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I contenuti degli utenti verificati avranno una posizione di rilievo su Instagram

Author: Wired

Instagram strizza un occhio a Twitter prendendo a modello una delle funzionalità che regala agli utenti con il profilo verificato una posizione di rilievo nella piattaforma. Secondo quanto riportato da Alessandro Paluzzi, ingegnere noto per anticipare le novità in arrivo sui social media – e non solo -, Instagram sta testando un nuovo Feed riservato agli utenti “Meta Verified” sulle sue app iOS e Android. Un’opzione che, a quanto pare, si fa ad aggiungere alle due modalità di visualizzazione cronologica dei post “Seguiti” e “Preferiti”, che la piattaforma ha introdotto lo scorso anno.

Twitter content

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Una novità che, se fosse vera, potrebbe cambiare Instagram nel profondo. Anche se il social ha chiaramente dichiarato che al momento non sta affatto testando una funzionalità simile. Eppure, Paluzzi ha affermato che l’opzione del Feed riservato agli utenti dal profilo verificato è stata già inserita nel codice dell’app per Android (v296.0.0.0.16) rilasciata il 4 agosto e nell’app per iOS (v295.0) rilasciata proprio ieri. Questo significa che potrebbe trattarsi di una funzionalità in fase di sviluppo, seppur ancora lontana dall’essere testata. D’altronde, l’idea di avere su Instagram la possibilità di visualizzare esclusivamente i contenuti pubblicati da creator verificati non sarebbe poi così insolita.

Anzi, la possibilità di aggiungere un Feed pressoché esclusivo ai vantaggi già offerti da Meta Verified – come l’accesso diretto all’assistenza clienti, sticker unici e l’ambita spunta blu – la piattaforma offrirebbe ai creator una nuova occasione per incrementare la propria visibilità. D’altronde, Twitter ha già lanciato una funzionalità simile, al fine di convincere gli utenti a sottoscrivere un abbonamento a Twitter Blue, o X Premium che dir si voglia. Non c’è da stupirsi, quindi, che Instagram possa aver preso ispirazione ancora una volta da uno dei suoi competitor. In fondo, come tutti sappiamo, l’idea di base di Meta Verified è mutuata proprio da Twitter, come molte delle altre funzionalità del social sono state riprese da Snapchat o TikTok.

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Tecnologia

Lo strano e inquietante caso della “non morte” della rapper Lil Tay

Author: Wired

Eppure rimane in sospeso il motivo dell’inquietante dichiarazione della scomparsa della ragazzina e del fratello da parte del management a Variety, che sembrava fugare ogni dubbio dall’annuncio. Per quale motivo si era confermata la fake news, soprattutto considerando che il padre sin dall’inizio non aveva dato credito alla voce? Le autorità stanno indagando per cercare di fare un po’ di chiarezza, anche perché tutta la storia di Lil Tay è densa di chiaroscuri e di avvenimenti mai davvero approfonditi. Diventata celebre ad appena 9 anni con una serie di video dove si atteggiava da rapper, tra linguaggio sporco e ostentazione di soldi e proprietà varie, Lil Tay aveva raggranellato oltre 2 milioni di follower su Instagram in breve tempo e aveva rilanciato con contenuti sempre più controversi e progettati per stimolare le interazioni e poco importava se soprattutto non benevole, anzi meglio ancora.

Ma da subito emergeva come tutto fosse costruito ad hoc, con la bambina che sembrava seguire un copione e istruzioni da parte probabilmente del fratello Jason. Quel fratello che poi successivamente si era messo di traverso nel difficile rapporto col padre, nel frattempo divorziato dalla moglie e al centro di una disputa legale per l’affidamento dei figli e, soprattutto, delle ricchezze generate dall’attività da influencer. Non resta che attendere gli sviluppi, che non dovrebbero tardare ad arrivare.

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Che cosa sta succedendo con Meta e le news in Canada

Author: Wired

Il Canada è il teatro dell’ultimo episodio di una delle più grandi battaglie in corso tra governi e big tech insieme alla regolamentazione dell’intelligenza artificiale. Dopo che lo scorso 18 giugno il governo del primo ministro canadese Justin Trudeau ha approvato una legge che impone ai colossi di internet di pagare le testate giornalistiche per i contenuti pubblicati sulle loro piattaforme, l’Online news act, Meta ha cominciato a bloccare l’accesso ai link che contengono articoli e notizie su Facebook e Instagram.

L’Online news act prevede che i cosiddetti intermediari, cioè le piattaforme online su cui vengono diffusi articoli, news e altri contenuti prodotti dai giornali, paghino le testate giornalistiche e i media per questi prodotti. In questo modo, ai media sarebbe garantito il diritto a ricavare compensi dalla diffusione delle proprie notizie, rendendo più equo il mercato digitale, completamente sbilanciato a favore delle piattaforme online.

Grazie alla nuova legge, secondo la stima di un’agenzia governativa che si occupa di bilancio, le organizzazioni giornalistiche potrebbero ricavare circa 329 milioni di dollari canadesi all’anno, in totale, poco più di 220 milioni di euro. Una cifra tutto sommato esigua per aziende delle dimensioni di Meta, che tra l’altro sarebbe tenuta a corrisponderne solo una parte, al pari di tutte le altre piattaforme interessate, da Google in giù.

La società di Mark Zuckerberg ha reagito limitando l’accesso alle notizie dai suoi social nel paese, dopo aver definito la legge insostenibile. Azione a cui il governo canadese ha risposto bloccando i suoi 7,5 milioni di dollari annuali di investimenti pubblicitari sulle piattaforme Meta, come si legge su Associated Press.

A farne le spese rischiano di essere i cittadini canadesi, che ora sono ancora più a rischio di venire esposti a contenuti manipolati, fake news e disinformazione senza la possibilità di poter verificare direttamente le fonti sulle piattaforme di Meta, in particolare Facebook dove oggi è iscritto il 40% della popolazione mondiale. Una situazione descritta al Guardian da Michael Geist, professore di diritto di internet all’università di Ottawa, come un disastro” per la democrazia.

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Milla Sofia, l’influencer virtuale che ha conquistato internet

Author: Wired

“Benvenuti nel mio regno virtuale! Non sono una normale influencer; sono una donna di 19 anni residente in Finlandia, ma ecco il colpo di scena: sono un’influencer virtuale generata dall’intelligenza artificiale”, si leggeva sul suo sito web. Per qualche motivo i creatori di Milla Sofia hanno ritenuto che la sua età dichiarata fosse inappropriata e l’influencer è stata “invecchiata” di un lustro. Ecco come è cambiata la sua frase di lancio sul sito ufficiale: “24 anni, influencer virtuale e modella di moda finlandese. Unisciti al mio viaggio per rivoluzionare il mondo della moda”. L’attenzione, come si evince anche dagli ultimi post su Ig, di Milla e dei suoi “agenti” si è quindi spostata da una identità come blogger di viaggi e influencer di moda. I suoi post con le foto delle vacanze continuano, tuttavia, a mietere migliaia di Like da parte delle sue migliaia di fan sulle diverse piattaforme di social media.

Instagram content

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La modella Ai è stata bombardata di complimenti, con un sostenitore che ha commentato: “Sei assolutamente bellissima“. Un altro fan si è detto d’accordo, aggiungendo: “Grazie Signore per aver creato questo angelo”. Milla segue la scia della prima influencer generata da Ai di Instagram, la coreana Rozy, che con quattrocento post e 155 mila follower si è assicurata un centinaio di sponsorizzazioni in meno di un anno: ebbene sì, Milla e le altre star della rete virtuali che la seguiranno hanno lo stesso scopo, ovvero guadagnare.

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Instagram permette di abbonarsi ai propri creator preferiti, anche in Italia

Author: Wired

Dopo l’incredibile successo riscosso negli Stati Uniti, ora Instagram ha scelto di ampliare la possibilità di sottoscrivere un abbonamento ai propri creator preferiti anche in altre parti del mondo. Questo significa che nelle prossime settimane i content creator di Australia, Brasile, Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Messico, Spagna e Regno Unito avranno la possibilità di “sviluppare connessioni più profonde con i follower che interagiscono di più e accrescere i propri ricavi mensili”, offrendo ai propri abbonati l’accesso a contenuti e vantaggi esclusivi. “Oggi stiamo espandendo gli abbonamenti a nuovi paesi, e li rilasceremo a livello globale nei prossimi mesi”, ha annunciato Mark Zuckerberg in persona, rivolgendosi ai creator di tutto il mondo, o quasi.

Nelle prossime settimane, quindi, i content creator che saranno ritenuti idonei potranno finalmente attivare la funzionalità dell’abbonamento, scegliendo in autonomia quale sarà il prezzo mensile che gli utenti dovranno pagare e quali saranno i contenuti esclusivi a cui potranno accedere. Tra i vantaggi riservati agli abbonati ci saranno post, Reels, Stories e dirette esclusive, accessibili soltanto dai fan che hanno accettato di sottoscrivere l’abbonamento. Ma non mancheranno neppure i canali broadcast e le chat social riservati, che daranno agli abbonati “accesso o informazioni speciali all’interno di canali dedicati esclusivamente a loro”.

Infine, chiunque deciderà di contribuire a sostenere il proprio creator preferito riceverà un badge ben riconoscibile, che comparirà accanto ai messaggi e ai commenti inviati dagli abbonati, in modo che lo stesso creator possa riconoscerli più facilmente. E incentivare le interazioni con loro. Insomma, la nuova opzione di Instagram sostiene fortemente i creator nella creazione di una community di riferimento, offrendo loro un’altra possibilità di monetizzazione e spingendo gli utenti a creare un legame sempre più stretto con i propri beniamini. Se funzionerà bene in Italia tanto quanto negli Stati Uniti, però, lo scopriremo soltanto nel prossimo futuro.