di Eroi per ciascuna delle fazioni contemplate, ovvero Space Marine, Eldar e Orki, il che permetterà di sperimentare subito diverse strategie e vari stili di gioco. L’Open Beta darà inoltre la possibilità di vedere e provare le skin Masters of War. La skin Dark Queen per Lady Solaria (Imperial Knight), la skin Ghost Seer per Farseer Taldeer (Wraithknight) e la skin Big Kustom per Beauty (Morkanaut).

Dawn of War III immerge i giocatori nella brutalità crescente di una guerra galattica, dove potranno condurre un’ unità di eroi d’elite e degli eserciti colossali fino alla vittoria, o all’oblio. Space Marine, Eldar e Orki combatteranno una guerra ancora più cupa e terrificante rispetto alle precedenti.

L’atteso RTS verrà rilasciato nella versione definitiva il 27 aprile. Altre informazioni si trovano qui.

Autore: Le news di Hardware Upgrade

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AMD Releases Radeon Software ReLive Crimson Edition 17.4.1

The game releases trickle this time of year, but the progression of technology marches on. More specifically VR is still a developing phenomenon, and 8K is just cresting the Horizon. Today’s AMD driver provides its fixes and steps us a little further along and prepares us for things to come.

This week’s AMD Radeon Software Crimson 17.4.1 release brings us Display Driver version 17.10.1061 (Windows Driver Store Version 22.19.156.1) and comes with multiple bug fixes, including a fix for Radeon Settings becoming unresponsive during a driver upgrade, a fix for display flicker when running windowed borderless applications on an AMD FreeSync display, and some improvement of Multi GPU scaling while playing Tom Clancy’s Ghost Recon Wildlands. Additionally, a sudden unplugging of AMD XConnect after installation of Radeon Software will no longer cause a system hang.

Meanwhile As the VR agenda continues to move forward, support for the ecosystem continues to improve. First on the list, this AMD driver release enables support for Oculus’ Asynchronous Spacewarp technology, the company’s latest frame extrapolation feature, on more AMD cards. Async Spacewarp support launched on AMD’s RX 400 series (Polaris) cards last year, and as of this driver update, the Radeon R9 Fury (Fiji), Radeon R9 390, and Radeon R9 290 series (Hawaii) cards have been added to the list. On a similar note, support for Valve’s functionally similar SteamVR Asynchronous Reprojection technology has been added to AMD’s drivers. However also like Spacewarp, AMD is starting slow in adding support for Reprojection; only the Radeon RX 480 and Radeon RX 470 cards on Windows 10 get support for Reprojection today.

On the video interface front, AMD has finally formally enabled DisplayPort 1.4 HBR3 support. The Polaris hardware has been able to support this feature since the start, however as displays are still catching up, AMD is only now finally enabling it. This opens display possibilities requiring much more bandwidth, and listed on the release notes are 8K 30Hz on a single cable and 8K 60Hz on two cables. 8K monitors are slim pickings right now but it’s great for video card vendors to be prepared.

As always, those interested in reading more or installing the updated hotfix drivers for AMD’s desktop, mobile, and integrated GPUs can find them either under the driver update section in Radeon Settings or on AMDs Radeon Software Crimson ReLive Edition download page.

Autore: AnandTech

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Tim Berners-Lee, padre del web e difensore dei diritti

Il premio Turing di quest’anno è andato a Tim Berners-Lee, che aggiunge così al suo palmarès il riconoscimento descritto spesso come l’equivalente del premio Nobel nel mondo dell’informatica. Lee, nato a Londra nel 1955, è ricordato dai più come “il padre del World Wide Web”, ma