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Come l’intelligenza artificiale sta cambiando il mondo delle assicurazioni

Author: Wired

L’intelligenza artificiale sta proiettando il settore assicurativo verso una rivoluzione senza precedenti. È quanto è emerso il 12 aprile durante l’evento “AI e Insurtech: nuove frontiere e opportunità per un’industria assicurativa che guarda al futuro”, organizzato da Italian Insurtech Association in partnership con Share. L’incontro ha visto la partecipazione di diversi attori del settore, tra cui Google, EY, Microsoft, Avanade, Gellify, Casaleggio Associati e molti altri.

Durante l’evento è stata presentata la nuova edizione dell’Insurtech Investment Index 2023, ideato da IIA ed elaborato dall’Osservatorio Fintech & Insurtech del Politecnico di Milano. Questo indice monitora lo stato degli investimenti e il grado di innovazione nel settore assicurativo italiano. Nel 2023, il livello di digitalizzazione del mercato italiano ha registrato un significativo aumento, ottenendo un punteggio positivo di 20/30, in netto miglioramento rispetto all’anno precedente.

A trainare questa crescita sono stati principalmente due fattori: l’incremento nello sviluppo di progetti interni delle compagnie e le partnership con le startup insurtech. Nel 2023 sono stati contati 108 progetti interni, per un valore di 44,8 milioni di euro, e sono state realizzate 45 partnership con progetti insurtech.

Secondo Italian Insurtech Association, il 2024 segnerà un anno record per gli investimenti in insurtech. Si prevede che entro fine anno saranno investiti circa 50 milioni di euro in soluzioni di intelligenza artificiale, con prospettive di crescita fino a 140 milioni nel 2026. Gli investimenti ad oggi sono stati principalmente nell’ambito dell’operation & data management e della digitalizzazione dei prodotti assicurativi.

Si prevede che nel 2024 gli investimenti si concentreranno maggiormente nelle componenti sales e marketing, dove l’IA sarà utilizzata per educare consumatori e intermediari, aumentando così la penetrazione assicurativa in Italia. Simone Ranucci Brandimarte, presidente di IIA, ha sottolineato che i progetti basati sull’intelligenza artificiale sono ormai una priorità per le compagnie assicurative italiane. Si prevede un aumento significativo degli investimenti e una sfida epocale nel mettere a terra servizi innovativi.

Secondo l’annuale Report Competenze di Italian Insurtech Association, nel triennio 2023/2025 sono previsti 25.000 nuovi profili con competenze tecnologiche avanzate nel settore assicurativo. Questo evidenzia la crescente ricerca di figure come data manager, cloud architect, data analytics e project & program management. In sintesi, l’intelligenza artificiale sta rivoluzionando il settore assicurativo, portando a una maggiore digitalizzazione, innovazione e ricerca di competenze avanzate.

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Risparmieremo senza superbollo ma pagheremo di più le polizze auto?

Author: Wired

Giù le tasse, su il prezzo delle polizze auto. È questo lo scenario che attende gli automobilisti italiani secondo due diverse ricerche, una condotta dall’Associazione italiana periti estimatori danni (Aiped), l’altra da Federcarrozzieri.

È in particolare la possibile abolizione del superbollo, una delle microtasse che il governo vuole tagliare, a far sorridere i cittadini. Secondo le stime dell’associazione dei carrozzieri, che lo ritiene iniquo e sbilanciato, in dodici anni il tributo avrebbe infatti pesato per circa 1,2 miliardi di euro sulle tasche degli italiani.

L’altro lato della medaglia riguarda invece una denuncia dell’Aiped. Come riporta una nota pubblicata sul sito ufficiale dell’associazione, “l’intelligenza artificiale sta progressivamente sostituendo l’attività sul campo dei periti assicurativi”. Secondo il presidente Luigi Mercurio, “oggi si assiste a un vero stravolgimento del concetto di perizia”, legato all’”utilizzo sempre più diffuso dei sistemi da remoto, perizie in authority, videoperizie e addirittura il crescente ricorso alla IA da parte delle compagnie di assicurazioni”.

Tutto questo, secondo Mercurio, pone dubbi a livello normativo e sulla possibilità di “accertare con precisione la complessità di un danno da sinistro stradale. Questo – si legge ancora nella nota – significa che, in caso di sottostima dei danni, l’assicurato riceverà un risarcimento inferiore a quello cui avrebbe diritto. In caso di sovrastima, invece, la compagnia subirà un maggiore costo che sarà scaricato sugli utenti finali attraverso un incremento delle tariffe Rc auto, che negli ultimi mesi, come certifica anche l’Istat, hanno ripreso a crescere”.

Per tali ragioni, Aiped ha presentato alla Concessionaria servizi assicurativi pubblici (Consap) una serie di proposte che prevedono, tra l’altro, l’ottimizzazione dei livelli di competenza e formazione del perito, la formulazione di un elaborato peritale che risponda a criteri univoci e condivisibili anche con gli altri attori della filiera, come i riparatori e le case costruttrici e quella di un altro elaborato per la valutazione dei valori commerciali dei veicoli attraverso una ricerca di mercato.