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Apple Vision Pro avrà la sua Pencil

Author: Wired

Apple potrebbe presto presentare una Apple Pencil pensata appositamente per Vision Pro, ovvero una versione speciale della penna (per ora prerogativa degli iPad) che può funzionare anche con il visore per la realtà mista. Una delle ipotesi è quella di poter disegnare, scrivere o interagire scorrendo su qualsiasi superficie a disposizione, con l’input che viene immediatamente tradotto e trasportato nell’ambiente virtuale.

Una dei punti deboli di Vision Pro sottolineati dalla recensione di Wired Usa dopo un uso approfondito è proprio quello delle modalità di input, con il giornalista Julian Chokkattu che ha affermato come “il fatto che l’azienda non si sia preoccupata di creare una combinazione tastiera-mouse personalizzata per il Vision Pro mi lascia perplesso”. Era prevedibile che la primissima generazione di una nuova linea prodotto avrebbe portato con sé alcune problematiche che si sarebbero risolte con gli aggiornamenti software e le generazioni successive. Un potenziale aiuto potrebbe arrivare proprio da una Apple Pencil in grado di comunicare con VisionOS, che potrebbe essere un’esclusiva del visore oppure, in seconda battuta, una normale Pencil in grado di lavorare con iPad e anche col visore.

Come riportato da MacRumors basandosi su fonti ritenute affidabili, il pennino potrebbe servire per scrivere o disegnare su una qualsiasi superficie piana e i comandi verrebbero subito inviati ad app ottimizzate per il visore come Freeform oppure Pixelmator, che possono anche percepire l’inclinazione della punta così come la pressione esercitata per creare tratti realistici. Ma nulla vieta di immaginare anche un uso non vincolato all’appoggio su un piano, quindi a un’azione nell’aria, magari collegato anche a gesture specifiche. Si potrebbe scoprire di più già al prossimo Wwdc 2024 di giugno, quando Apple dovrebbe ufficializzare non solo iOS 18, ma anche VisionOs 2.0 che dovrebbe aprire a molte novità per il visore, che presto debutterà anche su altri mercati extra-Usa, anche se non ancora in Italia.

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La gente sta usando l’Apple Vision Pro in posti assurdi

Author: Wired

Un altro timore legato all’uso di Vision Pro negli spazi pubblici è l’isolamento sociale. Se da una parte l’hardware di Apple include delle modalità per interagire contemporaneamente con il mondo virtuale e quello reale, offre anche funzioni che consentono di immergersi completamente in uno spazio digitale rimuovendo ogni elemento del nostro ambiente tangibile.

La mancanza di relazioni sociali ha notoriamente conseguenze importanti sulla salute, e secondo i dati dei Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie è associata a un aumento del 29% nel rischio di malattie cardiache, del 32% del rischio di ictus e del 50% nell’incidenza di demenza.

Scene come quelle che ci arrivano dagli Stati Uniti – che sembrano provenire direttamente da una realtà distopica – stanno per diffondersi anche in altre parti del mondo. Secondo recenti indiscrezioni, infatti, il gigante di Cupertino si sta preparando a portare il suo visore anche in diversi mercati internazionali.

I media asiatici riferiscono per esempio che Apple è vicina a completare il processo di registrazione del dispositivo presso il ministero dell’Industria e dell’Informatica della Cina, per poi iniziare a vendere il visore nel paese al più tardi entro maggio. A metà dello scorso anno, Bloomberg ha invece riferito che Vision Pro sarebbe sbarcato nell’Unione europea e nella regione Asia-Pacifico all’inizio del 2025, con Francia, Germania, Cina, Giappone, Corea del Sud, Hong Kong e Australia in prima fila.

Questo articolo è apparso originariamente su Wired en español.

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Apple Vision Pro sarà molto caro da riparare

Author: Wired

Con l’apertura delle ordinazioni di Apple Vision Pro sono state ufficializzate anche le informazioni definitive su quanto costerà riparare il visore per la realtà mista pronto al debutto il prossimo 2 febbraio. Leggendo il listino prezzi risulta davvero sconsigliato non sottoscrivere la polizza AppleCare, perché in caso di danni si dovranno spendere somme anche molto importanti per ripristinare il corretto funzionamento del gadget, anche fino a circa 2200 euro ovvero oltre due terzi del costo di un modello nuovo.

Apple Vision Pro è pronto a debuttare negli Usa, Wired Us lo ha testato senza nascondere i particolari che hanno coinvolto meno durante il primo approccio, compresa anche la controversa batteria esterna non così comoda. Uno dei particolari più delicati del nuovo gadget è senza dubbio l’alto prezzo di vendita, che negli Stati Uniti è pari a 3499 dollari ovvero circa 3200 euro per la versione da 256 GB, al quale si vanno ad aggiungere anche i costi richiesti in sede di riparazione in caso di danno. Secondo quanto anticipato da AppleInsider, i prezzi sono di:

  • 799 dollari (730 euro circa) per il vetro frontale rotto;
  • fino a 2399 dollari (2200 euro circa) per altri danni.

La stima finale per i danni che non riguardano la cover in vetro frontale sarà calcolata una volta consegnato il dispositivo, come sottolineato sulla pagina informativa Apple, mentre per la sostituzione batteria non viene specificato il costo, quella nuova costa 199 dollari (182 euro). Come fare per mettersi al sicuro? Come per iPhone o altri prodotti della mela morsicata, con Vision Pro acquista ancora più senso sottoscrivere la polizza AppleCare, che abbassa di molto gli eventuali costi a fronte di un abbonamento mensile. Nel caso degli Usa, pagando 25 dollari (23 euro circa) al mese si spendono 299 dollari (275 euro), con un risparmio dunque notevole. Sembra peraltro che Vision Pro verrà anche aggiunto al programma di riparazione fai da te.

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L’ingombrante dettaglio di Vision Pro che Apple sta nascondendo

Author: Wired

Tutti gli indizi indicano che per Apple questa versione di Vision Pro vada usata da seduti, e quindi per lavorare, guardare film, sfogliare vecchie foto (anche in 3D) e fare videochiamante con FaceTime. La società ha definito il visore “l’ambiente di lavoro definitivo” e “una tela infinita per il multitasking e la collaborazione“. La maggior parte delle dimostrazioni, compresa quella a cui ho partecipato lo scorso giugno, sono avvenute su un divano, ad eccezione di un video interattivo sui dinosauri creato dal regista Jon Favreau.

Vision Pro integra una tecnologia per il controllo dei gesti che libera le mani degli utenti. È un altro aspetto in cui Apple si distingue da Meta Quest Pro e Meta Quest 3, che invece includono dei controller. Detto questo, la quasi totalità delle mie esperienze con i visori di Meta sono avvenute in piedi, che si trattasse di giochi multiplayer, applicazioni di fitness o dell’esplorazione di una mappa virtuale del mondo.

Se Vision Pro è destinato a essere utilizzato principalmente sul divano o su una sedia, allora la batteria esterna potrebbe avere un’incidenza limitata. Come ho sottolineato la scorsa primavera, è però una scelta insolita per un’azienda di tecnologie di consumo che negli ultimi vent’anni ha creato prodotti che portiamo con noi letteralmente ovunque.

Alcuni esperti del settore sono divisi sul design della batteria. Bailenson, per esempio, ritiene che le capacità di elaborazione del visore debbano essere ottimizzate per durate più brevi: “Dopo 30 minuti, probabilmente arriva il momento di togliere il visore e andare avanti con la propria giornata – spiega –. In questo caso, quindi, non dovrebbe esserci bisogno di una batteria esterna a mio parere, dal momento che la maggior parte delle esperienze sono brevi“. Secondo Sam Cole, cofondatore e amministratore delegato di FitXR, un’applicazione per il fitness molto popolare su Meta Quest, la batteria di Vision Pro invece non si rivelerà “un fattore importante per le applicazioni di fitness, mentre lo sarà per chi sta seduto a lavorare per ore“.

The external battery for an Apple Vision Pro mixed reality headset on display

Ecco come si presenta la batteria esterna di Vision Pro

Philip Pacheco/Getty Images

Anche quando i visori sono più ingombranti, i nostri utenti tendono a dimenticarsi del cavo e del pacco batteria perché sono concentrati a sferrare pugni – continua Cole –. La distribuzione del peso e gli accessori diventano molto più importanti quando si pensa di usare un visore per lavorare o per stare seduti quattro ore a fare videochiamate“.

Ma Cole dice anche che, batteria a parte, “messi insieme tutti gli elementi di Vision Pro ci portano a credere che si tratti di un’esperienza di alta qualità. Sarà un prodotto all’altezza di Meta Quest 3, se non migliore“.

Non che gli esempi passati aiutino granché a prevedere le sorti di Vision Pro. Le prime versioni del visore per la realtà aumentata Magic Leap aveva un compute pack esterno progettato per essere portato ad altezza della vita. Gli HoloLens di Microsoft, invece, caricavano un sacco di peso direttamente sulla testa. Nessuno dei due prodotti ha avuto successo, ma la collocazione del pacco batteria non ha inciso sul loro destino commerciale.

Questo articolo è apparso originariamente su Wired US.

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Apple dimezza i piani di produzione del suo visore

Author: Wired

Apple è stata costretta a rivedere i propri piani relativi al suo ultimo prodotto di punta, il Vision Pro. Secondo quanto riportato dal Financial Times, a un mese dalla presentazione ufficiale del dispositivo, il colosso tech di Cupertino è sempre più lontano dalla possibilità di arrivare a spedirne un milione nel 2024.

Due persone vicine ad Apple e a Luxshare, il fornitore cinese che si occuperà almeno in una prima fase di assemblare il visore, hanno infatti fatto sapere alla testata statunitense che la società fondata da Steve Jobs sarebbe pronta a produrre solo meno di 400mila unità del prodotto. Due dei fornitori cinesi individuati dal colosso per fornirgli alcune componenti fondamentali per realizzare Vision Pro hanno addirittura confessato che sarebbero loro stati richiesti soltanto i pezzi necessari a fabbricarne appena 130-150mila unità.

In particolare, tra i principali ostacoli che Apple starebbe incontrando sul proprio cammino ci sarebbe la produzione dei due display micro-Oled, uno per ciascun occhio, nonché quella della lente curva rivolta verso l’esterno. I primi offrono una risoluzione che supera qualsiasi altro dispositivo attualmente presente sul mercato, mentre la seconda proietta la vista di chi indossa Vision Pro verso il mondo esterno.

Ad aumentare le convinzioni di chi era pronto a scommettere sul flop del nuovo prodotto Apple si aggiunge poi il fattore relativo alla domanda. Il costo di Vision Pro, pari a 3.500 dollari, contribuisce infatti a scoraggiare i consumatori a prenotarlo. Anche questa ragione starebbe dunque spingendo la società di Cupertino a progettare un visore più economico, con l’intenzione di lanciarlo sul mercato nei prossimi mesi, rivolgendosi per i display alle coreane Samsung e Lg. Tra le ipotesi al vaglio di Apple per abbassare il prezzo del proprio prodotto ci sarebbe l’utilizzo di tecnologie di visualizzazione diverse dal micro-Oled, come per esempio il mini-Led.