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TheDarkOverlord trafuga 18 mila documenti assicurativi, forse legati all'11 settembre 2001

Author: Le news di Hardware Upgrade

TheDarkOverlord, gruppo hacker che già in passato aveva guadagnato gli onori delle cronache per aver trafugato e rilasciato il primo episodio della quinta stagione di Orange is the New Black, torna a colpire: nei giorni scorsi sono stati violati gli archivi di Hiscox Syndicate Lloyd of London e Silverstein Properties e sottratti 18 mila documenti assicurativi.

Hiscox ha confermato la violazione a Motherboard, e ha specificato che i documenti sottratti sono relativi a contenziosi originatisi a seguito degli attacchi terroristici dell’11 settembre 2001 al World Trade Center di New York. Il gruppo hacker minaccia la pubblicazione dei documenti che, a detta loro, conterrebbero dettagli importanti a sostegno delle teorie cospirazioniste attorno agli attacchi di New York. TheDarkOverlord chiede un riscatto, da corrispondere in bitcoin, per evitare la pubblicazione dei dati.

Come prova del materiale in possesso, il gruppo ha rilasciato alcuni documenti riguardanti la Transport Security Administration e la Federal Aviation Administration, che comunque sembrano non contenere alcun elemento particolarmente rilevante. Il gruppo ha incluso, nella richiesta di riscatto, un link che punta ad un archivio di 10GB di file che avrebbe sottratto durante la violazione. L’archivio è cifrato, e il gruppo minaccia di rilasciare la chiave di cifratura per sbloccare di volta in volta varie raccolte di documenti. Attualmente, comunque, non è chiaro quale sia la somma richiesta come riscatto. Il gruppo hacker minaccia inoltre di mettere in atto azioni di estorsione verso i singoli individui le cui informazioni sono presenti all’interno dei documenti trafugati.

Attualmente tuttavia sembra che il rivangare gli episodi dell’11 settembre 2001 sia solamente un tentativo di rendere più incisiva l’azione di estorsione. Hiscox Syndicate ha infatti sottolineato che dei documenti sottratti solamente un caso è collegato agli eventi terroristici del 2001, e che le altre informazioni difficilmente potrebbero contenere qualche elemento significativo. E questo a patto che il gruppo sia in possesso di tutto ciò che afferma avere, il che non è per nulla scontato.

La violazione è comunque sufficientemente grave da aver spinto Hiscox a collaborare con le autorità americane ed inglesi, in quanto va a toccare circa 1500 titolari di polizze assicurative commerciali di stanza negli Stati Uniti.

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Rainbow Six Siege: Wind Bastion Recensione, l’ultima Season dell’anno chiude col botto

Author: Andrea Riviera Tom's Hardware

Ci siamo dunque, la fine dell’Anno 3 di Rainbow Six Siege è finalmente giunto e non possiamo che constatare l’ottimo lavoro di Ubisoft nel riuscire a proporre contenuti di qualità, seppur con qualche inciampo che tuttavia sembrano essersi ridotti nel corso del tempo.

Oggi vi parliamo di Wind Bastion, l’ultimo aggiornamento gratuito dell’anno che aggiunge, insieme a una nuova mappa, due operatori, uno di difesa e uno d’attacco. Ubisoft sarà riuscita a concludere questo terzo anno nel migliore dei modi? Scopritelo insieme a noi!

Un Bandit evoluto e un’attaccante spietata

Wind Bastion, come ogni aggiornamento dell’Anno che si rispetti, aggiunge due nuovi operatori: Kaid e Nomad, provenienti dal Marocco. Kaid è un operatore di difesa, la sua abilità è facile da comprendere quanto da utilizzare e consiste nella possibilità di elettrificare tramite un dardo –Rtila– i muri rinforzati, gli scudi o i classici fili spinati. Da un punto di vista di meccaniche può sembrare che assomigli al Bandit, ma in realtà la sua abilità gli consente di essere più strategica visto che può essere lanciata a distanza e coprire una area più vasta – un dardo può riuscire a elettrificare anche due/tre cose contemporaneamente.

Ciò significa che può risultare importantissima nei finali di partita, dove gli attaccanti devono obbligatoriamente entrare in una stanza per riuscire a piazzare il disinnescatore. Attenzione però, perché Rtila richiede un po’ di tempo per essere attivato, ragion per cui bisogna utilizzarlo con estrema cautela e intelligenza. Esattamente come l’abilità del Bandit, Rtila può essere distrutto dalle classiche granate emp o dai dardi elettrici del drone di Twitch, anche la stessa IQ, come sempre, è un avversario temibile.  Kaid è un personaggio lento e resistente – ha 3 punti armatura – e può utilizzare il TCSG12, un fucile a pompa che può montare un mirino ACOG, provate quindi a immaginare le potenzialità sulla media distanza, un’arma che decisamente letale. Se non amate particolarmente i fucile a distanza ravvicinata, l’AUG A3 è una valida alternativa. Si tratta di un fucile automatico a media distanza, ideale per chi preferisce stare più nelle retrovie.

Nomad è invece un operatore d’attacco e la sua abilità richiede una certa abilità nel saperla utilizzare correttamente visto che gli consente di lanciare l’Airjab, una mina in grado di sbalzare i nemici a terra, riuscendo a passare persino attraverso muri e coperture. La si può quasi definire una Ela d’attacco, anche se la sua abilità è decisamente più fastidiosa da subire. Attualmente non abbiamo trovato un counter in grado di riuscire a fermare le sue mine in maniera efficace se non il classico Jager. Nomad ha la possibilità di equipaggiare un fucile d’assalto tra l’AK47M e ARX20, in questo caso dipende unicamente dai gusti di chi li utilizza visto che sono sostanzialmente fucili d’assalto simili nell’impostazioni.

Ricordiamo che il contenuto è un aggiornamento gratuito del gioco. Il Season Pass dell’Anno tre consentiva – ormai non è più acquistabile – di avere gratuitamente 7 giorni prima gli operatori. Ora gli stessi sono acquistabili per 25 mila crediti fama ciascuno.

L’unica nota dolente per quanto riguarda l’equipaggiamento è la nuova 44 auto Magnum, una pistola semi-automatica dotata di mirino ottico esageratamente forte visto che può anche uccidere con un solo colpo ben piazzato, anche sulle lunghe distanze. Forse un leggero depotenziamento e bilanciamento non guasterebbe, ma viste le lamentele della community, è plausibile che arriverà presto.

Fortress

Andiamo ora ad analizzare la nuova mappa che onestamente ci è parsa ben costruita e con tante possibilità strategiche, probabilmente una delle migliori di questo Anno tre, almeno secondo la nostra opinione. Fortress è una mappa ambientata in Marocco, la prima ad essere associata al 100% a un operatore, in questo caso: Kaid.  Fortress o Fortezza in italiano, è una vera e propria roccaforte in parte ristrutturata. È possibile salire sul letto e calarsi, oppure attaccare direttamente dal pianterreno.

La sua verticalità e orizontalità permette di essere varia nell’essere approcciata, specialmente in attacco visto che ha una grandissima quantità di entrate e zone nell’essere assediate. Difensivamente parlando, invece, presenta zone più semplici da difendere e controllare rispetto ad altre mappe, soprattutto grazie all’introduzione dello stesso Kaid e alla sua abilità Rtila, non per altro la stessa Fortezza è sua.

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Test velocità ADSL e fibra: quali gli strumenti più attuali

Author: IlSoftware.it

Prima di stipulare un nuovo abbonamento oppure anche dopo aver già attivato una connessione a banda larga o ultralarga è molto importante verificare la velocità di download e di upload ottenibile sulla propria linea.
Le connessioni FTTH (Fiber-to-the-Home) in cui la fibra ottica viene portata fino al “modem” router dell’utente finale sono ancora pochissime in Italia: lo ha certificato di recente AGCOM pubblicando i dati aggiornati a fine giugno 2018: Quante sono e quanto sono veloci le connessioni Internet in Italia: lo rivela uno studio AGCOM.

Gli abbonamenti FTTH attivi nel nostro Paese sarebbero soltanto 690.000 mentre sta crescendo in maniera significativa il numero di linee FTTC (Fiber-to-the-Cab) in cui il cavo fibra viene portato dall’operatore di telecomunicazioni fino al più vicino armadio stradale (cabinet). Le connessioni su rete “in fibra mista rame” sarebbero cresciute di un anno di 2,3 milioni di unità fino a 5,3 milioni circa a giugno 2018.
Per contro, le connessioni a banda larga su ADSL sono scese a 13,4 milioni circa sull’intero territorio nazionale.
Nel caso delle connessioni ADSL ma anche per quanto riguarda le linee FTTC e FTTE (Fiber-To-The-Exchange) in cui il tratto in rame è ancora più lungo (FTTE, fibra ottica su rete rigida: che cosa significa) è fondamentale verificare la reale velocità ottenibile con la connessione perché in molti casi i risultati del test potrebbero evidenziare prestazioni molto lontane da quelle pubblicizzate commercialmente.

Un parametro come la distanza dalla centrale o dall’armadio stradale sono infatti essenziali per stimare la velocità della propria connessione verificando le prestazioni ottenibili prima di stipulare un eventuale abbonamento e controllando le potenzialità della linea nel caso in cui si fosse già attivato un rapporto contrattuale con il provider Internet.

Test velocità ADSL e fibra: il sistema di verifica di TIM

Da qualche tempo a questa parte TIM ha rinnovato il suo sistema per la verifica della copertura ADSL e fibra.
Portandosi in questa pagina e indicando l’indirizzo da verificare, completo di numero civico, TIM riporterà la migliore tipologie di connessione Internet eventualmente attivabile e stimerà la velocità di download e la velocità di upload raggiungibili.

Due le accortezze da seguire: in primis è sempre fondamentale, in fase di compilazione del modulo di ricerca, cominciare a digitare una parte del nome del comune d’interesse, dell’indirizzo e del civico. Successivamente si dovranno scegliere le voci proposte; diversamente il meccanismo non funzionerà e verrà consigliato di contattare un consulente di TIM.

Per secondo, è bene tenere come riferimento i valori medi in Mbps per quanto riguarda download e upload. Abbiamo verificato che nella maggior parte dei casi, i valori riportati sono veritieri, a meno di problemi sui singoli impianti.

A questo proposito, nell’articolo Test ADSL TIM, le prestazioni sono soddisfacenti? abbiamo visto tutti i fattori che possono avere un effetto negativo sulle performance della connessione Internet.
Se l’attenuazione ha a che fare con la distanza dalla centrale o dall’armadio stradale (più è bassa meglio è), il rapporto segnale/rumore SNR ha a che fare con il fenomeno della diafonia e con le altre interferenze di carattere impulsivo lungo tutto il cavo. Un impianto telefonico ben realizzato può aiutare ad evitare ulteriori riduzione del SNR: SNR: cos’è, come aumentarlo e perché si abbassa su ADSL e VDSL.

Test velocità ADSL e fibra con il servizio di Planetel

TIM ha recentemente pubblicato un disclaimer con cui vengono vietati tutti gli utilizzi non autorizzati dei dati sulla struttura della rete condivisi attraverso il sito Wholesale.

Servizi come il noto e apprezzato Fibra.Click oltre l’eccellente app Android Fibrapp hanno quindi dovuto chiudere per non andare incontro a problematiche legali: Copertura pianificata fibra ottica: chiude Fibrapp. Ecco perché.

Con Fibrapp bastava indicare l’indirizzo d’interesse per sapere i servizi di connettività disponibili e attivabili. Nel caso delle ADSL l’applicazione calcolava quindi le velocità stimate con i profili a 12, 11 e 6 dB, sia in downstream che in upstream.
Nel caso della fibra FTTC Fibrapp mostrava le velocità ottenibili con i profili 17a o 35b, quest’ultimo attivabile sulle linee attestate su cabinet aggiornati con apparati EVDSL (Enhanced VDSL), capaci di permettere il raggiungimento di 200 Mbps in downstream nelle situazioni ottimali.
In attesa di una più capillare diffusione della connettività FTTH, attivando una FTTC si potrà godere di prestazioni migliori rispetto a una ADSL anche se ci sono situazioni limite in cui il vantaggio è più contenuto, almeno in downstream.

Cosa utilizzare in alternativa a Fibra.Click e Fibrapp? Il nostro consiglio è accedere a questa pagina preparata dai tecnici del provider Planetel quindi inserire l’indirizzo da verificare.
Nel riquadro Tecnologie disponibili al tuo indirizzo si otterrà l’elenco dei servizi di connettività attivabili.

Nel caso in cui si rilevasse l’indisponibilità della connettività ADSL su rete ATM (indicazione saturo), nessun problema. TIM sta infatti via a via sostituendo gli apparati DSLAM più vecchi: l’importante è che non sia indicata come satura la connettività su rete Ethernet (ETH).

I DSLAM raccolgono diversi canali di comunicazione provenienti dalle singole utenze (trasportati, di solito, mediante il classico doppino) raggruppandoli assieme in un canale di comunicazione di gerarchia superiore nella struttura della rete. Il MUX-ADSL o DSLAM si compone di diversi modem ADSL e ricopre una funzione di adattamento tra la rete di accesso e quella di trasporto (rete ATM o Ethernet).
Le centrali ADSL ATM, una volta aggiornate ad Ethernet, vengono via a via poste nello stato End-of-Sale (EOS) a conferma che il servizio ADSL viene ormai venduto esclusivamente su rete Ethernet.

Se una centrale è solo ATM, le prestazioni garantite da una connessione ADSL di qualunque operatore non sono superiori a 7 Mbps e, spesso, il servizio viene offerto solo in Bitstream (la scelta di un altro operatore, quindi, qui non porta benefici se non eventualmente di tipo economico).
Se il servizio ADSL venisse offerto invece anche o solo in modalità Ethernet, è altamente probabile (ed è possibile verificarlo con gli strumenti sopra presentati) che si possa attivare una connessione a 20 Mbps e che altri operatori possano essersi attrezzati per lavorare con un approccio ULL anziché Bitstream.

Nella parte finale del box sul sito Planetel vengono riportate la distanza dalla centrale e anche quella dal cabinet, quest’ultima molto importante nel caso della connettività FTTC.

Test velocità ADSL e fibra: quali gli strumenti più attuali

Planetel stima anche le prestazioni ottenibili attivando la connettività in fibra su una linea ove adesso è possibile attivare solo ADSL.

Qualche informazione in più per quanto riguarda la copertura in fibra ottica si può trovare utilizzando il servizio accessibile tramite la home page di Planetel.
Purtroppo, diversamente rispetto a quanto faceva Fibrapp, il servizio di Planetel restituisce soltanto le migliori prestazioni ottenibili previa attivazione di una connessione in fibra indipendentemente dal fatto che sia possibile attivare il profilo 35b: Cos’è il profilo 35b per la fibra ottica FTTC e come funziona.

Per quanto riguarda le FTTE, Fibrapp indica le velocità auspicabili anche se il profilo attivato è l’8b e non il 17a o il 35b come nel caso di FTTC: FTTE, fibra ottica su rete rigida: che cosa significa.

Per comprendere i vantaggi del passaggio da ADSL a fibra e avere qualche indicazione sui fattori che possono giocare un ruolo sfavorevole, suggeriamo la lettura del nostro articolo Da ADSL a fibra: cosa cambia e cosa significano VDSL e vectoring.

Come utilizzare BroadbandMap per stimare le prestazioni della connessione ADSL o fibra

I dati che AGCOM raccoglie e aggiorna periodicamente all’interno del servizio Broadband Map offrono un’ottima “cartina tornasole” per capire quali saranno le performance realmente ottenibili dopo l’attivazione, ad esempio, di una ADSL o di una connessione in fibra.

AGCOM non ha ufficialmente chiarito l’origine dei dati: secondo quanto previsto nella Determina Direttoriale 1/16/DSD i dati rilevati “sul campo” devono essere comunicati dagli operatori di telecomunicazioni: “l’Autorità costituisce, tramite periodico aggiornamento richiesto agli operatori autorizzati, una banca di dati di tutte le reti di accesso ad Internet di proprietà sia pubblica sia privata esistenti nel territorio nazionale, dettagliando le relative tecnologie nonché il grado di utilizzo delle stesse“. E ancora: “I soggetti di cui all’art.1 della Delibera n. 7/16/CONS (ovvero “Tutti i soggetti pubblici e privati detentori delle infrastrutture di rete che forniscono il servizio di accesso ad Internet“) sono tenuti a comunicare all’Autorità i dati utili alla costituzione del “Sistema di mappatura”“.
Appare quindi inesatto, come in molti ancora oggi affermano, parlare di semplici stime delle velocità ottenibili in downstream/upstream basate sulla distanza dell’utenza da servire dalla centrale e/o dall’armadio stradale.

Il nostro consiglio è quello di cliccare su Fisso cablato nella barra del menu in alto quindi digitare l’indirizzo esatto da controllare nell’apposita casella Ricerca indirizzo.

Test velocità ADSL e fibra: quali gli strumenti più attuali

Effettuando uno zoom al massimo livello disponibile (ingrandendo quindi il più possibile), Broadband Map mostrerà – in corrispondenza di ciascun numero civico ovvero sopra a ciascun immobile – un simbolo di diversa forma e colore.
Il quadrato verde indica che una linea attivata presso quel civico potrà raggiungere oltre 100 Mbps in downstream, un triangolo rosa da 30 a 100 Mbps, un circoletto rosso fino a 30 Mbps. L’indicazione è indipendente dalla tecnologia utilizzabile per ottenere tali prestazioni.

Cliccando sul simbolo (è presente anche una freccia di colore giallo), Broadband Map mostra l’elenco delle tecnologie disponibili e le velocità verosimilmente ottenibili con ciascuna di esse.

Test velocità ADSL e fibra: quali gli strumenti più attuali

Nell’articolo Velocità Internet, come verificarla e cosa fare se non venisse rispettato il contratto abbiamo visto come controllare le prestazioni della connessione Internet una volta attivato un abbonamento e come avanzare una contestazione nei confronti del provider se le prestazioni fossero insoddisfacenti anche rispetto ai criteri minimi stabiliti contrattualmente.

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Android, diverse app condividono i dati degli utenti con Facebook anche se non hanno un account

Author: Le news di Hardware Upgrade

Il 2018 non è stato un anno particolarmente roseo per Facebook, soprattutto se si considerano gli scandali legati alla privacy. Molti utenti pensano che la condivisione dei propri dati con le società di terze parti sia un giusto prezzo da pagare per usare il servizio, altri però sono del parere che sia necessaria maggiore trasparenza. Ed è proprio l’aspetto della trasparenza che viene a mancare secondo una nuova indagine di Privacy International, con cui sono state scoperte diverse app per Android, anche fra quelle più popolari, che condividono dati con Facebook.

La parte più scabrosa delle scoperte di Privacy International è che le suddette app condividono i dati con il social network anche se l’utente non ha effettuato il log-in su Facebook, e addirittura anche se l’utente non dispone di un account con il servizio. Si ritorna quindi a parlare della gestione dei dati degli utenti (iscritti e non) da parte della realtà di Zuckerberg, e della profilazione degli stessi. Un argomento che è tornato in auge nel 2018 con lo scandalo Cambridge Analytica, che ha causato grossi grattacapi e ha fatto riemergere il discorso della privacy sul web.

Il gruppo ha provato un totale di 34 app celebri su Android (fra cui, ad esempio, MyFitnessPal, Skyscanner, TripAdvisor, Kayak) nel periodo di tempo fra Agosto e Dicembre 2018. Due terzi di queste applicazioni hanno inviato dati a Facebook non appena avviate, sia in presenza di un account attivo sul dispositivo, sia in sua assenza. Attraverso questi dati il social network può conoscere quanto spesso gli utenti utilizzano un particolare servizio, e può raccogliere altri dati con i quali può scoprire diverse altre attitudini di ogni singolo utente, anche se non registrato.

Privacy International ha scoperto che il 61% delle app testate trasferisce dati a Facebook durante il primo avvio: nello specifico il software informa che l’app è stata installata e il Facebook SDK inizializzato, e così Facebook scopre che l’utente sta utilizzando il servizio e viene a conoscenza di ogni volta che viene avviato. I dati vengono accorpati con un ID univoco per ogni utente, e in questo modo Facebook può profilarli uno per uno, scoprendo facilmente il sesso, la professione, l’età, o anche la religione praticata. Il tutto, ovviamente, per offrirgli pubblicità sempre più mirata.

Alcune app, secondo l’indagine, inviano a Facebook un pacchetto di dati specifico ed estremamente dettagliato. Una fra queste è Kayak che invierebbe al social network informazioni sugli utenti (anche non presenti su Facebook) e i voli con cui viaggiano: Facebook scopre così città e date di partenza e di arrivo, numero di biglietti e di bambini al seguito, classe dei voli. In più, con queste applicazioni sembra che non siano sufficienti le opzioni sulla privacy disattivabili sul servizio, visto che le app continuano a inviare i dati descritti dall’indagine anche con le diverse voci deselezionate.

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“Deathloop”: ZeniMax ha registrato il marchio di un nuovo gioco

Author: Nicola Armondi Tom's Hardware

ZeniMax, società madre di Bethesda, ha registrato un nuovo marchio per un gioco chiamato “Deathloop”. Tramite la descrizione del prodotto presso l’United States Patent & Trademark Office, possiamo supporre che si tratti di un gioco mobile online. Purtroppo, per ora non è possibile sapere altro.

Ovviamente, le registrazioni di un marchio non corrispondono sempre a prodotti che poi vedranno realmente la luce, sopratutto non in tempi brevi. Sempre rimanendo in campo ZeniMax, la registrazione del marchio Starfield risale al 2013, ma il titolo è stato annunciato solo nel 2018.

Il primo videogame per smartphone e tablet di Bethesda, ovvero Fallout Shelter, è stato un successo tale da spingere la compagnia ad aprire un nuovo studio a Montreal, nel 2015, dedicato ai giochi mobile. Non deve sorprendere troppo, quindi, che “Deathloop” possa essere un titolo mobile.

Per quanto riguarda il nome, inoltre, un death loop è una situazione nella quale un giocatore ha salvato la partita poco prima di morire e, quindi, ricaricando il salvataggio non può in alcun modo proseguire. Possibile che il gioco voglia esplorare questo concetto? Per ora le speculazioni non possono andare molto oltre. Cosa ne pensate? Vi piacerebbe un nuovo titolo per smartphone da parte di Bethesda e ZeniMax?

Nel frattempo, potete giocare online con Fallout 76!