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Fasto sbarca in Italia, permettendo a tutti di diventare moto-tassisti

Author: Tom’s Hardware

Fasto, il nuovo servizio di trasporto che sta facendo discutere da qualche giorno a questa parte, è finalmente arrivato in Italia, precisamente a Milano e Napoli, con dei piani di espansione già pronti per conquistare la bella Firenze.

Quest’app innovativa permette di chiamare un taxi su due ruote, ovvero uno scooter, tramite un’applicazione disponibile sia per Android che per iOS. In questo modo, i clienti possono raggiungere la loro destinazione velocemente e a costi inferiori rispetto ai taxi tradizionali.

L’app per i clienti offre la possibilità di visualizzare il percorso, prenotare in tempo reale, o per un’ora specifica, vedere i prezzi in anticipo dei vari moto-tassisti e pagare direttamente dalla piattaforma, oltre a monitorare gli spostamenti in tempo reale. Gli utenti possono scegliere tra uno scooter classico o una versione elettrica, denominata Fasto Eco.

Dall’altro lato, l’app per i driver offre una grande opportunità per chi possiede uno scooter e desidera guadagnare offrendo un servizio di trasporto. Per diventare un moto-tassista di Fasto, i requisiti includono: un veicolo registrato e assicurato, una patente di guida, l’applicazione installata su un dispositivo mobile e un certificato KA, ottenibile attraverso la Motorizzazione Civile previa verifica dei requisiti psicofisici e il superamento di un esame teorico. Fasto richiede, ovviamente, che i suoi driver siano maggiorenni.

Immagine id 21742

Una volta che i driver hanno completato la registrazione su Fasto, e ottenuto la verifica dei documenti, sono liberi di iniziare a lavorare seguendo orari flessibili. Il sistema di pagamenti è gestito direttamente dall’app, che garantisce regolarità e trasparenza nelle transazioni, con trasferimenti fino a tre volte alla settimana.

Il successo di Fasto si sta già consolidando in diverse nazioni, e l’arrivo del servizio in Italia ha sollevato parecchia curiosità, oltre ovviamente alle solite critiche da parte dei tassisti tradizionali.

Questi ultimi, difatti, sono preoccupati per le implicazioni su un settore già molto competitivo. La presenza di Fasto nelle città italiane è stata supportata da una campagna promozionale parecchio aggressiva, la quale includeva una campagna social capillare per presentare il lancio del servizio a Milano e a Napoli.

Nonostante alcune difficoltà tecniche nel sito ufficiale, con le sezioni relative alle città attive e alla newsroom che necessitano di miglioramenti, l’interfaccia utente delle due app, e la documentazione, sono già disponibili in italiano, facilitando l’accesso e l’utilizzo da parte degli utenti nostrani.

Con una modalità di trasporto conveniente e flessibile, Fasto rappresenta un’avanguardia nel panorama dei servizi di trasporto urbano. Resta da vedere come il mercato italiano risponderà a lungo termine a questa innovazione e quali saranno le prossime mosse della compagnia per consolidarsi e espandersi ulteriormente nel nostro paese.

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OpenVINO: come installare i plugin per GIMP e creare immagini con l’IA | IlSoftware.it

Author: IlSoftware

OpenVINO: come installare i plugin per GIMP e creare immagini con l'IA

Il numero di processori dotati di una NPU (Neural Processing Unit) è ancora oggi piuttosto limitato. La tendenza, tuttavia, è quella di portare le unità di elaborazione neurale su un ventaglio sempre più ampio di chip, in modo tale da sostenere le elaborazioni delle applicazioni di intelligenza artificiale. OpenVINO è un toolkit di computer vision e deep learning sviluppato da Intel che risulta compatibile con i chip Core Ultra.

L’enologia non c’entra nulla: VINO è acronimo di Visual Inference & Neural Network Optimization, a sottolineare che si ha a che fare con una libreria, flessibile e versatile, contenente una raccolta di modelli pre-addestrati per svolgere varie attività come il rilevamento di oggetti, il riconoscimento facciale, la classificazione di immagini e altro ancora. L’Inference Engine è il componente principale di OpenVINO, che consente di eseguire i modelli ottimizzati sull’hardware target in modo veloce ed efficiente.

Alcune applicazioni tipiche includono la visione artificiale per la sicurezza e la sorveglianza, il riconoscimento facciale e di oggetti, l’analisi video in tempo reale, robotica e automazione industriale, i sistemi di assistenza alla guida per veicoli, le applicazioni di realtà aumentata e virtuale. Gli autori del noto software Audacity hanno usato OpenVINO per introdurre effetti basati sull’IA mentre Qualcomm stessa si è servita del toolkit Intel per paragonare il funzionamento dei SoC Snapdragon X Elite con quello dei Core Ultra.

Come installare i plugin OpenVINO per GIMP e usarli per generare immagini con l’intelligenza artificiale

Gli OpenVINO AI Plugins for GIMP, disponibili gratuitamente per il download su GitHub, abilitano la generazione di immagini utilizzando l’IA di Stable Diffusion.

Ciò che rende “unico” lo strumento di Intel, è che i plugin per GIMP – noto software libero multipiattaforma per l’elaborazione digitale delle immagini – sfruttano la NPU, un’unità specializzata presente nei chip di più recente generazione. Tra i requisiti vi sono un PC dotato di processore Intel Core Ultra e 16 GB di memoria RAM. I plugin OpenVINO per GIMP, tuttavia, possono essere utilizzati sia su sistemi Windows che Linux.

Supponendo di installare i plugin OpenVINO su una macchina Windows, Intel suggerisce il caricamento di Python 3.9.x o 3.10.x, procedendo al download dal sito ufficiale. Inoltre, è necessario scaricare e installare Git oltre ai file di runtime di Microsoft Visual C++.

Intel invita inoltre all’installazione di GIMP 2.99.14 come base per il funzionamento dei plugin OpenVINO.

Installazione GIMP con OpenVINO

Come aggiungere i plugin OpenVINO nella cartella di GIMP

Dopo aver installato tutto il necessario, si può premere la combinazione di tasti Windows+R quindi scrivere cmd per aprire il prompt dei comandi. Utilizzando le istruzioni che seguono, si può passare creare una sottocartella chiamata GIMP nella cartella pubblica del sistema quindi effettuare la clonazione del repository OpenVINO:

cd C:UsersPublic
md GIMP
cd GIMP
git clone https://github.com/intel/openvino-ai-plugins-gimp.git
openvino-ai-plugins-gimpinstall.bat

L’ultimo comando, una volta terminata la procedura di clonazione, provvede ad avviare l’installazione dei plugin OpenVINO per GIMP. Alla comparsa della domanda Do you want to continue setting up the models for all the plugin now?, si deve semplicemente digitare Y e premere il tasto Invio.

OpenVINO plugins per GIMP IA

Il quesito successivo è Do you want to download openvino stable-diffusion-1.4 model. Anche in questo caso, basta rispondere affermativamente per proseguire.

Download modello Stable Diffusion OpenVINO

Il passaggio seguente consiste nella scelta del modello da installare. Si può ad esempio optare per il primo, SD-1.5 Square (512×512), e lasciare che la procedura si concluda. Per scaricare tutti i modelli, è possibile scrivere 12 e premere Invio. Ovviamente, a seconda della connessione in uso, il download di tutti i modelli potrebbe impegnare molto più tempo.

Scelta modello IA GIMP

A download concluso, si può premere 0 per uscire dalla procedura quindi digitare exit o chiudere la finestra del prompt dei comandi di Windows.

Configurazione di GIMP per l’utilizzo di OpenVINO

È giunto il momento di avviare GIMP quindi fare clic sul menu Edit, Preferences. Nella colonna di sinistra, si deve scorrere le voci presenti fino a individuare Folders quindi cliccare su Plug-ins.

Con un clic sull’icona “+” posta sulla sinistra, si deve specificare la cartella C:UsersPublicGIMPgimpenv3libsite-packagesgimpopenvinoplugins. Si tratta della cartella indicata in prima battuta, in precedenza, all’avvio del file batch install.bat.

Cartella Plugin GIMP

Dopo aver fatto clic sul pulsante OK, è indispensabile chiudere e riavviare GIMP.

Come creare immagini con l’IA, OpenVINO e GIMP

Utilizzando il menu File, Nuovo, si possono indicare le dimensioni dell’immagine che si desidera ottenere. Dal menu Livello, si devono quindi selezionare le voci OpenVINO-AI-Plugins e Stable diffusion.

Livelli plugin OpenVINO GIMP

Come operazione successiva, basta indicare il modello che si intende utilizzare. Dal menu Impostazioni avanzate, si deve scegliere Best Power Efficiency o Balanced dal menu a tendina Power mode, in modo da usare la NPU per le attività di inferenza.

OpenVINO Power Mode NPU

Da ultimo, si deve cliccare su Load Models e attendere che la procedura sia portata a conclusione.

Inserendo una richiesta nel campo Enter text to generate image, si può specificare i dettagli relativi all’immagine da generare. Si possono anche personalizzare le impostazioni accessorie: ad esempio, in corrispondenza di Negative Prompt, si possono specificare le caratteristiche dell’immagine che non si vogliono ottenere.

Durante la fase di generazione dell’immagine, chi utilizza una versione aggiornata di Windows 11, può accedere al Task Manager (CTRL+MAIUSC+ESC) per verificare il carico di lavoro al quale è sottoposta la NPU.

Per maggiori informazioni, è possibile fare riferimento alla pagina GitHub del progetto OpenVINO AI Plugins for GIMP.

Credit immagine in apertura: iStock.com – Supatman

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MSI, alimentatori con certificazione PPLP ATX 3.0. Di cosa si tratta?

Author: Hardware Upgrade

MSI ha annunciato che gli alimentatori MAG A100GL PCIe5 e MAG A850GL PCIe5 sono tra i primi al mondo a ricevere la nuova certificazione PPLP ATX 3.0. La domanda sorge spontanea: di cosa si tratta?

Per anni abbiamo fatto affidamento a 80 PLUS, poi è arrivata Cybenetics e ora ecco PPLP. Dietro a questa nuova certificazione c’è PPLP Lab, descritto in rete come un nuovo centro, stavolta situato in Cina, che testa l’efficienza energetica degli alimentatori. PPLP è l’acronimo di “PSU Performance Level Plan” e, analogamente ad altre certificazioni, PPLP offre una gamma di valutazioni che vanno da Bronze a Super Ti.

“Grazie al team dedicato di PPLP, che vanta un’esperienza decennale nel test di hardware per PC, supportato da apparecchiature affidabili e sofisticate, è garantita una misurazione precisa. Tutti i test sulle prestazioni sono condotti con strumentazione completa Chroma”, spiega MSI.

PPLP non solo dà la priorità all’efficienza energetica, ma enfatizza anche le prestazioni degli alimentatori. “In questo modo”, aggiunge la casa taiwanese, “si riesce a bilanciare efficacemente la richiesta di efficienza e di prestazioni degli alimentatori da parte dei consumatori”.

“La nostra collaborazione con PPLP Lab ci ha offerto opportunità eccezionali. Forniscono una valutazione dei componenti hardware di alta qualità e offrono programmi di test professionali nel settore dell’alimentazione. Sfruttando i risultati dei loro test, MSI è stata in grado di sviluppare alimentatori più stabili e di qualità superiore. PPLP è per noi un partner di rispetto e i loro report forniscono informazioni e un’assistenza preziose per la progettazione dei nostri prodotti”, ha dichiarato James Yeh, vicepresidente della Ricerca e Sviluppo.

Oltre alla certificazione PPLP Gold, sia il MAG A1000GL PCIE5 che il MAG A850GL PCIE5 hanno ottenuto anche le certificazioni 80 PLUS Gold e Cybenetics Gold.

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Motorola Moto G13 IMPERDIBILE a SOLI 84€! Oggi scontato del 56%

Author: Tom’s Hardware

Non perdete l’occasione di acquistare un ottimo smartphone a meno di 100€: il Motorola Moto G13 oggi è disponibile su Amazon a soli 84,00€, con uno sconto del 56% rispetto al prezzo originale di 189,90€! Questo dispositivo vanta una tripla fotocamera da 50MP, una batteria da 5000mAh e un display 6.53″ 90Hz, il tutto racchiuso in un design ultra-sottile con cover inclusa. Affrettatevi ad approfittare di questa offerta imperdibile!

Motorola Moto G13, chi dovrebbe acquistarlo?

Il Motorola Moto G13 è il dispositivo ideale per gli amanti della fotografia mobile e per chi desidera rimanere connesso senza rinunciare a prestazioni più che discrete per tutto il giorno. Grazie alla sua tripla fotocamera da 50MP, è perfetto per coloro che non vogliono perdere la possibilità di immortalare ogni momento importante. L’espansione della memoria fino a 512 GB via microSD rappresenta un’opportunità ideale per gli utenti che conservano grandi quantità di foto, video e app senza compromettere le prestazioni.

Immagine di Motorola Moto G13 IMPERDIBILE a SOLI 84€! Oggi scontato del 56%

Con una batteria da 5000mAh che garantisce fino a due giorni di autonomia e la ricarica rapida TurboPower, è adatto a chi ha uno stile di vita dinamico e non vuole essere limitato da ricariche frequenti. Il suo display da 6.53″ a 90Hz e gli stereo speakers Dolby Atmos offrono un’esperienza d’uso immersiva, perfetta per chi ama vedere contenuti multimediali con buona qualità audiovisiva. Il design ultra-sottile e la cover inclusa lo rendono inoltre un dispositivo elegante e comodo da portare sempre con sé. Per chi cerca funzionalità avanzate ad un prezzo conveniente, il Motorola Moto G13 è una scelta che va oltre le aspettative.

Iscriviti ad Amazon Prime, spedizioni gratis, serie TV e 30 giorni di uso gratuito per i nuovi utenti!

L’offerta del Motorola Moto G13, con cover inclusa, si presenta come una scelta eccellente per coloro che cercano un buono smartphone senza spendere una fortuna. La possibilità di espandere la memoria fino a 512 GB e la lunga durata della batteria lo rendono un prodotto di grande valore, soprattutto ora che è disponibile a soli 84,00€ anziché 189,90€. Vi consigliamo l’acquisto del Motorola Moto G13 per un’esperienza d’uso quotidiana più che soddisfacente.


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C’è un problema serio con DisplayPort 2.1 e i cavi UHBR

Author: IlSoftware

C'è un problema serio con DisplayPort 2.1 e i cavi UHBR

Lo standard di connessione per i display di nuova generazione si chiama DisplayPort 2.1: promettendo prestazioni senza precedenti, con una larghezza di banda massima di 80 Gbps (UHBR20), si tratta dell’unico standard consumer in grado di supportare monitor 4K a 240 Hz senza compressione dei dati (Display Stream Compression, DSC). Tuttavia, nonostante le enormi potenzialità, l’adozione di DisplayPort 2.1 sta incontrando diversi ostacoli, a vari livelli.

DisplayPort 2.1 e il problema della lunghezza dei cavi

Una delle principali criticità di DisplayPort 2.1 riguarda la lunghezza massima dei cavi certificati DP80 (UHBR20). Secondo il database VESA, la lunghezza massima attualmente consentita per questi cavi è di soli 1,2 metri, con molti cavi che arrivano a 1 metro o addirittura non superano gli 80 centimetri.

Queste lunghezze sono estremamente limitate per la maggior parte delle configurazioni desktop. In questi casi, infatti, il PC è di solito posizionato a terra mentre il monitor si trova sulla scrivania: sono richiesti cavi lunghi almeno 2 metri.

Un’ulteriore complicazione deriva dalla frammentazione delle specifiche all’interno dello standard DisplayPort 2.1. Infatti, oltre a UHBR20 (DP80) – che offre la larghezza di banda massima di 80 Gbps – esistono anche le specifiche UHBR13.5 (DP54) a 54 Gbps e UHBR10 (DP40) a 40 Gbps. Tutte sono raggruppate sotto l’ombrello DisplayPort 2.1, portando a una grande variabilità nelle prestazioni effettive. Ad esacerbare la situazione, il fatto che non esistano ancora cavi certificati DP54.

L’adozione lenta nelle schede video e nei monitor

L’adozione di DisplayPort 2.1 (in un altro articolo parliamo delle differenze tra le versioni di DisplayPort) da parte dei produttori è al momento andata piuttosto al rallentatore. Nel mondo delle GPU, soltanto le schede AMD RDNA 3 RX7000 supportano DP54, mentre le schede professionali W7900 aggiungono una singola porta DP80.

L’offerta Intel Arc Alchemist è limitata a DP40, mentre NVIDIA ha deciso di non implementare DP2.1 sulle sue GPU Ada Lovelace RTX 40. Sul fronte dei monitor, l’unico display attualmente disponibile, capace di garantire pieno supporto DP80 è il Gigabyte Aorus FO32U2P, un nuovo OLED 4K a 240 Hz appena lanciato sul mercato.

Per aggirare le restrizioni in termini larghezza di banda, molti produttori si stanno affidando alla compressione dei dati. Sebbene DSC permetta di raggiungere risoluzioni e frequenze di aggiornamento elevate, comporta una perdita di qualità dell’immagine e alcune limitazioni, come la disabilitazione del supporto DSR sulle GPU NVIDIA.

DSR (Dynamic Super Resolution) è una tecnologia sviluppata da NVIDIA che consente di eseguire il rendering a risoluzioni più elevate. La tecnica, simile all’supersampling, permette di ottenere immagini più nitide e dettagliate, riducendo gli artefatti.

Le prospettive future per migliorare l’implementazione di DisplayPort 2.1

VESA e i produttori di cavi stanno lavorando per aumentare la lunghezza massima dei cavi DP80 oltre gli attuali 0,8-1,2 metri, anche attraverso l’utilizzo di cavi attivi anziché passivi in rame. Questa soluzione potrebbe però comportare un aumento dei costi.

Nel frattempo, per DP40 c’è disponibilità di cavi certificati fino a 3 metri, mentre DP54 dovrebbe consentire lunghezze di 2 metri, offrendo un compromesso accettabile.

Mentre le risoluzioni e le frequenze di aggiornamento dei display continuano a crescere, gli standard precedenti come DisplayPort 1.4a non saranno più in grado di gestire le nuove tecnologie senza ricorrere alla compressione dei dati. L’adozione di DisplayPort 2.1 sarà quindi fondamentale per sfruttare appieno le potenzialità dei futuri monitor di fascia alta.

Credit immagine in apertura: iStock.com – Nataliia Yankovets