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Cosa fanno le startup che stanno crescendo nell’ex Expo di Milano

Author: Wired

In arrivo 36 startup da tutto il mondo e 5 milioni di euro investiti. Il programma di accelerazione di startup Berkeley SkyDeck Europe, nato in seno all’università californiana e sostenuto da Regione Lombardia e Fondazione Cariplo ha presentato a Palazzo Pirelli i risultati dei suoi ultimi due anni di lavoro sulle startup emergenti. Le realtà selezionate provengono da tutto il mondo: Argentina, Armenia, Francia, Germania, Israele, Italia, Messico, Svizzera, Ucraina, Stati Uniti, Regno Unito. Hanno beneficiato di investimenti pari a 5,2 milioni di euro grazie alla mobilitazione di risorse per un totale di 2,75 milioni di euro interne al progetto di accelerazione e alle raccolte esterne di più di 4 milioni di euro da investitori esterni e grant.

Inoltre, le startup selezionate hanno avuto accesso a un programma di accelerazione di 6 mesi. che si è svolto in parte presso l’Università di Berkeley, nel cuore della Silicon Valley, e in parte a Milano, all’interno del contesto di Mind Milano innovation district, il distretto dell’innovazione voluto da Arexpo, la società che ha sostenuto l’idea che proprio Mind fosse la sede europea dell’acceleratore dell’Università di Berkeley. Ogni startup è stata seguita da 3 mentor (due europei e uno statunitense), ha partecipato a 55 workshop e ha avuto accesso a un network internazionale di investitori. Il programma ha anche facilitato la collaborazione con istituzioni accademiche locali, selezionate tramite un bando promosso dalla Fondazione Cariplo, come il Politecnico di Milano, l’Università degli Studi di Milano e altre istituzioni di eccellenza. Dopo 6 mesi dalla conclusione del percorso, queste startup hanno quasi raddoppiato la forza lavoro, aumentato di circa il 70% il numero dei loro clienti e migliorato in media di due punti il loro livello di maturità tecnologica, misurato attraverso l’indice Trl (technology readiness levels), che è salito da 5 a 7, su una scala da 1 a 9.

Le startup selezionate sono state suddivise in tre categorie tematiche: scienze della vita, digitale/AI e città del futuro. Ecco alcune delle più interessanti.

Scienze della vita

Biomimx (Italia): Biomimx è una startup italiana specializzata nella tecnologia Organs-on-chip (Ooc), che sta rivoluzionando il settore biotecnologico. La loro innovativa piattaforma consente la creazione di modelli di organi umani in miniatura, consentendo agli scienziati di testare terapie più sicure ed efficaci in vitro, riducendo la dipendenza dai tradizionali modelli animali e accelerando il processo di sviluppo farmaceutico.

Cambridge Nucleomics (Regno Unito): Cambridge Nucleomics è all’avanguardia nel campo dei test rapidi per la sepsi e delle tecnologie di analisi Rna. La loro piattaforma offre risultati rapidi e accurati, aiutando i medici a diagnosticare rapidamente le infezioni batteriche e fungine, migliorando così la gestione clinica dei pazienti critici e riducendo il rischio di mortalità.

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Covid, gli snodi dell’inchiesta della procura di Bergamo

Author: Wired

Epidemia colposa aggravata, omicidio colposo plurimo, falso e rifiuto di atti di ufficio sono i reati di cui dovranno rispondere i diciassette indagati per la gestione della prima ondata di Covid-19 e della mancata zona rossa nella provincia di Bergamo, che ha provocato oltre 6mila morti in più rispetto alla media dell’anno precedente. Dopo tre anni di indagini, la procura bergamasca ha chiuso l’inchiesta il 20 febbraio 2023, inviando comunicazione ufficiale alle persone coinvolte.

Gli indagati

Le prime persone a essere indagate per epidemia colposa sono state l’ex dirigente del Welfare lombardo Luigi Cajazzo, il suo vice Marco Salmoiraghi, Aida Andreassi e i dirigenti dell’azienda socio-sanitaria territoriale Bergamo est Francesco Locati e Roberto Cosentina accusati anche di falso.

L’inchiesta è poi arrivata a coinvolgere alcuni dirigenti del ministero della Salute come Francesco Maraglino, il presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro, il presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli, il coordinatore del primo Comitato tecnico scientifico Agostino Miozzo e l’allora capo della Protezione civile Angelo Borrelli.

E l’elenco di nomi contenuti nell’atto firmato dal procuratore capo Antonio Chiappani e dalla procuratrice Maria Cristina Rota, che hanno condotto le indagini, continua con i volti noti del presidente della regione Lombardia Attilio Fontana, da poco rieletto, e con l’ex assessore alla Sanità lombarda Giulio Gallera. Mentre riceveranno le notifiche ufficiali dal Tribunale dei ministri di Roma l’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte e l’ex ministro della Sanità Roberto Speranza, ultime persone a essere iscritte al registro degli indagati.

Gli snodi dell’inchiesta

I magistrati hanno lavorato su tre livelli: uno locale, relativo alla mancata chiusura del pronto soccorso di Alzano Lombardo; uno nazionale, a seguito degli accertamenti che hanno riguardato la mancata istituzione di una zona rossa nei comuni di Nembro e Alzano Lombardo; e uno internazionale, che arriva fino all’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), per l’assenza di un piano pandemico aggiornato e la sua mancata istituzione tempestiva, nonostante le indicazioni dell’Oms.

A questo si è poi aggiunta l’acquisizione di documenti, circolari e comunicazioni, tra cui la mail del 28 febbraio 2020 in cui il presidente della regione Fontana chiedeva al presidente del Consiglio di mantenere le misure di contenimento da zona gialla, anche per la settimana dal 2 all’8 marzo, nonostante la situazione fosse già critica.

Per la procura, tutti gli indagati hanno contribuito a operare gravi omissioni nella “valutazione dei rischi epidemici e nella gestione della prima fase della pandemia”, sottolineando poi “l’eclatantescoperta del mancato aggiornamento del piano pandemico, rimasto fermo al 2006, si legge su la Stampa.

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Elezioni regionali Lombardia: i programmi dei candidati per il lavoro e le imprese

Author: Wired

L’impegno, se dovesse essere eletta, riguarda anche l’introduzione di “una disciplina chiara e completa sullo smart working e diritto alla disconnessione del lavoratore, creando nuove connessioni con servizi pubblici e lavoratore”, “affrontare con strategie mirate il fenomeno della denatalità”, Studiare un assegno unico regionale per i figli”, “Investire sulla formazione professionale e sulla riqualificazione”, “fare squadra e mettere a sistema gli enti del comparto industriale”. Per le imprese, visti i tempi, Moratti vuole favorire l’indipendenza energetica delle pmi – stoccare l’energia prodotta e riutilizzarla anziché rivenderla a prezzo di listino”, ma anche spingere per una “digitalizzazione e uno snellimento del rapporto fra Pubblica amministrazione e imprese” unito al “supporto all’accesso credito di micro e piccole imprese”. Per i giovani imprenditori in programma anche “una formazione specifica”.

Pierfrancesco Majorino col centrosinistra e il Movimento 5 Stelle

Il candidato del centrosinistra e del M5s parla subito di pari opportunità “Servono nuove iniziative a sostegno dell’imprenditoria femminile” ma anche di promozione per l’innovazione nelle imprese lombarde, grazie all’ aumento “degli investimenti pubblici e privati in ricerca & sviluppo”, portando la spesa “dall’attuale 1,3% al 3% del Pil”, insieme a una nuova stagione “di investimenti pubblici e privati, favorendo il trasferimento dalle università alle pmi”. Un occhio di riguardo anche alle startup innovative, tramite “l’abbattimento totale dell’Irap per i primi 3 anni di attività e costituzione di un fondo regionale di co-investimento che raddoppi gli investimenti effettuati da investitori privati”

Guardando l’esempio dell’Emilia Romagna Majorino vuole realizzare, con le parti sociali e gli enti locali, “un grande Patto per il lavoro e il clima”, mettendo al centro “il lavoro dei giovani spezzando l’abuso nell’utilizzo degli stage”. Come? Potenziando “l’apprendistato, rendendolo progressivo, rafforzando la decontribuzione nazionale prevista dalla legge di stabilità e diminuendo la burocrazia necessaria per l’attivazione”, incrementando “le decontribuzioni statali per le assunzioni a tempo indeterminato, specie se legate a progetti di innovazione e trasformazione digitale”

E aggiunge misure “per impedire l’abuso dei finti tirocini e aumentare la retribuzione minima per  gli stage ad almeno 800 euro al mese”. Punti anche per la libera professione, attraverso un aumento delle “tutele e opportunità a favore di freelance e partite Iva, a partire dall’accesso dei professionisti alla formazione continua”. Nei bandi pubblici Majorino punta “all’istituzione di un salario minimo a tutela del lavoro”. Per monitorare l’andamento del settore verrà istituito “un osservatorio sui salari in Lombardia, sostenendo il salario minimo e contrastando la disparità salariale tra generi”. Contro i Neet verrà implementato un sistema di orientamento e la costruzione di un catalogo permanente di brevi corsi di qualificazione professionale per i Neet maggiorenni”.

Mara Ghidorzi per Unione popolare

Per il lavoro la candidata per Unione popolare nel suo programma propone “l’emanazione di direttive più restrittive in materia di sicurezza sul lavoro”, il rafforzamento “delle attività di controllo diretto della sicurezza sul lavoro nelle aziende”, e “degli strumenti di sostegno al reddito, di contrasto alla povertà e al caro bollette” e degli “strumenti normativi e finanziari per tutelare i posti di lavoro nelle crisi aziendali”

Ghidorzi vuole disincentivare le delocalizzazioni vincolando le imprese alla restituzione di eventuali finanziamenti ottenuti” e potenziare “i centri per l’impiego pubblici con eliminazione del sistema a Dote e di accreditamento delle agenzie private”, oltre a un piano di assunzione da 20.000 posti a partire da welfare, sanità, trasporti e sicurezza sul lavoro”. Tra i punti anche quello che prevede di “subordinare la concessione a privati di appalti o finanziamenti alla previsione di un salario minimo non inferiore a 10 euro da rivalutare annualmente e al rafforzamento dei controlli sulla sicurezza sul lavoro” e “per la concessione di finanziamenti a privati, dare punteggi aggiuntivi in caso di riduzione dell’orario lavorativo e di esclusione di forme contrattuali atipiche diverse dal contratto a tempo indeterminato”.