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Tanti auguri Paperino! Il nostro quiz per i 90 anni del mito Disney

Author: Wired

Novant’anni fa, precisamente il 9 giugno 1934, un papero dalla voce stridula e dal carattere vivace faceva il suo esordio nel mondo dell’animazione. Era Paperino, meglio conosciuto come Donald Duck, il personaggio Disney che con la sua inconfondibile uniforme da marinaio e il suo temperamento irascibile, si è guadagnato un posto speciale nei cuori di intere generazioni.

Da comparsa nel cortometraggio The Wise Little Hen (La gallinella saggia), animato e diretto da Wilfred Jackson, a protagonista di innumerevoli avventure, Paperino ha attraversato epoche, imponendosi come uno dei personaggi più riusciti e longevi di sempre.

Scansafatiche, sfortunato, pasticcione. Sono stati proprio i suoi difetti a farne l’antieroe per eccellenza, un personaggio in cui chiunque può immedesimarsi. Affrontando le sue sfide quotidiane sempre in equilibrio tra un incrollabile ottimismo e una sfortuna che non smette di perseguitarlo, l’abitante più celebre di Paperopoli rappresenta quella parte di umanità che tutti noi incarniamo. Per celebrare il suo novantesimo anniversario, abbiamo deciso di sfidarvi con un quiz dedicato al leggendario papero. Rispolverate i ricordi d’infanzia legati al personaggio nato dalla fantasia di Walt Disney e scoprite le curiosità e gli aneddoti che forse non conoscevate su questo mito della cultura pop.

Il nostro quiz su Paperino

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A Wow Spazio Fumetto la mostra su Lady Oscar

Author: Wired

Quest’anno, il 20 ottobre, Lady Oscar, uno dei cartoni animati giapponesi più importanti di sempre, una pietra miliare della cultura popolare nostrana, compie 45 anni. Un evento che verrà celebrato in più modi, a partire dall’uscita dell’edizione in Blu-ray (la prima parte è disponibile per l’acquisto dal 29 maggio grazie a Eagle Pictures) dell’anime con il superbo character design firmato da Shingō Araki e Michi Himeno.Di recente, il cartone è anche sbarcato su Prime Video. Tratta dal manga shojo della divina mangaka Riyoko Ikeda, la vita della Rosa di Versailles Oscar François de Jarjayes, fanciulla nobile cresciuta dal padre come un soldato e diventata comandante della guardia reale negli anni che precedono la Rivoluzione francese verrà anche celebrata da una mostra. Dal 25 maggio al 15 settembre (chiusura estiva dal 29 luglio al 30 agosto) si tiene presso WOW Spazio Fumetto l’esposizione a cura di Yamato Video, Enrico Ercole, Angelo Capozzi e Luca Bertuzzi, con la partecipazione del Lady Oscar Italian Fan, Ci sarà ancheun evento speciale domenica 26 maggio, a partire dalle 15:30: un’“imperdibile giornata a Corte!

Lady Oscar a Milano la mostra per i 45 anni dell'anime

Un’ampia selezione di rodovetri originali, gadget, edizioni rare, memorabilia, pannelli illustrativi, cel originali, bambole, riproduzioni di abiti storici e cosplay, e approfondimenti storici su Madamigella Oscar arricchisce la mostra celebrativa che ripercorre tappa per tappa la storia di Oscar, André, Maria Antonietta, Fersen e tutti gli altri indimenticabili e sfortunati personaggi del cult della Ikeda. Uno spazio sarà dedicato anche a Francesca Scanagatta, la Lady Oscar milanese nata nel 1776 che fece carriera nell’esercito austriaco fingendosi un ragazzo di nome Francesco. Sarà inoltre utilizzabile la webapp del museo per ampliare l’informazione a corredo della mostra, in collaborazione con Fabio Castagna (GlobalMedia): si attiva solo temporaneamente su smartphone o tablet personale, senza costi, e funziona geolocalizzata all’interno del museo. Tra gli ospiti della giornata speciale del 26 maggio esperti, figuranti in costume storico, cosplay e la madrina d’eccezione Clara Serina, indimenticata voce dei Cavalieri del Re che cantò l’iconica sigla.

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Velma non sta piacendo per niente ai fan di Scooby-Doo

Author: Wired

Velma – la nuova serie animata che fa da spin-off e prequel a Scooby-Doo, trasmessa dal servizio di streaming americano Hbo Max – vanta quel tipo di pedigree che di solito preannuncia un successo assicurato. Firmato dall’attrice, sceneggiatrice e produttrice Mindy Kaling (The Mindy Project), che doppia anche la protagonista eponima, lo show è la origin story di uno dei personaggi nerd più amati della cultura pop. Come Riverdale, anche Velma prende un caposaldo dell’intrattenimento per bambini e gli conferisce un tocco più adulto. Nonostante le premesse, però, la serie è diventata il bersaglio preferito delle critiche su internet.

Su Twitter molti utenti stanno criticando il tentativo di Velma di fare dell’umorismo tagliente sul tema delle cosiddette culture wars, le guerre culturali. Le parodie che stanno circolando sul social network si concentrano in particolare le trame della serie. Forbes invece ha fatto un resoconto delle invettive contro Velma – lo showrunner Charlie Grandy, “assiduo collaboratore di Kaling” e “il figlio di una ex star di Love Boat ”, sarebbe stato per esempio “accusato di nepotismo” –, pubblicando poi un altro articolo dal titolo eloquente: Perché tutti odiano Velma. Come al solito, la verità dietro alla vicenda è complicata. Nonostante le critiche al vetriolo, gli ascolti della serie sono buoni; secondo Hbo Max, l’episodio pilota di Velma è stato il più visto di sempre per una serie animata. Il problema è che lo show è continuamente messo a confronto con il franchise di Scooby-Doo nel suo complesso.

La protagonista, Velma appunto, è rappresentata come un giovane donna originaria dell’Asia meridionale e apertamente queer. Tuttavia, sarebbe riduttivo attribuire le critiche al razzismo e/o all’omofobia (che comunque hanno probabilmente un ruolo nella vicenda): in questo caso, il fenomeno ha radici più profonde. Le lamentele più frequenti nei confronti della serie non sembrano riguardare il fatto che il tema della diversità entri all’interno della Misteri e affini, il gruppo di investigatori di cui fa parte Velma: il problema sembra piuttosto il modo piatto e monocorde con cui viene affrontato l’argomento. Quando si parla della sessualità di Velma – una questione che da anni è oggetto di dibattito – qualsiasi approccio necessità della giusta profondità.

Per decenni, attraverso la miriade di serie, film e corti incentrati sui personaggi di Scooby-Doo, gli autori hanno lasciato intendere che Velma fosse omosessuale. Nelle sue prime versioni, era sicuramente rappresentata come lesbica; qualche anno fa James Gunn,  sceneggiatore di due film live-action di Scooby-Doo nei primi anni Duemila, ha dichiarato che Velma era “esplicitamente gay nella sua sceneggiatura del 2001. “Lo studio però ha continuato a rimaneggiare la storia, prima rendendo la sua sessualità ambigua, poi togliendo ogni riferimento e infine dando a Velma un fidanzato”. Durante il mese del Pride del 2020, Tony Cervone, produttore della serie animata del 2011 Scooby-Doo! Mystery Incorporated, ha pubblicato un post su Instagram per sottolineare che la sua Velma “non è bisex. È gay”.

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Bluey, che cos’è il cartone animato che spopola su TikTok

Author: Wired

Ho scoperto Bluey grazie alle clip di TikTok“, racconta Darby Rose, una diciannovenne inglese senza figli, la cui pagina Per te sul social network l’anno scorso è stata inondata da video tratti dal cartone animato. Ad attrarre Rose è stata la rappresentazione positiva della vita familiare dello show: “Come molti fan di Bluey, non ho avuto un’infanzia felice. Sono stata vittima di parecchio bullismo – spiega Rose –. Credo che quello che mi ha attirato di più di Bluey sia stato il legame emotivo con i personaggi e vedere come una famiglia dovrebbe amarsi e rispettarsi a vicenda“.

Rose si diverte a visitare il subreddit dedicato a Bluey per guardare le creazioni fatte dai fan (soprattutto le torte preparate dagli utenti). Su Redditi la 19enne sostiene gli altri fan della serie; “Mi piace fare in modo che le persone sappiano che non c’è niente di male a godersi una serie pensata per i bambini“.

Dal momento che parliamo di internet, la nuova tendenza però non va a genio a tutti. Su TikTok, per esempio, ci sono utenti che prendono in giro i fan adulti di Bluey sostenendo che sarebbero disposti a contendere con la forza dei peluche ai bambini, mentre altri temono che il fandom venga rovinato dagli adulti che realizzano contenuti ispirati alla serie non adatti ai bambini. “I fandom hanno la tendenza a portare le cose all’estremo, commenta Julia Sotto, una fan argentina di Bluey che ha 26 anni e di lavoro fa l’interprete e la presentatrice .

Lo so per esperienza diretta: ho fatto parte di fandom molto tossici“, aggiunge Sotto, secondo cui però i fan di Bluey possono e devono ignorare i malintenzionati: in questo modo è meno probabile che i loro contenuti raggiungano i bambini a cui potrebbero nuocere. 

Perché allora a Sotto – una donna adulta senza figli – piace tanto la serie? Come nel caso di Rose, anche la 26enne si è imbattuta per la prima volta in Bluey su TikTok, stupendosi per come il cartone animato l’ha fatta emozionare: “Dà un grande esempio di vita su cosa siano il bene e il male“, dice. In uno dei suoi episodi preferiti, Bluey fa amicizia in un campeggio con un cucciolo franco-canadese di nome Jean-Luc, che però non riesce a salutare prima di andarsene: “Bluey si rende conto di aver perso un amico. È un’esperienza dura, soprattutto per un bambino. Ma è reale. Tutti incontriamo persone con cui ci divertiamo e che poi dobbiamo lasciare andare“.