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La base cinese a Cuba che preoccupa gli Stati Uniti

Author: Wired

Quattro fonti ufficiali, benché anonime, del governo statunitense hanno detto a Cnn e Wall Street Journal che Cuba e Cina hanno stretto un accordo per consentire a Pechino di costruire una base di addestramento militare. Secondo i funzionari responsabili della soffiata, la nuova struttura potrebbe ospitare in un prossimo futuro truppe cinesi “permanenti” sull’isola e favorire lo spionaggio contro gli Stati Uniti. La base a Cuba si troverebbe a soli 60 chilometri dalla costa della Florida.

Scontata la smentita dell’Avana e Pechino, i portavoce del Pentagono e del Consiglio di sicurezza nazionale hanno definito la notizia “non accurata”, che non è proprio come negare. Secondo il sito Politico, i negoziati tra Cina e Cuba sulla struttura sono ancora in corso, anche se la Casa Bianca avrebbe già protestato segretamente con i governi cinese e cubano.

Le quattro fonti anonime sostengono la mossa della Cina sia una risposta al coinvolgimento dell’esercito statunitense a Taiwan. Taiwan dista circa 100 miglia dalla Cina, una distanza simile a quella tra la Florida e Cuba. Lo scoop sulla potenziale struttura militare arriva due settimane dopo che, l’8 giugno, il Wall Street Journal ha riferito che la Cina avrebbe raggiunto un accordo di massima con L’Avana per la creazione di una base dedicata alla sola raccolta di informazioni. Un funzionario dell’amministrazione Biden, parlando in forma anonima con l’Associated Press, ha confermato la notizia aggiungendo che la Cina sta usando Cuba per spiare gli Stati Uniti dal 2019.

Cuba “regalata” alla Cina

In questi ultimi anni, la Cina ha lavorato alacremente per coltivare i suoi legami con Cuba. Il presidente cubano Miguel Díaz-Canel Bermúdez ha visitato ufficialmente la Cina nel novembre 2022. Quando è stato rieletto ad aprile, ha ricevuto un messaggio di congratulazioni dal leader cinese Xi Jinping, che affermava che le loro relazioni bilaterali stavano “operando ad alto livello con nuovi e costanti progressi“.

L’Occidente e gli Stati Uniti in particolare non hanno fatto nulla per invertire questo scivolamento geopolitico: nel 2017 l’allora presidente statunitense Donald Trump ha inasprito la pressione di Washington su Cuba, imponendo nuove limitazioni ai viaggi e ai trasferimenti di denaro tra le due nazioni, aumentando nel contempo anche le sanzioni economiche. In quel modo il tycoon ha annullato lo storico riavvicinamento tra il governo dell’isola e gli Stati Uniti avvenuto nel corso del mandato di Barack Obama, riportando le lancette agli anni della Guerra Fredda, anche su pressione degli discendenti degli immigrati cubani in Florida, ferocemente anticomunisti. Il resto della comunità internazionale non ha fatto molto per evitare che ciò accadesse.

La missione di Blinken

I recenti sviluppi a Cuba si inseriscono in un contesto di relazioni tra Stati Uniti e Cina mai così difficili dagli anni Settanta. Tra i due Paesi si sono verificati diversi incidenti, dall’abbattimento di un pallone aerostatico di sorveglianza cinese da parte degli Stati Uniti a febbraio allo scontro sfiorato tra due aerei militari nel Mar cinese meridionale a maggio.

Author: Wired

Quattro fonti ufficiali, benché anonime, del governo statunitense hanno detto a Cnn e Wall Street Journal che Cuba e Cina hanno stretto un accordo per consentire a Pechino di costruire una base di addestramento militare. Secondo i funzionari responsabili della soffiata, la nuova struttura potrebbe ospitare in un prossimo futuro truppe cinesi “permanenti” sull’isola e favorire lo spionaggio contro gli Stati Uniti. La base a Cuba si troverebbe a soli 60 chilometri dalla costa della Florida.

Scontata la smentita dell’Avana e Pechino, i portavoce del Pentagono e del Consiglio di sicurezza nazionale hanno definito la notizia “non accurata”, che non è proprio come negare. Secondo il sito Politico, i negoziati tra Cina e Cuba sulla struttura sono ancora in corso, anche se la Casa Bianca avrebbe già protestato segretamente con i governi cinese e cubano.

Le quattro fonti anonime sostengono la mossa della Cina sia una risposta al coinvolgimento dell’esercito statunitense a Taiwan. Taiwan dista circa 100 miglia dalla Cina, una distanza simile a quella tra la Florida e Cuba. Lo scoop sulla potenziale struttura militare arriva due settimane dopo che, l’8 giugno, il Wall Street Journal ha riferito che la Cina avrebbe raggiunto un accordo di massima con L’Avana per la creazione di una base dedicata alla sola raccolta di informazioni. Un funzionario dell’amministrazione Biden, parlando in forma anonima con l’Associated Press, ha confermato la notizia aggiungendo che la Cina sta usando Cuba per spiare gli Stati Uniti dal 2019.

Cuba “regalata” alla Cina

In questi ultimi anni, la Cina ha lavorato alacremente per coltivare i suoi legami con Cuba. Il presidente cubano Miguel Díaz-Canel Bermúdez ha visitato ufficialmente la Cina nel novembre 2022. Quando è stato rieletto ad aprile, ha ricevuto un messaggio di congratulazioni dal leader cinese Xi Jinping, che affermava che le loro relazioni bilaterali stavano “operando ad alto livello con nuovi e costanti progressi“.

L’Occidente e gli Stati Uniti in particolare non hanno fatto nulla per invertire questo scivolamento geopolitico: nel 2017 l’allora presidente statunitense Donald Trump ha inasprito la pressione di Washington su Cuba, imponendo nuove limitazioni ai viaggi e ai trasferimenti di denaro tra le due nazioni, aumentando nel contempo anche le sanzioni economiche. In quel modo il tycoon ha annullato lo storico riavvicinamento tra il governo dell’isola e gli Stati Uniti avvenuto nel corso del mandato di Barack Obama, riportando le lancette agli anni della Guerra Fredda, anche su pressione degli discendenti degli immigrati cubani in Florida, ferocemente anticomunisti. Il resto della comunità internazionale non ha fatto molto per evitare che ciò accadesse.

La missione di Blinken

I recenti sviluppi a Cuba si inseriscono in un contesto di relazioni tra Stati Uniti e Cina mai così difficili dagli anni Settanta. Tra i due Paesi si sono verificati diversi incidenti, dall’abbattimento di un pallone aerostatico di sorveglianza cinese da parte degli Stati Uniti a febbraio allo scontro sfiorato tra due aerei militari nel Mar cinese meridionale a maggio.

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