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Il primo teaser trailer di Hanno ucciso l’Uomo ragno, la serie sugli 883

Author: Wired

Le abbiamo cantate in discoteca e ai concerti, ora lo faremo davanti alla tv: le canzoni degli 883 sono infatti la colonna portante di Hanno ucciso l’Uomo Ragno, la serie originale Sky che racconta gli albori del successo del duo formato da Max Pezzali e Mauro Repetto. Le si sente dominare anche il teaser trailer rilasciato in queste ore, ed è subito karaoke con pezzi come Sei un mito e quelloo del titolo. Questa dramedy, prodotta da Matteo Rovere (Il primo re, Romulus) e Sydney Sibilia (Smetto quando voglio, Mixed by Erri) parte proprio dalla dimensione provinciale di Pavia, dove tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio dei Novanta i giovanissimi Max e Mauro coltivavano passione per la musica e sogni di gloria. A interpretarli Elia Nuzzolo e Matteo Oscar Giuggioli.

Come si vede nella clip di anticipazione, gli otto episodi seguiranno i due giovani mentre muovono i primi passi di un progetto che sarebbe diventato in pochi anni un vero e proprio fenomeno pop generazionale di portata nazionale. L’anticonformista Max, appassionato di fumetti e di tutto ciò che è americano, si lascia conquistare dalla scena punk e, trascurando la scuola, viene bocciato. Ma sarà proprio il nuovo compagno di banco, Mauro, a cambiare la vita di entrambi, i cui quali si legheranno indissolubilmente proprio grazie all’amore per la musica fino ad essere scoperti da Claudio Cecchetto. Ma il successo che ha travolto le loro vite rischia di travolgere anche la loro amicizia.

Hanno Ucciso L’Uomo Ragno – La leggendaria storia degli 883 è una serie scritta e diretta dallo stesso Sibilia, al suo esordio seriale, e scritta anche con Francesco Agostini, Chiara Laudani e Giorgio Nerone. Alla regia si aggiungono Francesco Ebbasta (Addio fottuti musi verdi, Generazione 56k) e Alice Filippi (Sul più bello, SIC). La serie farà il suo debutto in ottobre in esclusiva su Sky e in streaming solo su Now.

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Sei serie tv molto rilassanti

Author: Wired

Negli Stati Uniti Ferragosto è anche il National Relaxation Day, la giornata dedicata al fare le cose con calma e alle attività rilassanti. La tendenza recente del piccolo schermo di produrre e diffondere serie tv high-concept – basate cioè su concetti impegnativi – non aiuta a fare del mezzo televisivo un buon espediente per favorire una stato d’animo disteso.

E mentre alcuni possono trovare rasserenanti le avventure quotidiane della madre single Lorelei e della pacata figlia Rory, le due donne al centro di Gilmore Girls – Una mamma per amica, c’è chi trova la voce squillante della logorroica protagonista e l’atteggiamento nevrotico dei comprimari piuttosto snervanti. Un discorso analogo vale per i generi, dove per ogni persona che giudica irritanti le sitcom c’è n’è un’altra che stacca da tutto guardando horror. Ci sono, tuttavia, alcune serie tv che vengono considerati universalmente rilassanti e che ben si applicano a una visione improntata a trascorrere qualche ora senza impegno, senza pensare a niente e senza preoccupazioni.

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Succession è finita, ma i meme sulla serie avranno vita lunga

Author: Wired

Un’altra creatrice di meme ispirati a Succession, Anna Golez, rivela che esistono diversi filoni all’interno della comunità online, come quello dedicato alle “teorie assurde” che esplorano le motivazioni segrete dei protagonisti, verso il quale però Golez è scettica: “Nessuno di loro è così competente o astuto come vorrebbe essere, e penso che questo sia il punto centrale“.

Poi c’è la corrente dei fan che passano probabilmente troppo tempo su internet, persone “che scrivono saggi interi sui personaggi o creano video montaggi appassionati e sinceri“, aggiunge Golez, che su Twitter gestisce l’account satirico No Context Succession. “Tratto Succession come una tragedia, e vedo la serie come uno specchio deformante fatto per riflettere il nostro mondo a pezzi, distorto e poco serio, che viene gestito da figure a pezzi, distorte e poco serie“. A fronte di tutto questo, immaginare quale sia il punto di vista di Golez non è particolarmente difficile: “Credo che Succession vivrà a lungo nella mente delle persone, ben oltre il finale“.

Anche senza nuovi episodi, Krajewski prevede che Succession continuerà a essere tristemente attuale: “Come per i Simpson, a Succession viene affidato il compito di prevedere la realtà. Ma le sue non sono previsioni: Succession identifica il modo in cui le persone al potere cadono immancabilmente in piedi. Finché ci saranno dirigenti affamati di denaro, avidità e nepo babies, continueremo a vedere Succession sulle timeline“.

Questo articolo è comparso originariamente su Wired UK.

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Serie tv: i migliori personaggi del 2022

Author: Wired

Tra i personaggi memorabili delle serie tv recenti non ci sono eroi immacolati, né paladini della società, o caratteri inequivocabilmente positivi e nessuna figura che possiamo far rientrare nei ranghi del cittadino esemplare conforme al limitato decoro della maggioranza. Sono tutti outsider, tipi bizzarri, ribelli, pieni di idiosincrasie e “diversi” che si stagliano visibilmente dalla massa eppure sono stati in grado di sedurre il pubblico mainstream, ovvero quelli che nella realtà li disprezzano, ghettizzano o addirittura bullizzano quotidianamente. Con l’eccezione di uno, sono tutte figure inedite delle serie tv che hanno debuttato sulle piattaforme di streaming quest’anno in produzioni nuove o show “ritornanti”. Ecco chi sono, secondo noi, i personaggi migliori delle serie tv del 2022.

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The White Lotus condensa alla perfezione il nostro 2022

Author: Wired

Tu hai degli obiettivi?“, chiede lei.

Jack, ridendo,: “Che? Obiettivi?“.

“.

I tuoi quali sono?“.

Non lo so – dice Portia, prima di fare una pausa –. Essere soddisfatta. Non sarebbe male“.

Per me dobbiamo vivere giorno per giorno – ribatte lui –. Almeno io faccio così. Chissà se siamo ancora qui domani“.

Già – chiosa la ragazza –. Il mondo sta andando a puttane“.

In che senso?”, chiede Jack.

Sei serio?

Per me non è male, invece“.

Sta andando letteralmente tutto in pezzi“.

Il dialogo riflette una sensazione condivisa da almeno un altro personaggio della serie all’inizio della stagione, Harper. Le parole di Portia sembrano avere come riferimento più evidente il fatalismo imposta dal cambiamento climatico, ma potrebbero anche essere un accenno a una serie di altri eventi: i timori per l’erosione dei valori democratici; gli effetti mortiferi dei social media; la possibilità che quando arriverà la prossima pandemia l’umanità si farà trovare nuovamente impreparata. Almeno dal punto di vista emotivo, Portia ha ragione. Per gran parte del 2022 la sensazione è stata che tutto cadesse a pezzi. A questo punto, però, arriva il monologo di Jack.

Preferiresti vivere nel Medioevo? Quando la gente si faceva la guerra? Peggio dell’Isis o di qualunque altro terrorista. Cazzo, è un miracolo che sia rimasto qualcuno in Europa. Per tutto questo tempo non abbiamo fatto altro che massacrarci e perseguitarci. Voglio un’altra birra“.

Jack scende dalla panchina. In sottofondo inizia a risuonare una musica che infonde speranza: “Insomma, cazzo, siamo fortunati. Viviamo nel momento storico migliore che ci sia, sul pianeta migliore. Se non sei soddisfatta di vivere adesso, qui, non sarai mai soddisfatta“, spiega in piedi di fronte a Portia, cercando di persuaderla. Lei, un po’ a disagio, abbozza un sorriso: “Andiamo a bere?”, chiude lui, prima di prenderla per mano e uscire di scena.

Prima della fine dell’episodio (SPOILER da qui in avanti), scopriamo che Jack non è esattamente il tipo spensierato che dice di essere e, anzi, alla fine della stagione capiamo che probabilmente è stato complice di un tentato omicidio. È possibile che Mike White, il creatore della serie, abbia voluto prenderci in giro. Forse voleva far sì che gli spettatori che si erano bevuti il discorsetto motivazionale di Jack si sentissero un po’ scemi. È un’ipotesi assolutamente verosimile: un’opinione comune su White Lotus è che la serie sia avvincente proprio perché tutti i suoi personaggi sono terribili. Non c’è nessuno per cui fare il tifo, proprio come nel mondo reale. Ma in quel momento, su quella panchina, l’impressione è che White creda alle stronzate di Jack.