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FRANCIA E GERMANIA, ZAVORRE D’EUROPA! – icebergfinanza

Author: Finanza.com Blog

Gilet gialli, violenti scontri a Parigi: ruspa sfonda la porta di un ministero - Corriere.it

Mentre la Francia è in fiamme, per l’ennesima volta e la Germania è completamente ferma, continuiamo ad occuparci dell’economia TARACOCCO’ di quel Biden che voleva cancellare l’intero debito studentesco…

pic.twitter.com/XU1xG9Gm13

— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) June 30, 2023

May personal income (blue) +0.4% m/m vs. +0.3% est. & +0.3% in prior month … personal spending (orange) +0.1% vs. +0.2% est. & +0.6% in prior month pic.twitter.com/gWFICheufr

— Liz Ann Sonders (@LizAnnSonders) June 30, 2023

Ma certo, hanno rivisto al rialzo significativamente il pil, grazie ai consumi, mentre ora rivedono significativaemnte al ribasso la spesa personale?

Ma davvero l’istituto luce americano pensa di prenderci per fessi quotidianamente?

I fessi sono in realtà quelli che credono a questo sistema di taroccamenti continui e sistematici, modellini, adeguamenti stagionali fantasiosi e via dicendo.

Il rapporto sul reddito e spesa personale della BEA, mostra un significativo indebolimento della spesa dei consumatore.

Hanno rivisto la spesa personale dallo 0,5% allo 0,2%.

Suggerisco ai troll di regime che circolano su questo blog, di ritirarsi in letargo, la veità figlia del tempo sta arrivando.

Ma davvero pensate che non coloro che stanno aggirando la Corte Suprema americana sul debito degli studenti, non siano capaci di fare qualunque altra cosa?

Anche se Biden sta provando ad aggirare la Corte Suprema…

Pelosi says Biden doesn’t have power to cancel student debt https://t.co/T8agIwBJY1

— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) July 3, 2023

Ma torniamo a noi e all’inflazione americana.

Fed-preferred inflation gauge shows lowest US inflation rate since April 2021. PCE deflator dropped to 3.8% YoY in May from 4.3% in Apr as expected. Core PCE deflator unexpectedly slowed to 4.6% YoY in May from 4.7% prior. pic.twitter.com/5iAtfKjWhp

— Holger Zschaepitz (@Schuldensuehner) June 30, 2023

L’indicatore di inflazione preferito dalla Fed mostra il tasso di inflazione statunitense più basso da aprile 2021. Il deflatore PCE è sceso al 3,8% su base annua a maggio dal 4,3% di aprile come previsto. Il deflatore PCE core è inaspettatamente rallentato al 4,6% su base annua a maggio dal 4,7% precedente.

Si, inaspettatamente anche l’indice core è rallentato.

Or you can take regular core and swap in private measures for new rents.

Annualized:

1 month: 2.9%
3 months: 3.4%
6 months: 3.8%
12 months: 3.7% pic.twitter.com/9meg9VNr6e

— Jason Furman (@jasonfurman) June 30, 2023

Non solo, anche in Europa, la dinamica è chiara.

Euro area #inflation at 5.5% in June 2023, down from 6.1% in May. Components: food, alcohol & tobacco +11.7%, other goods +5.5%, services +5.4%, energy -5.6% – flash estimate https://t.co/te10Odpafe pic.twitter.com/QLqvJsD3XT

— EU_Eurostat (@EU_Eurostat) June 30, 2023

La componente core è un salvagente che si sgonfierà velocemente.

Infatti, dopo l’illusione del giorno prima i rendimenti dei nostri titoli sono tornati velocemente indietro.

Non escludo che a tempo debito, quest’autunno, qualcuno provi a mettere in atto un altro colpo di Stato in stile 2011, per farci ingoiare il Mes o qualche Monti o Draghi di turno.

Ma di questo ne parleremo al momento opportuno, ora il problema vero in Europa è la Francia e la Germania.

Tornando all’Europa, probabilmente ci siamo sbagliati, il vero tallone d’Achille europeo è la Francia non la Germania.

Ma messe insieme le due economie più grandi d’Europa, fanno una mina vagante eccezionale per l’euro nei prossimi mesi.

Siete davvero così sicuri di non volere dollari nel vostro portafoglio?

“La semplice macroeconomia kaleckiana di Nanterre: PIL, consumi e Francia”, ovviamente su #Goofynomics:https://t.co/iIuoOWNDSM

con tanti saluti a Marco, Valerio, Numbeo, e i loro cuggini™️… pic.twitter.com/AyPCqTj8dn

— Alberto Bagnai (@AlbertoBagnai) July 1, 2023

Le due tabelle di questo lavoro BCE mettono la Francia in una situazione molto simile a quella dell’Italia 2011 (pne e partite correnti negative e perdita di competitività di prezzo).

Immaginate adesso una cura Monti per loro, con la situazione sociale che già hanno. https://t.co/24rUs6bvV1 pic.twitter.com/4L0bUn2Anw

— Francesco Lenzi (@francelenzi) June 30, 2023

Si la Francia che viene a darci lezioni, un cadavere ambulante a livello economico e sociale, comandata da un banchiere qualunque.

La differenze è che noi i banchieri li mandiamo via, i francesi invece, fessi sino al midollo se li tengono e se li votano.

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Vigilirete dove, ma guardate in casa che non siete neanche capaci di gestire una fragilissima pace sociale.

Il problema è che il nostro Paese è pieno di mercenari al servizio dell’Europa a partire dai media…

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La fogna mediatica che sta dietro questi giornali mercenari si occupa di MES, si cose se i cittadini di altri Paesi avessero tutto l’interesse o il tempo di occuparsi di cosa sia in realtà il MES.

Rassegnatevi, il MES per il momento è morto e sepolto.

Se vi venisse in mente di cambiare il voto che ha portato stabilità al nostro Paese, una sintesi semplice, semplice, per capire cosa sia in realtà questa immensa trappola.

⛔️⛔️⛔️RIEPILOGO MES ⛔️⛔️⛔️

10 motivi per cui NON dobbiamo ratificare la riforma del MES.

1) Ratificare la riforma significa APPROVARE SPECIFICAMENTE TUTTO IL TRATTATO, comprese le sue parti più assurde, fatte votare da Monti a un distratto Parlamento nell’estate del 2012

2) La…

— Claudio Borghi A. (@borghi_claudio) June 28, 2023

10 motivi per cui NON dobbiamo ratificare la riforma del MES.

1) Ratificare la riforma significa APPROVARE SPECIFICAMENTE TUTTO IL TRATTATO, comprese le sue parti più assurde, fatte votare da Monti a un distratto Parlamento nell’estate del 2012

2) La riforma del MES PEGGIORA uno strumento già famigerato perché figlio degli interventi di austerità contro la Grecia. I paesi UE vengono divisi fra “buoni” e “cattivi”. L’Italia è, guarda caso, fra i cattivi.

3) Il MES potrà intervenire nei salvataggi delle banche (nota bene, non dei risparmiatori perché PRIMA va fatto il bail-in) e non si può DECIDERE di non farlo. Se una grande banca tedesca o francese va in crisi il MES interviene e i soldi degli italiani verranno usati per pagare i suoi creditori.

4) Il nuovo trattato MES scrive chiaramente che in caso di intervento sarà possibile prevedere un taglio del valore dei titoli di Stato in mano ai risparmiatori.

5) Il nuovo trattato MES obbliga ad inserire nei titoli di Stato delle clausole (cosiddette CACS) che ne rendano più facile il taglio del valore.

6) Se il MES fosse operativo, in caso di crisi sui mercati, vedi ad esempio durante la pandemia, la BCE non interverrebbe più lasciando invece azionare il MES con tutte le conseguenze del caso.

7) Il MES diventerebbe una specie di “agenzia di rating” con il potere di decidere sulla sostenibilità o meno del debito. In pratica potrebbe CAUSARE una crisi dichiarando a suo piacimento che un debito è insostenibile.

8) I dirigenti del MES, a fronte di questi poteri enormi (il direttore potrebbe chiederci il versamento del capitale impegnato, oltre CENTODIECI MILIARDI ENTRO UNA SETTIMANA), sono ESENTI DA QUALSIASI GIURISDIZIONE (davvero, c’è scritto proprio così). Non gli si potrà far causa, non dovranno rendere conto a nessuno delle loro azioni, nessuna autorità può violare gli uffici del MES, i loro stipendi sono esentasse.

9) La soglia della maggioranza qualificata, 80%, usata per numerose situazioni, è calibrata in modo da lasciare fuori l’Italia (che “pesa” il 17% mentre Germania (27%) e Francia (21%) guarda caso hanno quote sufficienti per diritto di veto assoluto.

10) Non è vero che si può ratificare ma non usare il MES. Una volta attivate le modifiche esse diventano direttamente impegnative, vedi salvataggi banche, e se l’Italia perdesse l’accesso ai mercati non ci sarebbe nessuna scelta possibile se non farne uso.

In sostanza il MES è uno strumento di dominio e di sottomissione, non porta NESSUN VANTAGGIO per l’Italia, meno che mai nella nuova versione. Non va ratificato perché non è nell’interesse dell’Italia e la ratifica non è assolutamente un atto dovuto bensì un fondamentale passaggio nell’accettazione di un trattato.

Chiaro il messaggio o volete che l’Europa metta le mani sui vostri risparmi come stanno facendo le banche?

Sarà un’estate interessante, aspettando la verità figlia del tempo e… Jackson Hole!

Machiavelli diceva che per governare …bisogna far credere!

Nel fine settimana è tornato MACHIAVELLI con “RITORNO A JACKSON HOLE” per tutti coloro che sostengono o vorranno liberamente sostenere il nostro lavoro.

Abbiamo ricevuto molti attestati di stima per il nostro ultimo manoscritto, vi ringraziamo di cuore, le Vostre parole sono importanti!

Abbiamo bisogno del Vostro importante sostegno, abbiamo bisogno di Voi, non si resiste sul WEB, in mezzo a un mondo manipolato per 16 anni, se non si racconta la realtà, si cerca di trovare la verità.

Grazie di cuore per il Vostro sostegno!

L’informazione indipendente ha bisogno anche del Tuo prezioso sostegno!

I manoscritti da inizio anno sono stati una bussola perfetta dopo un periodo di crisi, ma come sempre la verità è figlia del tempo.

Ribadisco per l’ennesima volta che se ci sono problemi di ricezione, firewall, spam, comunicazione tra i diversi provider dovuti a invii multipli,  basta inviare una mail e il nostro STAFF  provvederà a risolvere il problema.

Grazie a chi vorrà contribuire liberamente al nostro viaggio!

SOSTIENI IL NOSTRO VIAGGIO!

Ricordo a tutti coloro che avessero bisogno, che ICEBERGFINANZA è anche consulenza a 360 gradi, in mezzo a questa tempesta perfetta.

Cliccando sul link qui sotto e mandando una mail a icebergfinanza@gmail.com è possibile avere una consulenza strategica sui possibili sviluppi macroeconomici e finanziari dei prossimi mesi, oltre a ricevere i nostri manoscritti. Buona giornata Andrea

Chiunque volesse sostenere il nostro viaggio riceverà in OMAGGIO le analisi di Machiavelli. Per contribuire al nostro viaggio basta cliccare SUL BANNER  a fianco dei post sul lato destro della pagina o andare alla sezione DONAZIONI…

SEMPLICEMENTE GRAZIE!

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Economia

Setup e Angoli di Gann: FTSE MIB INDEX 4 LUGLIO 2023 – Cicli e Gann

Author: Finanza.com Blog

FTSE MIB INDEX
Setup e Angoli di Gann

Setup Annuale:
ultimi: 2022 (range 20183 /28212 ) [ in attesa ]
prossimo 2023

Setup Mensile:
ultimo Giugno
(range ind. 26287/ 28312 , Fut 26225 / 28535 ) [ uscita rialzista ]
prossimi Agosto,Settembre,Ottobre, Dicembre

Setup Settimanale:
ultimi 26-30 Giugno ( range 26864 /28312 , Fut 26980 / 28535 ) [ uscita rialzista ]
prossimi 10-14 Luglio, 24-28 Luglio

Setup Giornaliero
ultimo : 3 Luglio ( range 28369 / 28550 , Fut 28415 / 28670 ) [ in attesa]
prossimi 4, 10 Luglio

FTSE MIB Ang. Annuali 2023 : 20190, 22000, 23540, 27520, 27780,31740
ALLSHAREAng. Annuali 2023 : 22020,23470, 24610, 28690,31750,32750

FTSEMIB Ang. Trim.Luglio-Settembre 21200, 23540, 27010,27260,28300,33280

FTSEMIB Ang. Mens. Luglio 25400,25870,29160, 29500 ,31490
ALLSHARE Ang. Mens. Luglio 25738, 27656, 30240,31220, 32660

FTSEMIB Ang. Settimanali 26670, 27190,29350,30320

FTSEMIB Ang. Giornalieri: 18180, 28356,28578,28762

ind giorn

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Economia Tecnologia

I colossi dell’intelligenza artificiale non sono pronti per l’Ai Act europeo

Author: Wired

La legge europea sull’intelligenza artificiale, l’Ai Act, è quasi pronta e rappresenta il primo tentativo di normare, nel modo più ampio possibile, lo sviluppo e l’utilizzo dei sistemi di intelligenza artificiale. Dalla trasparenza al grado di rischio che gli algoritmi di deep learning pongono a livello sociale (soprattutto in termini di sorveglianza), dal divieto di utilizzare alcune controverse tecnologie (come il riconoscimento emotivo) fino all’energia richiesta per l’addestramento e l’utilizzo di questi sistemi: per le società che si occupano di intelligenza artificiale, l’Ai Act rappresenta un test di fondamentale importanza.

Non solo per evitare di essere tagliati fuori da un mercato di fondamentale importanza come quello europeo, ma soprattutto perché – come già avvenuto con il Gdpr, il regolamento sulla privacy – la legge dell’Unione europea sull’intelligenza artificiale potrebbe diventare un esempio a cui guarderanno, a livello globale, tutti gli stati e le istituzioni intenzionate a regolamentare l’utilizzo di una tecnologia che sta ponendo sfide inedite.

Non è tutto: dando per scontato che, come già avvenuto sempre con il Gdpr, l’Unione europea deciderà di applicare rigidamente le sue norme, è probabile che i colossi dell’intelligenza artificiale dovranno uniformare i loro prodotti indipendentemente dal mercato di destinazione, per evitare di complicare enormemente il processo di sviluppo.

E allora, quanto sono pronti i vari OpenAI, Google, Hugging Face, Meta e non solo a rispettare le norme che stanno per essere definitivamente varate dall’Unione Europea (tenendo in considerazione che alcuni elementi potrebbero ancora cambiare nelle ultime fasi di discussione)?

La ricerca:

  1. Lo studio
  2. Dove stanno i big
  3. Come migliorare i provvedimento

Le pagelle degli studiosi di Stanford

Le pagelle degli studiosi di Stanford

Lo studio

I ricercatori di Stanford del neonato Center for Research on Foundation Models hanno provato a rispondere a questa domanda in un paper che indaga il loro livello attuale di adesione alle norme previste. Al momento, sembra che il grado di preparazione sia ancora scarso, anche se i risultati ottenuti dalle varie realtà del settore variano parecchio: “Abbiamo valutato quanto i principali fornitori di foundation models (il nome che alcuni attribuiscono ai nuovi strumenti di intelligenza artificiale generativa, come ChatGPT o MidJourney, ndr) rispettino attualmente i requisiti della bozza europea e abbiamo scoperto che in gran parte non lo fanno”, si legge nel paper.

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PIAZZA AFFARI: ALERT BREAKOUT! E se arrivano le conferme… – IntermarketAndMore

Author: Finanza.com Blog

Guest post: Trading Room #487. Finalmente arriva la rottura della resistenza chiave per il grafico FTSEMIB posta a quota 28000 punti. A livello di singoli temi, occhio al titolo IVECO,

Un benvenuto ancora all’amico Alberto Zanetti e alla sua rubrica “Trading Room” che ormai ci accompagna da anni e che è arrivato all’edizione numero 487 su questo blog. Il video analizza l’andamento del grafico FTSEMIB.
Ovviamente sia il sottoscritto, Danilo DT, e l’autore del video, Alberto, saranno ben lieti di leggere critiche e commenti su questo video che, speriamo, possa soddisfarvi.

Riproduzione riservata

STAY TUNED!

Danilo DT

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INSIDE SOLANA | EP.15 | DEFI PROTOCOLS RISE FROM THE ASHES

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Sezione Markets: Area Riservata
Analisi settimanali su fondi, azioni, bonds e digital assets
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