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Lenovo presenta Z5 Pro GT, smartphone top di gamma fino a 12 GB di RAM e 512 GB di storage

Author: IlSoftware.it

Lenovo ha appena presentato un interessante smartphone di fascia media, lo Z5s, e il “top di gamma” Z5 Pro GT, versione rinnovata e migliorata dello Z5 Pro presentato a novembre.
In termini di design i due nuovi smartphone dell’azienda che ha fatto proprio il marchio Motorola sono molto simili: il primo è equipaggiato con uno Snapdragon 710 mentre il secondo monta il recentissimo SoC Snapdragon 855: Qualcomm svela le principali caratteristiche tecniche del nuovo SoC Snapdragon 855.

Lo smartphone Lenovo Z5 Pro GT è quindi il primo dispositivo in assoluto a fregiarsi del nuovo processore ultra performante di casa Qualcomm.
Realizzato interamente in alluminio con il dorso in vetro, Z5 Pro GT vanta un rapporto screen-to-body pari al 95,06%.

Per fare spazio alla fotocamera frontale non è stato praticato un foro sul display: gli ingegneri Lenovo hanno invece optato per una slitta che spostata verso l’alto al bisogno fa comparire la fotocamera (due i sensori utilizzati: l’uno da 16 Megapixel, l’altro da 8 Megapixel, tutti e due con apertura f / 2.2).
Lo schermo, di tipo Super AMOLED, ha una diagonale di 6,39 pollici e supporta una risoluzione pari a 2340×1080 pixel.
Sul retro trovano posto due sensori, uno da 16 Megapixel e l’altro da 24 Megapixel, entrambi con apertura focale f / 2.4.Sul versante connettività, Z5 Pro GT supporto WiFi 802.11 ac, Bluetooth e NFC; dispone di una batteria da 3.350 mAh ricaricabile attraverso la porta USB Type-C.
Lo smartphone Lenovo Z5 Pro GT viene realizzato e commercializzato in tre versioni: 6 GB di RAM e 128 GB di storage; 8 GB di RAM e 256 GB di storage; 12 GB di RAM e 512 GB di memoria interna. Il primo, con i prezzi al cambio, costa 345 euro; il secondo 435 euro; il terzo 563 euro.

Lenovo Z5s, interessante terminale di fascia media

Accanto al nuovo Z5 Pro GT, Lenovo ha comunicato di aver rinnovato anche il precedente Z5.
Rispetto al “top di gamma”, come accennato in apertura, lo Z5s appena presentato conserva il design complessivo eccezion fatta per un notch minimale che porta il rapporto screen-to-body al 92,3%.

Lenovo Z5s propone uno schermo LTPS da 6,3 pollici (risoluzione 2340×1080 pixel) mentre “sotto la scocca” pulsa un processore Snapdragon 710, versione un po’ meno performante rispetto al modello 845.
Accanto ad esso 4 GB di RAM e 64 GB di memoria interno oppure 6 GB di RAM e 128 GB di storage.

La fotocamera posteriore si compone di tre sensori da 16, 8 e 5 Megapixel con apertura rispettivamente pari a f / 1.8, f / 2.4 e f / 2.4; la fotocamera frontale è da 16 Megapixel (f / 2.0).
Completano la dotazione hardware il supporto WiFi 802.11 ac, Bluetooth 5.0, batteria da 3.300 mAh con ricarica rapida via porta USB Type-C.

Il prezzo è in questo caso pari a 179 euro per la versione base; 205 euro per quella con 6 GB di RAM. I prezzi indicati sono al cambio, tasse escluse.

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Volkswagen ID., foto e video su strada del nuovo modello elettrico da meno di 25.000 €

Author: Le news di Hardware Upgrade

Quest’estate vi avevamo parlato dettagliatamente dell’attuale modello elettrico di punta di Volkswagen, ovvero la e-Golf, ora arrivano nuove informazioni, foto e anche un video su strada, del modello ID. pensato per il medesimo segmento ma caratterizzato da un’interessante autonomia in relazione ad un prezzo abbordabile.

Per il momento le foto diffuse in rete mostrano un modello camuffato, dalle linee e dimensioni molto simili a quelle della serie Golf. Jürgen Stackmann, responsabile vendite, marketing e assistenza post-vendita del marchio Volkswagen, ha ribadito che il veicolo arriverà in Europa alla fine del 2019, e vanterà un’autonomia fino a 550 km, e a livello di prezzo potrà giocarsela con quello di un’attuale Golf  Diesel, cioè circa 23.000 €.

Leggendo tra le righe, ed in base a quanto affermato anche da Christian Senger, responsabile produzione di Volkswagen per il settore elettrico, molto probabilmente, saranno effettivamente tre le versioni che saranno disponibili, a scalare per autonomia: 550 km, 450 km e 330 km; il prezzo di riferimento sopra indicato, per tanto, si potrebbe riferire alla versione con autonomia inferiore, ad ogni modo comunque interessante.

Volkswagen inoltre ha già fatto sapere che il modello in questione sarà prodotto in serie, con una capacità di 100.000 auto all’anno per il solo stabilimento di Zwickau, Germania, primo dei tanti ad essere aggiornato per soddisfare la produzione anche di vetture elettriche.

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Open Fiber, raggiunti i 400 Gbps sulla dorsale ZION: primo collegamento del genere in Italia

Author: IlSoftware.it

A settembre scorso avevamo presentato la rete di trasporto ottica di tipologia EON (Elastic Optical Network) realizzata da Open Fiber e battezzata ZION: Open Fiber presenta la sua dorsale Internet ZION: 200 Gbps per canale e oltre.
I clienti in fibra FTTH che attiveranno, nelle aree in cui Open Fiber fa investimenti in proprio così come nelle aree bianche (cluster C e D), un abbonamento a banda ultralarga rivolgendosi a uno dei partner dell’azienda compartecipata da Enel e Cassa Depositi e Prestiti, faranno viaggiare i loro dati proprio su questa dorsale.

Gli ingegneri di Open Fiber avevano già accennato alla possibilità di trasferire 400 Gbps per singolo canale ottico con un enorme balzo in avanti rispetto agli “standard” precedenti per il nostro Paese (non si superavano i 40-100 Gbps per canale).

Open Fiber, raggiunti i 400 Gbps sulla dorsale ZION: primo collegamento del genere in Italia

Adesso Open Fiber annuncia di aver realizzato – grazie alla rete ZION – il primo collegamento ottico di lunga distanza a 400 Gbps in Italia, tra Firenze e Bologna, usando una singola portante ottica su infrastruttura attiva.

Open Fiber si prepara all’approdo sul mercato di servizi broadband a velocità sempre più elevata e minore latenza trasmissiva e a gestire la forte crescita del consumo di traffico dati puntando proprio sulle soluzioni tecnologiche più avanzate per la propria infrastruttura in fibra ottica.Stefano Paggi, CTO Network & Operations C&D Open Fiber ha commentato: “abbiamo stabilito un nuovo primato – l’introduzione della tecnologia a 400 Gbps su una rete in esercizio in Italia -. Insieme a noi solo pochi operatori TLC al mondo hanno raggiunto questo traguardo. Il 400 Gigabit permetterà di ampliare la nostra offerta sul mercato wholesale, sfruttare a pieno l’elevata capacità di trasmissione della fibra e corrispondere quindi alle esigenze di traffico e prestazioni per servizi innovativi dei prossimi anni quali, ad esempio, video HD ed UltraHD, gaming on-line, realtà virtuale e aumentata, guida autonoma e applicazioni cloud“.

I responsabili di Open Fiber usano sempre l’espressione “a prova di futuro” per descrivere la rete che l’azienda ha creato sul territorio nazionale. Una rete insomma che ha grandi margini di sviluppo e miglioramento nonché pronta per gestire il trasporto del traffico delle future reti 5G.
Dal punto di vista dell’utente finale, se oggi è possibile fornire fino a 1 Gbps simmetrico (quindi anche in upstream) su rete Open Fiber, in futuro si potrà arrivare a 2,5 Gbps e oltre aggiornando semplicemente la componentistica di rete lasciando inalterato l’accesso fisico.

Già oggi Open Fiber fa esplicito riferimento alle seguenti evoluzioni (Rete in fibra ottica Open Fiber sempre più estesa grazie all’accordo con Retelit. Novità anche per gli utenti:
– XG-PON (10 Gbps in downstream/2,5 Gbps in upstream)
– XGS-PON (10 Gbps in downstream/10 Gbps in upstream)
– NG-PON2 (minimo 4×10 Gbps in downstream/2,5 Gbps in upstream)
I tradizionali cavi in rame sono soggetti a interferenze elettromagnetiche, cattivo isolamento e manifestano performance altalenanti nel corso del tempo. La fibra è un dielettrico perfetto che non è soggetto a tali problematiche e le prestazioni non sono influenzate dalla distanza del modem router del cliente, per esempio, dalla centrale o dall’armadio stradale.

Allo stato attuale Open Fiber ha avviato la commercializzazione del servizio FTTH (tramite gli operatori di telecomunicazioni partner) in decine di città: l’elenco aggiornato è disponibile nell’articolo La fibra Open Fiber 1 Gbps arriva in altre città d’Italia: l’elenco completo.
Tra di esse manca all’appello Roma perché la situazione della Capitale è molto più complessa da gestire: i lavori comunque sono finalmente iniziati anche nella “città eterna”.

La programmazione prevede che entro il 2023 l’intero progetto di copertura di 19 milioni di unità immobiliari italiane divise in due blocchi (271 città di grandi e medie dimensioni) e di altre 9 milioni di unità immobiliari dislocate nelle aree bianche del Paese giunga a conclusione.
Per giungere all’ambizioso traguardo, Open Fiber sta passando i cavi in fibra ottica cercando, ove possibile, di riutilizzare le infrastrutture già esistenti: cavi elettrici, illuminazione pubblica e acquedotti: un approccio, questo, che permette di minimizzare gli scavi (e quindi i disagi per i cittadini) e, allo stesso tempo, ridurre anche i costi.

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Apple in tribunale per la notch dei nuovi iPhone: 'In alcune immagini pubblicitarie non si vede'

Author: Le news di Hardware Upgrade

Uno degli elementi più distintivi dei nuovi iPhone XS, XS Max e XR è quella che viene chiamata la “notch”. Si tratta, per chi non lo sapesse, di una piccola tacca che interrompe lo schermo nella parte superiore, necessaria per contenere la fotocamera frontale, la piccola capsula per le chiamate, e tutti i sensori a orientamento frontale fra cui quelli per Face ID. È l’unica parte della superficie frontale, ad eccezione delle esili cornici, a non essere occupata dal display OLED.

Tuttavia in molti avranno notato che in alcune delle immagini promozionali diffuse da Apple sui più moderni dispositivi la notch non viene mostrata a dovere e viene in qualche modo nascosta dal nero dello sfondo impiegato. Un motivo che ha scatenato le perplessità di una cliente della Mela, a tal punto da spingerla a portare la multinazionale in tribunale. In una causa depositata lo scorso venerdì nel Northern District della California Courtney Davis ha accusato Apple, per mezzo dei suoi avvocati, di aver sviluppato appositamente materiali pubblicitari atti a nascondere la notch, portando la cliente a credere che i terminali di quest’anno non avessero la fatidica tacca.

Nella denuncia si legge che “immagini che nascondono i pixel mancanti sugli schermi dei prodotti sono proposte con evidenza sul sito web dell’accusato, così come nelle pubblicità dei negozi che vendono i prodotti”. Il testo continua sottolineando che “a queste immagini ha fatto affidamento la cliente, che ha ritenuto che i nuovi iPhone XS e XS Max non avessero una notch sulla parte superiore del dispositivo”. Ci sono altri dettagli interessanti nella denuncia, come il fatto che Apple non dovrebbe contare i pixel assenti lungo gli angoli curvi, visto che di fatto non sono presenti lungo il display e non possono essere visionati dal fruitore dei contenuti.

La querelante sta cercando di ottenere lo status di class-action, oltre che un risarcimento dei “danni” da parte di Apple. Potrebbero comunque volerci anni perché si avverino sviluppi consistenti sulla materia, visti i tempi tipici delle class-action negli Stati Uniti. E, soprattutto, potrebbe accadere che il caso non arrivi nemmeno nelle aule di un tribunale. Tuttavia la denuncia di Davis è importante perché è la prima volta che le immagini promozionali di un iPhone vengono trattate all’interno di un processo legale, con il furbo wallpaper che era stato comunque notato ancor prima della presentazione all’interno di alcuni rumor trapelati sui nuovi melafonini.

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Presa elettrica smart WiFi gestibile a distanza o tramite comandi vocali a soli 12 euro circa

Author: IlSoftware.it

Su eBay, per un periodo di tempo limitato e fino ad esaurimento scorte, viene proposta in offerta speciale la presa elettrica intelligente WiFi compatibile con Google Home e Alexa a soli 12,29 euro.

La principale prerogativa di questa presa elettrica smart è la possibilità di essere gestita in modalità remota utilizzando un’apposita app per i dispositivi Android e iOS oltre che mediante comandi vocali (si integra perfettamente con gli assistenti digitali Google Home e Alexa).

La presa può essere quindi pilotata a distanza per accendere e spegnere elettrodomestici e dispositivi elettronici, consta di un LED con luce RGBW che cinge tutto il corpo dell’adattatore. Il colore può essere anch’esso personalizzato tramite app.
Questa presa smart WiFi non necessita di alcun hub: è infatti pronta per l’uso e si collega direttamente al router wireless. È gestibile anche con IFTTT così da programmarne il comportamento in seguito al verificarsi di determinati eventi e consta di una pratica presa USB (5V 2A) su un lato, per collegare eventuali dispositivi mobili da ricaricare.

Economica ma allo stesso tempo versatile e affidabile, la presa elettrica intelligente WiFi a soli 12,29 euro può essere ordinata su eBay al prezzo più basso.