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Guglielmo Marconi e la rivoluzione senza fili

Author: Wired

Parco di Villa Griffone, anno 1895. Un colpo di fucile spezza la quiete di quella campagna alle porte di Bologna. A sparare in aria sarebbe stato Alfonso Marconi, eseguendo le istruzioni ricevute dal fratello minore e segnando per sempre l’invenzione del wireless. Non era la prima volta che il giovane Guglielmo chiedeva aiuto al fratello per i suoi esperimenti nella tenuta di famiglia (oggi sede della Fondazione Guglielmo Marconi e dell’omonimo museo). Il ragazzo era convinto che le onde elettromagnetiche, la cui esistenza era stata teorizzata da Maxwell nel 1861 e dimostrata sperimentalmente da Hertz nel 1886, avrebbero potuto rivoluzionare il futuro delle comunicazioni a distanza.

Un giovane talento

Ispirato dalle lezioni di fisica di Vincenzo Rosa a Livorno e di Augusto Righi a Bologna, incoraggiato dalla madre Annie Jameson e finanziato dal padre Giuseppe Marconi, il ventenne Guglielmo trascorreva intere giornate nella stanza dei Bachi, nella soffitta di Villa Griffone, a trafficare con fili di rame, metalli e circuiti. Fu lì che costruì i primi rudimentali apparecchi per la trasmissione e la ricezione delle onde elettromagnetiche, che posizionava a una distanza sempre maggiore all’interno della villa per inviare il segnale ogni volta un po’ più lontano.

Fu così, un esperimento alla volta, che arrivò a costruire un’antenna che sistemò oltre la collina dei Celestini, a circa due chilometri di distanza dal trasmettitore. Il colpo di fucile sparato da Alfonso – il quale aveva il compito di presidiare l’antenna per attendere la ricezione del segnale – diede la conferma al giovane inventore che le sue intuizioni erano esatte: era possibile utilizzare le onde elettromagnetiche per comunicare a distanza, oltrepassando anche ostacoli fisici come colline e montagne. Erano gli albori delle radiocomunicazioni.

La Marconi co. e i primi successi nella marina

Nel 1896, Annie Jameson decise di portare il figlio in Inghilterra, dove gli presentò il cugino Henry Jameson Davis, il quale lo avrebbe aiutato a depositare il brevetto del suo sistema di telegrafia senza fili e a fondare la Wireless telegraph and signal co. (poi ribattezzata Marconi Wireless).
Marconi e la compagnia iniziarono a ottenere i primi prestigiosi incarichi dal Ministero delle poste e dal governo inglese, che decise di investire per dotare i fari e le navi del Regno di apparecchiature radiotelegrafiche. Nel 1899 venne addirittura stabilito il primo collegamento radiotelegrafico internazionale attraverso il Canale della Manica, che collegava le sponde di Francia e Inghilterra. Il talento di Marconi non era passato inosservato neanche da parte della Marina italiana, che nell’estate del 1897 lo aveva invitato a svolgere degli esperimenti a La Spezia, dove l’inventore era riuscito a realizzare un collegamento senza fili tra la terra ferma e la nave corazzata San Martino, che rendeva così possibile radiotelegrafare da un’imbarcazione in movimento fino a 18km di distanza.

Usando il telegrafo senza fili, Marconi riuscì anche a trasmettere alcune delle prime cronache sportive in diretta della storia – prima la Kingstown regatta nella Baia di Dublino e poi la Coppa America a New York – comunicando in tempo reale gli sviluppi delle gare veliche alle redazioni dei giornali. Chissà se fu proprio sul transatlantico di ritorno verso l’Europa che Marconi immaginò per la prima volta di superare quello stesso oceano con le telecomunicazioni, un’impresa che ai tempi sembrava una vera e propria chimera. Pareva impossibile che le onde riuscissero a superare la curvatura terrestre. Ai tempi, infatti, non si conosceva ancora l’esistenza della ionosfera, uno strato dell’atmosfera che, quando incontra le onde elettromagnetiche, le rimanda indietro, facendole “rimbalzare” contro la superficie terrestre.

Arriviamo così all’impresa più celebre di Marconi, il collegamento radiotelegrafico transoceanico tra le stazioni di Poldhu, in Cornovaglia, e di St. John’s, sull’isola di Terranova, in Canada. Non fu un’impresa facile: forti tempeste distrussero entrambi gli impianti, costringendo la compagnia a ricostruirli quasi interamente. Questo non bastò a scoraggiare Marconi, che nel 1901 ricevette il primo messaggio senza fili ad attraversare l’oceano Atlantico: si trattava dei tre punti dell’alfabeto Morse che codificano la lettera “S”.

Il Nobel per la fisica

Il successo dell’impresa transatlantica spinse Marconi ad allargare il suo impero di stazioni radiotelegrafiche tra l’Europa e l’America negli anni successivi. Aumentavano, intanto, le richieste provenienti dagli armatori di tutto il mondo che desideravano dotare le loro navi di apparecchiature per le teletrasmissioni. In questo periodo di intenso lavoro, nel 1905 Marconi sposò l’aristocratica Beatrice O’Brien. Il loro matrimonio era però destinato a finire nel 1924 e, tre anni dopo, Marconi avrebbe sposato la sua seconda e ultima moglie, la marchesa Maria Cristina Bezzi-Scali.

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I nuovi volti della Rai del governo Meloni

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Ecco pronta la nuova Rai del governo Meloni, con nemmeno una donna a guidare le testate giornalistiche o le direzioni generali della televisione pubblica italiana. Sulle venti nomine approvate dal Consiglio di amministrazione solo tre sono state assegnate a professioniste. In segno di protesta contro lo squilibrio di genere e le azioni del governo, la giornalista Lucia Annunziata si è dimessa dalla Rai, dopo 30 anni nell’azienda.

  1. Il voto
  2. Le proteste
  3. Le nomine

Fabio Fazio e Luciana Littizzetto a Che tempo che faDove andrà Fabio Fazio dopo l’addio alla Rai

Dopo 40 anni di servizio, il conduttore televisivo della trasmissione Che tempo che fa ha salutato i suoi telespettatori e annunciato l’inizio di un nuovo percorso sul canale Nove di Warner Bros Discovery

Il voto

È un servizio pubblico tutto al maschile quello preparato dalla prima presidente del Consiglio donna della Repubblica italiana. Giorgia Meloni, dopo aver posizionato ai vertici Rai il democristiano Roberto Sergio, come amministratore delegato, e Giampaolo Rossi, autore di editoriali in favore del presidente russo Vladimir Putin, come direttore generale, ha completato la sua squadra per il rotto della cuffia, con un solo voto ad assicurare l’approvazione di tutte le nomine.

Nel consiglio di amministrazione, infatti, non c’è stata unanimità di voto. Contrari la presidente della Rai, Marinella Soldi, la consigliera in quota Partito Democratico, Francesca Bria, e il consigliere eletto dai dipendenti Rai, Riccardo Laganà. Favorevoli invece i due consiglieri di maggioranza, Simona Agnes e Igor De Biasio, e l’amministratore delegato Roberto Sergio, il cui voto vale doppio. Astensione fondamentale per evitare l’impasse da parte di Alessandro Di Majo, in quota Movimento 5 stelle.

Le proteste

Oltre alla protesta di Lucia Annunziata e delle opposizioni di governo, ha tuonato contro i nuovi nomi anche il sindacato dei giornalisti Rai, Usigrai. “I nuovi vertici cambiano direttori di generi e testate, riaprono agli esterni e tra loro non c’è nemmeno una donna. Al di là dei nomi scelti è evidente la piena invadenza e interferenza del governo si legge nel comunicato sindacale “su questa strada la Rai è destinata a perdere definitivamente la sua natura pubblica per trasformarsi di fatto in una radio-tv di stato alle dipendenze del governo”.

Le nomine

Come riporta una nota diffusa dall’amministrazione Rai, per le Testate giornalistiche, Gian Marco Chiocci è stato scelto come nuovo direttore del Tg1, “al Tg2 va Antonio Preziosi, che lascia Rai Parlamento, dove si insedia Giuseppe Carboni; Jacopo Volpi diventa direttore di Raisport e del relativo Genere”. Mentre al Tg3 resta l’attuale direttore Mario Orfeo, così come Paolo Petrecca a Rai news 24, Alessandro Cesarin ai Tg Regionali e Jacopo Volpi a Rai Sport.

Mentre per le direzioni di Genere Stefano Coletta lascia l’Intrattenimento Prime Time a Marcello Ciannamea e ne prende il posto alla Distribuzione. Angelo Mellone dirigerà l’Intrattenimento Day Time, Paolo Corsini l’Approfondimento; Adriano De Maio guiderà Cinema e serie tv e Maurizio Imbriale dirigerà Contenuti Digitali”.

In Radio Rai, invece, a capo del Giornale Radio e Radio1 arriva Francesco Pionati, mentre alla guida di “Radio 2 va Simona Sala e Marco Lanzarone assume la responsabilità della nuova direzione Radio digitali specializzate e podcast. Infine, Monica Maggioni si insedia alla direzione Editoriale per l’Offerta informativa”. A Radio 3 resta invece Andrea Montanari.

Contestualmente a testate, generi e radio, il consiglio di amministrazione ha rinnovato i consigli delle società controllate, confermando Paolo Del Brocco come amministratore delegato di Rai Cinema e Nicola Claudio come presidente. Sergio Santo è stato nominato amministratore delegato di Rai Com e Claudia Mazzola presidente. Infine Andrea Vianello è stato scelto come direttore generale di San Marino Rtv.

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Il grande successo della prima edizione del Festival universitario 2023

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Con migliaia di ragazzi in coda sin dalle prime ore del mattino, la prima edizione del Festival universitario 2023, il più grande evento universitario di carattere nazionale si è tenuto per la prima volta sabato 13 maggio presso il Talent Garden di Milano in Via Calabiana. Un grande festival, organizzato da University Network, la realtà leader in Italia con oltre un milione di studenti coinvolti e con una presenza capillare in oltre 35 università italiane che ha visto due grandi palchi per un’unica e irrinunciabile giornata in cui formazione, tecnologia e sostenibilità sono state assolute protagoniste.

Festival universitario 2023 il successo della prima edizione

www.albertofeltrin.com

La prima edizione del Festival universitario 2023 si è prospettata davvero in grande stile. Durante tutta la giornata, a partire dalle ore 10 sino alle 18.00, sul palco principale e nella Workshop room si sono susseguiti non stop speech, workshop e incontri interattivi condotti da illustri ospiti e personalità di rilievo dal mondo dell’imprenditoria, giornalismo, formazione, sostenibilità, tecnologia, finanza, sport, moda, social media, intrattenimento e molti altri. Gli studenti che hanno partecipato al Festival hanno avuto l’occasione di farsi ispirare da oltre 50 ospiti, esperti di fama nazionale e internazionale, trovando al contempo opportunità lavorative, fare nuove amicizie grazie alle apposite attività di networking, provare visori, robot, simulatori, consolle e molto altro dal mondo della tecnologia allestiti negli appositi spazi e stand dedicati. 

Di seguito gli ospiti e professionisti che hanno aderito alla manifestazione e che hanno composto i differenti panel negli incontri diurni sul palco principale e nella Workshop Room: Demetrio Albertini (ex calciatore e presidente del settore tecnico Figc), Carolina Chiapperom (innovation manager presso Juventus Football Club), Edoardo Cavrini (affiliate manager di Outpump), Ida Galati (fashion teller), Tiziano Guardini (stilista), Michela Gattermayer (fashion creative director di Donna Moderna), Carmine Infante (microenterprise leader consumables Hq di Haier Europe), Claves (speaker radiofonico presso Radio m2o), Marlen (speaker radiofonica presso Radio m2o), Federica Negri (head of sales business management di Engineering), Leonardo Decarli (content creator e attore), Michele Molteni (youtuber e content creator), Michela Remedia (junior user interface designer presso Assist Digital), Maria Elena Viola (direttrice Donna Moderna), Alessandro Cascavilla (Ale Economista), Gianluca Daluiso (direttore responsabile di Cnc Media), Valentina Di Maio (national professional consultant di QiBit), Thomas Valmacco (Hr senior national professional consultant di Gi Group), aledellagiusta (creator), Giovanni Papa (marketing solutions account director di LinkedIn), Marco Caspani (marketing director di Ticketmaster), Alessandro Nodari (candidate management ed employer branding di Gi Group), Simona Ballatore (giornalista a Qn – Il Giorno), Maria Vittoria Rossetti (employer branding specialist di Haier Europe), Jack Woods (insegnante di inglese presso British Council), Martina Riva (assessora allo Sport, al turismo e alle politiche giovanili del comune di Milano), Luca de Gaetano (fondatore di Plastic Free), Vincenzo Ricci (3Bee), Davide Dattoli (presidente e fondatore di Talent Garden), Chiara Trombetta (Startup Italia), Gianluca di Marzio (giornalista e reporter Skysport), Fabiana Andreani (@fabianamanager, Ambassador Haier Europe), Rebecca Trevisan Sara Gigliotti (@humanrecruiter, Group Employer Branding Manager Haier Europe), Anna Schieppati (Career Advisor, Talent Garden), Arianna Gamannossi (content creator e social media, Vois), Rebecca Trevisan (Talent Garden), Isabella Daiana Dancs (cybersecurity proposal engineer Sicuritalia Spa,) Tommaso Conte (Milano Says), Stefano Maiolica (Un Terrone a Milano), Leonardo Tamburrini (Starting Finance), Lorenzo Ferrari (amministratore delegato e fondatore di Smar Talks).