Categorie
Economia Tecnologia

ChatGPT scatena lo scontro tra Microsoft e Google

Il chatbot rimescola le carte nel mercato delle ricerche online: ora il gruppo guidato da Satya Nadella può insidiare il predominio di Big G e strappare quote di pubblicità

Author: Wired

In questi giorni in cui si parla di ChatGPT, il bot conversazionale sviluppato da OpenAI, c’è una frase che da dieci anni è diventata il mantra di tutti i lobbisti delle big tech per frenare le critiche sul loro strapotere e sul rischio per le scelte dei consumatori in presenza di un oligopolio di pochi attori sul mercato: on the internet competition is one click away. La frase, attribuita al co-fondatore di Google Larry Page, è stata ridimensionata da molti commentatori che hanno sostenuto come negli anni in realtà, fuori dal cerchio dei Gafam (Google, Apple, Facebook, Amazon, Microsoft) non ci fosse speranza di entrare sul mercato.

Se, però, i legislatori di tutto il mondo, e quelli europei in primis, col tempo hanno iniziato a frenare le acquisizioni di promettenti startup da parte di queste aziende e di limitarne i poteri con norme come il Digital Markets Act, da poco approvato, bisogna riconoscere che Page non aveva tutti i torti, e la sua Google se ne sta accorgendo.

bing chatgptBing con ChatGpt è inaccurato, permaloso e aggressivo

Il bot conversazionale può manifestare comportamenti che mettono a disagio gli utenti: ecco alcuni divertenti esempi

La fine del monopolio di Google?

Per chi fosse appena tornato da un viaggio di un mese al Polo Nord, senza connessione, qui tutto è cambiato, incluse le nostre certezze sul dove andare per fare una ricerca online. L’anno prossimo infatti potremmo non dire più googlare, ma bingare. Sì perché nel frattempo la comparsa di ChatGPT ha sparigliato le carte dimostrando poteri inaspettati come quello di resuscitare i morti, come solo le migliori soap opera e i film horror potevano fare finora. Si è tornato a parlare di Bing, il motore di ricerca di Microsoft. 

Il 7 febbraio, infatti, l’ad Satya Nadella ha annunciato l’integrazione di ChatGPT in Bing, possibile grazie al fatto che Microsoft è tra i grandi finanziatori della startup OpenAI, dietro il successo di ChatGPT. Anche il browser di Microsoft, Edge, godrà di tale integrazione, favorendo la competizione nei confronti del rivale Chrome di Google. Edge potrà, per esempio, riassumere pagine web e documenti in pochi istanti.

Anche se non è ancora disponibile per l’uso, c’è infatti una waiting list a cui ci si può iscrivere, si può già farsi un’idea di come funzionerà cliccando su uno degli esempi proposti come demo. In uno di questi si chiede a Bing un consiglio per un menu di tre portate per sei persone vegetariane. Il motore di ricerca presenta dunque una serie di risultati “classici” con a fianco una finestra in cui BingAI, alimentato da ChatGPT, dialoga e presenta una risposta corredata di fonti. 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.