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Assange might be evicted


Ecuador finding him an embarrassment

Julian Assange may soon be asked to leave the Ecuadorian embassy where he has been holed up to avoid questioning on Swedish sex charges since 2012.

One presidential candidate, who will fight in the election next week, has promised that he will “cordially ask” Mr Assange to leave if he wins the contest. And the existing government is also finding itself unhappy with Mr Assange’s continuing stay.

Guillermo Lasso, who is running for president as part of the rightwing Creo-Suma alliance, said that if he wins next week he will get straight to asking Mr Assange to leave.

“The Ecuadorian people have been paying a cost that we should not have to bear. We will cordially ask Señor Assange to leave within 30 days of assuming a mandate.”

At the moment, Lasso is behind the ruling party candidate Lenín Moreno, but the election is expected to be close.

Now the existing foreign minister has questioned the ongoing asylum being granted to Assange, and the situation has been described as “something out of a John le Carré novel”.

Foreign minister Guillaume Long said that staff at the embassy have been through too much and there is a human cost. This is probably the most watched embassy on the planet.

Long described Assange’s situation as “precarious”.

“In terms of his physical comfort we have done all we can,” he said. “But there is no access to an outside space. There is no patio or garden so he has mostly spent four and a half years on the first floor of a building in London, where there is not much light, especially in winter.”

Assange’s antics have been a bit of a problem for the embassy. During the US election his internet was cut off, because he was releasing anti-Clinton emails from his room and implicating Ecuador in getting Donald Trump elected.

The WikiLeaks founder promised he would leave the building if Barack Obama pardoned whistleblower Chelsea Clinton. When that happened, Assange backed down. Maybe his Russian handler can find him a spot in that country’s embassy.

Autore: Fudzilla.com – Home

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Segnale WiFi come amplificarlo e aumentare la copertura

Come estendere il segnale WiFi e raggiungere aree attualmente coperte con difficoltà. Un eccellente strumento come NetSpot per studiare come si irradia il segnale WiFi.

Il problema è noto: il segnale WiFi spesso è debole e non riesce a coprire tutte le aree interne ed esterne dell’immobile d’interesse, sia esso un’abitazione, un locale commerciale o una struttura ricettiva.

Aumentare il segnale WiFi non è un’operazione complicata da effettuarsi: si può partire dall’ottimizzazione della configurazione del router per poi potenziare il segnale WiFi rivolgendosi alle tante soluzioni hardware che offre oggi il mercato.

Segnale WiFi come amplificarlo e aumentare la copertura

Alcuni suggerimenti per migliorare il segnale WiFi, che sono stati peraltro oggetto di trattazione in precedenti articoli:1) Cambiare il canale WiFi
Per migliorare il segnale WiFi, soprattutto nelle zone geografiche ove sono attive diverse reti wireless in aree piuttosto ridotte, una buona soluzione consiste nel modificare il canale di comunicazione. Più difficile potrebbe essere l’individuazione di un canale che non si sovrappone con quelli già occupati sui 2,4 GHz mentre molto più facile sarà lavorare sui 5 GHz: vedere Potenziare segnale WiFi, quanto aiuta la scelta del canale.
2) Attenzione alla selezione delle bande di frequenza (2,4 e 5 GHz)
A seconda del router utilizzato, alcuni di essi sono dual band o, addirittura, tri band: ciò significa che oltre alla banda WiFi “tradizionale” sui 2,4 GHz, essi possono usare anche una o più bande sui 5 GHz.
Nell’articolo Router WiFi potente, come sceglierlo: guida all’acquisto abbiamo spiegato come scegliere un router WiFi potente mentre nell’approfondimento Configurare un router, le cose da fare dopo l’acquisto abbiamo riassunto come impostarlo al meglio.Utilizzando i 5 GHz e collegandosi con dispositivi 802.11ac (vedere anche Verificare se il notebook supporta i 5 GHz e 802.11ac), le prestazioni durante il trasferimento dei dati saranno migliori ma per raggiungere ambienti lontani dal router i 2,4 GHz sono spesso risolutivi.

3) Usare un’antenna omnidirezionale esterna
I router più moderni che supportano le tecnologie MIMO e MU-MIMO (Che cos’è MU-MIMO e può davvero migliorare la connessione WiFi?), dispongono anche di più antenne esterne che debbono essere orientate in maniera corretta. Bisogna ad esempio ricordare una semplice regola fisica: le antenne irradiano sui suoi piani perpendicolari. Mantenendo un’antenna del router in posizione verticale, quindi, non si irradierà il segnale né verso l’alto né verso il basso.

Sui router più vecchi, ove sia possibile installare una o più antenne esterne, si può valutare l’acquisto e il collegamento di un’economica antenna omnidirezionale.
Alcuni esempi di antenne omnidirezionali per il router a poco prezzo sono disponibili qui.
Alcune di esse sono anche dotate di un comodo “cavo prolunga” che consente di ottimizzare il posizionamento dell’antenna stessa in modo da servire meglio le zone che in precedenza si raggiungevano con difficoltà.

Nello scegliere l’antenna esterna per il router, è bene soffermarsi anche sul dato relativo al guadagno, generalmente espresso in dBi (decibel isotropic).
A tal proposito suggeriamo di documentarsi nell’articolo di approfondimento Come scegliere una antenna WiFi.

È bene ricordare che più elevato è il guadagno, maggiore sarà la “tendenza” dell’antenna a trasmettere il segnale in una direzione specifica. In caso di esigenze particolari, quindi, si può valutare l’adozione di antenne direzionali indoor oppure antenne direzionali outdoor (da esterno). Queste ultime, tra l’altro, consentono di condividere la connessione con sedi distaccate (a patto di avere visibilità ottica diretta): Realizzare un collegamento WiFi a lunga distanza.

4) Ripetere il segnale WiFi con un range extender
Un ripetitore WiFi può essere una buona soluzione per estendere il raggio di copertura del segnale WiFi.

Negli articoli Aumentare la copertura della rete WiFi e nel successivo Estendere WiFi, tutte le soluzioni applicabili, abbiamo visto come amplificare il segnale WiFi usando un repeater.

Un esempio di range extender “top di gamma” è l’EX7300 di NETGEAR (Rendere WiFi più veloce ed estendere la copertura con NETGEAR EX7300) ma per chi fosse meno esigente, esistono prodotti molto più economici, sia di NETGEAR che di altri produttori.

5) Usare adattatori Powerline
Gli adattatori Powerline si collegano al router via cavo Ethernet (alcuni di essi però dispongono del supporto WiFi client) e si appoggiano all’impianto elettrico di casa o dell’ufficio per trasferire i dati alla massima velocità possibile.
Questi comodi dispositivi consentono poi di diventare loro stessi access point WiFi accettando le connessioni in ingresso da parte dei dispositivi client. Inoltre, spesso integrano una o più porte Ethernet per il collegamento di altri device via cavo o di switch/hub di rete.

Per approfondire, suggeriamo la lettura dell’articolo Come amplificare segnale WiFi.

Esistono poi prodotti come NETGEAR Orbi nati proprio con l’obiettivo di estendere il segnale WiFi grazie all’uso di un’unità router (che può essere collegata, ad esempio, al modem dell’operatore di telecomunicazioni) e di una o più unità satellite. La rete WiFi che crea Orbi è una sola, con lo stesso identico SSID: Migliorare la rete WiFi con il sistema Orbi.

Nei casi limite, il mercato offre anche soluzioni come questi adattatori USB WiFi di TP-Link che permettono di migliorare la ricezione del dispositivo client.

Segnale WiFi, come migliorarlo studiando in che modo viene irradiato: NetSpot

Per migliorare il segnale WiFi consigliamo comunque di concentrarsi sul posizionamento del router.
Un software come NetSpot (gratuito nella versione per Windows) è utilizzato dai professionisti per studiare in che modo viene irradiato il segnale WiFi e generare la cosiddetta heatmap,una “mappa di calore” con l’indicazione grafica delle aree in cui il segnale WiFi è più forte e dove è più debole.

Segnale WiFi come amplificarlo e aumentare la copertura

NetSpot consente quindi di determinare la sorgente di eventuali interferenze con il segnale WiFi spostandosi nei vari ambienti con il proprio notebook e rilevando la potenza e l’affidabilità della rete wireless; offre preziosi suggerimenti per la corretta scelta del canale WiFi; aiuta a scegliere, se necessario, una nuova posizione per il router; offre consigli per l’aggiornamento dell’hardware o l’aggiunta di ulteriori access point.

Segnale WiFi come amplificarlo e aumentare la copertura

La schermata principale che NetSpot mostra al primo avvio (pulsante Discover) dà un’idea delle reti WiFi attive nelle zone limitrofe. Per ciascuna di esse, il programma indica il canale occupato, la potenza del segnale, le bande utilizzate (2,4 o 5 GHz), il produttore del router o dell’access point, il suo indirizzo MAC, lo standard IEEE 802.11 adoperato.

Cliccando su Details, per ciascuna rete selezionata, si può andare ancora più in profondità ottenendo un grafico aggiornato in tempo reale sull’andamento del segnale WiFi, un resoconto tabellare nonché il posizionamento del segnale in frequenza.

Segnale WiFi come amplificarlo e aumentare la copertura

È però nella sezione Survey che NetSpot dà il meglio di sé: qui, infatti, gli utenti possono caricare la planimetria dell’edificio da coprire con il segnale WiFi. Spostandosi da un ambiente all’altro e rilevando l’andamento del segnale WiFi, NetSpot costruirà così – automaticamente – la heatmap.

Segnale WiFi come amplificarlo e aumentare la copertura

Selezionando Use blank map si potrà generare la heatmap su un “foglio bianco” previa impostazione delle dimensioni complessive (larghezza, lunghezza) del piano dell’edificio sul quale si desidera effettuare la verifica del segnale WiFi.

Segnale WiFi come amplificarlo e aumentare la copertura

In questa pagina sono indicate le principali differenze tra la versione gratuita di NetSpot per Windows e quelle professionali.
NetSpot Pro per macOS, in particolare, consente di fruire di ben 16 modalità di visualizzazione del segnale WiFi, di impostare fino a 500 punti di rilevamento per ogni singola heatmap, di mostrare qualunque numero di access point contemporaneamente, di impostare manualmente reti WiFi con SSID nascosto, di definire fino a 50 zone e 50 snapshot per ogni singola indagine.

NetSpot
Download: netspotapp.com
Compatibile con: Windows 7, Windows 8, Windows 8.1 e Windows 10
Licenza: freeware

Autore: IlSoftware.it

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Microsoft conferma e dà un assaggio di NEON, la nuova interfaccia di Windows 10

Abbiamo già parlato di Project NEON a gennaio quando vi avevamo mostrato alcuni concept realizzati sulle parole di Microsoft, ma a parlarne adesso è la stessa Microsoft. NEON è il nome interno con cui la società definisce il nuovo percorso stilistico di Windows 10 che verrà abilitato con Redstone 3, previsto al debutto non prima di fine anno. Secondo Windows Central la società avrebbe rivelato nelle scorse ore un esempio della UI durante un incontro con gli sviluppatori.

Nello screenshot mostrato al Windows Developer Day la compagnia ha fatto vedere una finestra oscurata e sovrastata dalla descrizione “rendere possibili esperienze belle e coinvolgenti sulla piattaforma Windows, semplicemente e in via predefinita”. Il nuovo percorso stilistico sarà pertanto adottato sulle applicazioni native, ma sarà integrabile anche e soprattutto su quelle realizzate da sviluppatori terzi. Il tutto, a quanto pare, grazie a tool di sviluppo semplificati.

NEON si baserà sull’uso di elementi grafici più gradevoli alla vista, fra cui animazioni più pronunciate e trasparenze. Ma Microsoft vuole naturalmente spingere gli sviluppatori ad abbracciare la nuova UI il prima possibile al fine di rendere coerente l’aspetto estetico delle app del sistema operativo, siano esse realizzate da Microsoft, che da qualsiasi altro sviluppatore Windows. Il tutto abbracciando la l’elemento “tridimensionalità” che sarà preponderante a partire da Creators Update.


Concept basato sulle parole di Microsoft

Al momento in cui scriviamo sembra probabile il rilascio della nuova interfaccia utente con Redstone 3, con l’annuncio ufficiale in tal senso che potrebbe essere effettuato alla conferenza per sviluppatori Build che si terrà a maggio. Al suo interno Microsoft parlerà molto probabilmente dell’aggiornamento successivo di Windows 10, noto oggi come Redstone 3, con il rilascio delle prime versioni Insider (beta) con NEON che potrebbe arrivare a poche settimane di distanza.

Autore: Le news di Hardware Upgrade

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B&O Beoplay H4, cuffie wireless che deliziano gli occhi

B&O Beoplay H4 è l’ultimo modello di cuffie wireless Bluetooth circumaurali del noto marchio danese.

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Windows 10 Cloud può eseguire applicazioni Win32. Sarà il primo Windows gratuito?

La nuova edizione Windows 10 Cloud potrebbe sfidare la concorrenza chiamata Chromebook e rappresentare un’eccellente soluzione per i dispositivi mobili. Un ricercatore ha verificato che Windows 10 Cloud può installare ed eseguire anche programmi desktop di tipo tradizionale.

Windows 10 Cloud, nuova e presumibilmente economica edizione di Windows 10 (forse la risposta di Microsoft ai Chromebook, in grado di essere installata anche sui dispositivi dotati di processore ARM), è capace di eseguire senza problemi anche i tradizionali programmi Win32.

Nei giorni scorsi, infatti, era emersa una delle limitazioni di Windows 10 Cloud: l’impossibilità di installare programmi desktop di tipo tradizionale (un po’ come avveniva con l’ormai defunto Windows RT…): Windows 10 Cloud guarda ai processori ARM e lancia la sfida ai Chromebook).

Windows 10 Cloud può eseguire applicazioni Win32. Sarà il primo Windows gratuito?

Windows 10 Cloud consentirebbe infatti solo l’installazione delle app Windows Store visualizzando un messaggio d’errore ogniqualvolta l’utente tenti di eseguire una classica procedura di setup.
La nuova edizione di Windows 10 non è ancora uscita ufficialmente ma in molti hanno già studiato in profondità l’immagine ISO uscita dalle “maglie” di Microsoft.

Risultato? Si è potuto accertare che in realtà Windows 10 Cloud può tranquillamente eseguire l’installazione di programmi Win32 tradizionali.
Di base Windows 10 Cloud integra una “lista bianca” che contiene le applicazioni Win32 il cui utilizzo è esplicitamente consentito da Microsoft (e che potrebbe essere ampliata nel corso del tempo).
Un ricercatore autonomo si è accorto che semplicemente disattivando il controllo delle firme dei file da bcdedit è possibile eseguire qualsiasi applicazione Win32.
Il comando va però eseguito usando la nuova bash Linux di Windows 10 dal momento che applicazioni quali cmd, powershell e regedit sono di fatto bloccate dal sistema operativo.

L’imminente arrivo di Windows 10 Cloud è comunque notizia di grande interesse perché potrebbe trattarsi della prima versione gratuita di Windows nell’intera storia di Microsoft.

Autore: IlSoftware.it