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HardwareSoftware

HTC U11 supera iPhone 7 Plus: è lo smartphone più veloce su AnTuTu

Come ogni mese AnTuTu ha pubblicato la classifica degli smartphone più performanti relativamente al proprio tool di benchmark, e per la prima volta dal suo rilascio iPhone 7 Plus lascia la prima posizione. Ad occuparla è adesso HTC U11 con il suo processore Qualcomm Snapdragon 835 che, evidentemente, viene sfruttato fino all’ultimo transistor per superare non solo la concorrenza che fa uso della stessa piattaforma, ma anche il melafonino di Apple.

HTC U11 è l’ultimo top di gamma dello sfortunato (in termini commerciali) colosso taiwanese e nel punteggio complessivo del benchmark ha superato iPhone 7 Plus totalizzando un valore pari a 180.079. Il telefono di Apple si è fermato a 174.299 punti, mentre il secondo dispositivo con Snapdragon 835, Xiaomi Mi 6, ha raggiunto la terza posizione con un punteggio di 172.494. La lotta al podio è serrata, con le posizioni successive occupate dai nuovi Galaxy S8 e S8+.

Qualcomm Snapdragon 835 utilizza un’architettura proprietaria del colosso americano basata su due CPU: entrambe utilizzano la stessa architettura Kryo 280, quella principale con frequenza operativa da 2.45 GHz, quella secondaria è invece in configurazione “risparmio energetico” con una frequenza operativa di 1.9 GHz. La Mobile Platform (così la chiama Qualcomm) si completa con una GPU Adreno 540, anch’essa proprietaria, di ultima generazione.

Il sorpasso di uno smartphone Android nei confronti di iPhone 7, che ha da sempre occupato la prima posizione con evidenti margini, sorprende anche gli stessi portavoce di AnTuTu che, nel post ufficiale, scrivono: “È sorprendente che gli smartphone Android abbiano superato nei punteggi i terminali iOS. Nonostante il sorpasso sia principalmente dovuto all’aggiornamento alla nuova versione di iOS, è innegabile che gli smartphone Android stanno diventando sempre più potenti”.

AnTuTu fa riferimento proprio all’arrivo dei primi smartphone con processore Snapdragon 835, che su questo specifico test riescono a sfoderare risultati in linea con gli ultimi iPhone 7. Ma di fronte a questi risultati sorgono alcune domande: a che serve tutta questa potenza sugli smartphone? Riescono davvero a sfruttarla negli incarichi di tutti i giorni? Può un benchmark, sebbene completo come AnTuTu, stabilire la bontà di uno smartphone, o delinearne le performance vere e proprie?

Dateci il vostro parere nei commenti qui in basso.

Autore: Le news di Hardware Upgrade

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Energia

Impianto fotovoltaico, in che Paese costa meno realizzarlo?

impianto fotovoltaico

Costi dell’impianto fotovoltaico: 13 Paesi sotto esame

(Rinnovabili.it) – Continua la caduta libera dei prezzi del fotovoltaico. Una discesa veloce che, secondo un nuovo rapporto di GTM Research – il braccio di consulenza di Greentech media – non accenna minimamente a voler rallentare. Nella prima metà del 2017, i minori prezzi dei moduli solari (e non solo) hanno spinto quelli degli impianti fotovoltaici su scala utility sotto un dollaro per Watt nei mercati di quasi tutto il mondo. Per il prossimo futuro, il taglio sarà ancora più netto: GTM prevede, infatti, che entro il 2022, i costi medi globali per i progetti solari saranno in calo di circa il 27 per cento, che equivale a una flessione annua del 4,4 per cento circa.

Tutti i dati sono contenuti nel documento PV System Pricing H1 2017, in cui la società fa letteralmente le pulci a 13 Paesi oggi tra le maggiori promesse nel settore dell’energia solare: Argentina, Australia, Brasile, Canada, Cina, Francia, Germania, India, Giappone, Mexico, Sud Africa, Regno Unito e Stati Uniti. L’autore, l’analista Ben Gallagher, spiega che non solo i numeri sono degni di nota, ma anche le ragioni che sono alla base dei numeri stessi. Il calo dei costi di un impianto fotovoltaico è oggi determinato da tanti “piccoli” segni meno apposti di fronte ai prezzi delle celle, dei moduli, degli strumenti e della manodopera.

Dove costa meno realizzare un progetto ad energia solare?

Attualmente, i prezzi più “convenienti” per un impianto fotovoltaico si hanno in India: 65 centesimi di dollaro per watt. È il record più basso mai raggiunto al mondo. Il low cost indiano, come è facile intuire, nasconde però salari praticamente inesistenti per la forza lavoro e il comparto ingegneristico. E come sottolinea Greentech media, i mercati con manodopera a basso costo sono più propensi a utilizzare sistemi ad inclinazione fissa, riducendo ancora di più i prezzi del sistema chiavi in ​​mano, a discapito ovviamente della produzione. Segue l’altro gigante asiatico, la Cina, che offre un costo di 80 centesimi per watt. Anche la qualità dei materiali impiegati preoccupa.

Spiega Gallagher “Il processo delle gare d’appalto ha un effetto collaterale dannoso: ci sono diffuse preoccupazioni in merito alla vita di diversi sistemi fv attualmente installati, dal momento che si sospetta che molti siano stati costruiti frettolosamente, utilizzando componenti di scarsa qualità”.

All’altro lato della classifica, troviamo il Giappone dove un impianto fotovoltaico costa in media oltre i 2 dollari per Watt. Dietro al grosso scarto di prezzo però c’è un fattore essenziale, quale il controllo ingegneristico che tiene conto di elementi quali terremoti, forti venti ed erosioni. Nel mezzo ci sono gli USA (1,10 dollari per Watt) e il Regno Unito (1 dollaro per Watt).

fotovoltaico

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Autore: stefania Rinnovabili

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Economia

Certificati a leva fissa sul Ftse Mib: Societe Generale procede a raggruppamento con nuovi ISIN

SocGenIl prossimo 10 luglio Societe Generale, leader su Borsa Italiana nel campo dei certificati a leva fissa con il 75% dei contratti ed il 60% del controvalore (Fonte Borsa Italiana, dati dal 02/01/2017 al 27/06/2017), procederà con il raggruppamento dei suoi certificati a leva fissa + e – 7x che replicano la performance dell’indice domestico FTSE MIB. Come già annunciato in data 11 maggio, da lunedì prossimo gli investitori che detengono questi certificati vedranno quindi variare l’ISIN e diminuire il numero complessivo di strumenti detenuti.

Il 10 luglio Societe Generale procederà quindi a raggruppare un predeterminato numero di vecchi certificati, aventi prezzo unitario molto basso, così da permettere all’investitore di detenere un numero inferiore di strumenti ma con prezzo più elevato e, pertanto, più efficienti. Ciò avverrà senza che si determini la scadenza anticipata dei certificati e senza recare pregiudizio alla posizione economica degli investitori.

I dettagli dell’operazione

Tabella 1Pertanto dal 10 luglio si avrà che 10 Certificati con ISIN DE000SG409M1, verranno raggruppati in 1 Certificato con ISIN DE000SG2QNT6; mentre 1000 Certificati con ISIN DE000SG409N9, verranno raggruppati in 1 Certificato con ISIN DE000SG2QNU4.

In relazione al raggruppamento possono crearsi delle spezzature. Ciò accade quando il numero aggregato dei Certificati che un Portatore detiene, diviso per il Rapporto di Raggruppamento, non è pari ad un numero intero. In questo caso gli strumenti che costituiscono una spezzatura verranno riacquistati da SG a un prezzo di riacquisto pari al prezzo di riferimento del giorno lavorativo antecedente al 10 luglio e liquidati dall’emittente alle banche depositarie degli investitori il terzo giorno lavorativo successivo a tale data.

Come avverrà il raggruppamento – un esempio pratico

Tabella 2

Tale tabella mostra l’impatto del Raggruppamento per un Portatore che, alla chiusura del giorno di borsa aperta immediatamente precedente il 10 luglio detiene 219 “SG FTSE MIB +7 x Daily Leverage Certificates” (Codice ISIN DE000SG409M1), per i quali si applica un Rapporto di Raggruppamento pari a 10.

Gli SG Certificate a Leva Fissa replicano indicativamente (al lordo di costi, imposte ed altri oneri) la performance giornaliera dell’asset class di riferimento moltiplicata per la leva fissa positiva o negativa. La Leva Fissa viene ricalcolata ogni giorno ed è valida solo intraday e non per periodi di tempo superiori al giorno (c.d. compounding effect). Questi certificati sono quotati su Borsa Italiana (SeDeX) con liquidità fornita da Societe Generale.

Si invitano gli investitori interessati a leggere attentamente la nota legale riportata sul sito www.prodotti.societegenerale.it

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Autore: Redazione Finanza.com Finanza.com Blog Network Posts

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Pc Games

classifiche italiane di questa settimana mostrano un mercato stagnante

Vediamo le classifiche italiane di questa settimana, che non notificano grossi stravolgimenti del mercato. Di base, a parte per il rientro di FIFA 17 nella classifica PC, abbiamo gli stessi identici titoli della settimana scorsa, solo in posizioni differenti.

Su console troviamo al primo posto l’intramontabile Grand Theft Auto V, seguito da Tom Clancy’s Rainbow Six Siege e da MotoGP 17. Nella top 10 non c’è nessuna novità. Su PC troviamo in testa il solito The Sims 4, quindi Grand Theft Auto V e Black Ops II. Anche qui nessuna novità.

Classifiche italiane – settimana dal 19 al 15 giugno:

Top 10 console
01. GTA V GRAND THEFT AUTO – PlayStation 4
02. TOM CLANCY’S RAINBOW SIX SIEGE – PlayStation 4
03. MOTOGP 17 – PlayStation 4
04. HORIZON ZERO DAWN – PlayStation 4
05. MARIO KART 8 DELUXE – Switch
06. MINECRAFT – PlayStation 4
07. ARMS – Switch
08. FIFA 17 – PlayStation 4
09. LEGO WORLDS – PlayStation 4

10. TEKKEN 7 – PlayStation 4
Top 10 PC
01. THE SIMS 4
02. GTA V GRAND THEFT AUTO
03. CALL OF DUTY BLACK OPS II RE
04. THE SIMS 4 LIMITED EDITION
05. CALL OF DUTY MODERN WARFARE 3
06. FARMING SIMULATOR 17
07. PRO CYCLING MANAGER 2017
08. FIFA 17

09. CALL OF DUTY MODERN WARFARE 2
10. CALL OF DUTY 4 MODERN WARFARE

Autore: Simone Tagliaferri Ultime news PC | Multiplayer.it

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Gossip

Umfrage: Elyas M’Barek bleibt der Traummann der Deutschen

In einer aktuellen Umfrsge wurden auch in diesem Jahr die Traummänner der Deutschen gekürt. An der Spitze gab es keine Wachablösung auf dem Thron des Traumprinzen. Wie schon vor einem Jahr sicherte sich der vielbeschäftigte Schauspieler-Beau Elyas M’Barek die meisten Stimmen.

Umfrage: Elyas M'Barek bleibt der Traummann der Deutschen
Elyas M’Barek mit Moderator Eckart von Hirschhausen bei einer TV-Show. Foto: WENN.com

23,7 Prozent der Deutschen sehen in dem ‚Fack Ju Göhte‘-Star einen Traummann – das toppt sogar noch einmal das super Ergebnis aus dem Vorjahr, als sich der gebürtige Österreicher mit 21,7 Prozent der Stimmen den Sieg bei einer aktuellen Umfrage zu den Top 50 der beliebtesten deutschen Promimänner des Meinungsforschungsinstitutes mafe.de sichern konnte.

Der Schauspieler ist vor allem für die weiblichen Befragten (30,6 %) der absolute Traummann – bei den Frauen im Alter zwischen 18 und 30 Jahren erreicht er sogar unglaubliche 41,9 Prozent der Stimmen.

Umfrage: Elyas M'Barek bleibt der Traummann der Deutschen
Herr Schweighöfer und Herr Fitz. Foto: AEDT/WENN.com

Auf Platz 2 folgt mit einigem Abstand sein ebenso umtriebiger, bisweilen ziemlich omnipräsenter Berufskollege Matthias Schweighöfer (10,3 %). Der Star, der gerade die Tragikomödie ‚Vielmachglas‘ dreht, hat seine meisten Verehrerinnen ebenso bei den jüngeren Befragten, wo ihn mehr als jede Vierte (26,2 %) als Traummann einstuft.

Platz 3 geht in diesem Jahr an den Fußball-Profi Mats Hummels mit 9,9 Prozent, der punktet ebenfalls besonders bei den jüngeren Frauen (15,7 %), hat aber auch verhältnismäßig viele Sympathisanten bei den Männern aus allen Altersgruppen (8,1 %).

Die Top 6 blieben im Vergleich zu 2016 namentlich gleich, allerdings gab es ein paar kleine Verschiebungen. Henning Baum (9,8 %, siehe Video oben) konnte seinen vierten Platz behaupten, während Florian David Fitz (9,5 %) von Platz 2 auf 5 abrutschte. Til Schweiger liegt auch in diesem Jahr mit 8 Prozent auf dem sechsten Rang.

Den größten Sprung nach vorne hat Daniel Hartwich (7,4 %) gemacht. Der RTL-Spaßvogel (u.a. Dschungelcamp und Let’s Dance) schaffte eine Verbesserung von Platz 19 auf 7. SAT.1-Allzweckwaffe und Sahneschnittchen Luke Mockridge (7,0 %) kletterte von Rang 12 auf 8, Schauspieler Kostja Ullmann (6,8 %) fiel von 7 auf 9 und Jan Josef Liefers (6,4 %) ergattert mit 6,4 Prozent den letzten zu vergebenen Platz in den Top 10. Aus den Top 10 gerutscht sind hingegen Markus Lanz (6,2 %, Platz 12), Kai Pflaume (5,3 %, Platz 14) und Steffen Henssler (4,2 %, Platz 21).

Das Marktforschungsinstitut mafo.de befragte im Zeitraum vom 20.06. bis 03.07.2017 in seinem online mafoBus repräsentativ 1.268 Personen.

Autore: klatsch-tratsch.de klatsch-tratsch.de