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AMD userà le memorie GDDR6 nelle sue prossime schede video

Author: IlSoftware.it

AMD userà le memorie GDDR6 nelle sue prossime schede video

Debutteranno molto probabilmente a inizio 2018 le nuove schede grafiche di casa AMD equipaggiate con le memorie GDDR6.

Stando alle indiscrezioni che si sono susseguite nei mesi scorsi e alle informazioni rilasciate dai produttori, le prime schede grafiche basate su memorie GDDR6 dovrebbero arrivare sul mercato all’inizio del 2018.

Micron si è già espressa sul tema (Micron spiega le differenze tra memorie GDDR5X e GDDR6) mentre Samsung presenterà a gennaio le sue GDDR6 che, stando a quanto dichiarato, saranno più veloci rispetto a quelle della concorrenza (16 Gbps anziché 12 Gbps): Memorie GDDR6 Samsung per le nuove schede video: già premiate dagli organizzatori del CES.

AMD userà le memorie GDDR6 nelle sue prossime schede video

Nvidia potrebbe utilizzare subito le memorie GDDR6 di SK Hynix nelle sue schede video di fascia più alta (in arrivo all’inizio del prossimo anno), mentre – stando alle ultime voci di corridoio – anche AMD potrebbe usare le GDDR6 nelle nuove schede grafiche continuando però a ricorrere a chip HBM2 per la prossima generazione di schede Navi ad elevato profilo.
La serie RX 500 è stata presentata a marzo scorso; se per adesso AMD non ha parlato di tempistiche per le nuove schede video dotate di memorie GDDR6, è lecito ipotizzare che le prime schede video possano debuttare entro la fine del primo trimestre 2018.La società di Sunnyvale, anche se per il momento ci troviamo nel campo delle mere speculazioni, potrebbe presentare un chip Vega basato su memorie GDDR6 che si porrebbe, in termini prestazionali, tra la RX 580 e la RX Vega 56. Tra i due prodotti – valutandone le rispettive performance – c’è una vasta prateria da colmare con l’avvento delle nuove schede AMD.

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Si vendono più GPU discrete, grazie al gaming e in parte al cryptomining

Author: Le news di Hardware Upgrade

Da Jon Peddie emergono i dati più aggiornati sulle vendite di schede video discrete, così come registrate nel corso del terzo trimestre dell’anno. La crescita rispetto al trimestre precedente è stata molto sostenuta, pari al 29,1%: si tratta di un dato più che doppio rispetto all’andamento stagionale di questo periodo dell’anno.

A trascinare le vendite di schede video discrete è stata la domanda di soluzioni per i videogiocatori, con la crescita di popolarità tanto degli eSports come dei PC gaming a trainare le vendite. Non manca anche l’effetto della domanda di schede video dedicate al mining di criptovalute, per quanto secondo i dati di Jon Peddie questo non è stato così significativo come alcune analisi vogliono portare a credere soprattutto rispetto ai trimestri precedenti.

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Tra i produttori di schede video NVIDIA ha rafforzato la propria presenza con una quota del 72,8% registrata nel terzo trimestre 2017, contro un dato del 69,7% del trimestre precedente e del 70,2% prendendo quale riferimento lo stesso periodo dell’anno scorso.

Per AMD troviamo la parte restante, con una quota di mercato del 27,1% in calo rispetto al 30,3% del trimestre precedente e al 29,8% detenuta 12 mesi fa. L’aumento nelle vendite di schede video, con una dinamica di forte crescita in essere dal primo trimestre 2017, segue di pari passo quello delle vendite di PC Desktop per quanto con percentuali di crescita più elevate.

Questo ad esempio si riscontra confrontando i dati rispetto all’anno precedente: +21,5% nelle vendite di schede video discrete contro un calo dell’8,9% in quelle dei PC desktop. Tale dato è spiegato con la vendita di un maggior numero di PC desktop dotati non di GPU integrata ma di una scheda video discreta, componente che è indispensabile nel momento in cui si voglia garantire un livello prestazionale elevato con applicazioni 3D.

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PlayStation Plus vs Games With Gold dicembre 2017

Author: Massimo Costante Tom’s Hardware

PlayStation Plus vs Games With Gold

Vi state preparando per il Natale e volete sapere in anticipo quali regali riceverete sotto l’albero? Sicuramente possiamo svelarvi quali giochi regaleranno Sony e Microsoft a tutti i loro abbonati, decretando come ogni mese l’offerta migliore.

Il mese precedente si è concluso nel migliore dei modi, ovvero con un pareggio, che converrete con noi essere la condizione migliore per tutti, quando entrambi i servizi in abbonamento riescono a dare il meglio ai propri utenti. Quindi se ancora non l’avete fatto, affrettatevi a scaricare gratuitamente Worms Battlegrounds sulla vostra Instant Game Collection o Trackmania Turbo dai Games With Gold.

Questo mese evidenzia di nuovo una particolare sintonia nei generi offerti da entrambe le case, un trend che sta accompagnando le due fazioni ormai da diversi mesi. Ma non vogliamo togliervi il gusto della sorpresa, quindi iniziamo a dare uno sguardo ai giochi di dicembre e… che vinca il migliore!

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Moto Z in test con Android 8.0 Oreo

Author: Lorenzo Spada Android Blog Italia

Nelle scorse ore è stato pubblicato uno screenshot che ci segnala il soak test avviato da Lenovo relativamente all’aggiornamento di Moto Z di prima generazione ad Android 8.0 Oreo.

L’aggiornamento ad Android 8.0 Oreo è una base di partenza che permetterà a molti smartphone di ricevere update più celeri e costanti grazie alla presenza del Project Treble. Per questa ragione, si tratta di un passo molto importante.

Ricordiamo che il Project Treble è un qualcosa di obbligatorio per gli smartphone che arrivano sin dalla fabbrica con un firmware basato su Android 8.0 Oreo mentre è facoltativo per quelli che vengono aggiornati in seguito. A tal proposito, vi consigliamo di dare uno sguardo al nostro articolo sugli smartphone che ne trarranno beneficio.

Se vi sarà il supporto al Project Treble, il modding sarà la via per i futuri aggiornamenti

Tornando al Moto Z, trattandosi di uno smartphone del 2016 l’aggiornamento ad Android 8.0 Oreo dovrebbe essere l’ultimo (non contando gli aggiornamenti di sicurezza mensili). Nonostante però “l’anzianità”, si tratta ancora di uno degli smartphone più interessanti del mercato, soprattutto per via del supporto alle Moto Mods.

Purtroppo dallo screenshot non siamo in grado di apprendere se lo smartphone supporterà il Project Treble. Se effettivamente dovesse supportarlo, il mondo del modding gli si spalancherebbe ancora di più.

Purtroppo non abbiamo nemmeno informazioni su quando l’aggiornamento ad Android 8.0 Oreo verrà rilasciato sul Moto Z. Molto probabilmente, inizialmente il nuovo firmware approderà sui Moto Z di seconda generazione.

VIA  FONTE

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5G, Ericsson stima un miliardo di abbonamenti nel 2023

Author: Le news di Hardware Upgrade

Nel suo Mobility Report di novembre, Ericsson dipinge un quadro dell’evoluzione della tecnologia mobile incentrato sul 5G e su volumi di dati sempre maggiori.

Nel 2023 è previsto che sia attivo un miliardo di abbonamenti che comprendono l’utilizzo di dati sotto rete 5G a livello mondiale. Il 20% della popolazione della Terra sarà coperto da reti 5G, ma Ericsson prevede che una parte relativamente ridotta sarà in Europa: sul totale degli abbonamenti al 5G, infatti, l’azienda afferma che solo il 16% sarà in Europa occidentale, mentre il 37% sarà in America del Nord e il 34% sarà nell’Asia nord-orientale (Cina, Giappone, Corea).

Le prospettive non sono quindi quelle di un’adozione molto rapida del nuovo standard nel Vecchio Continente – e, quindi, anche in Italia. Questo nonostante l’Europa sia attualmente una delle zone più avanzate nella sperimentazione della nuova generazione di reti cellulari. L’Europa rimane, però, indietro nell’adozione delle tecnologie 4G rispetto al Nord America, con una fetta consistente di utenti ancora servita dalle tecnologie 3G.

Entro il 2023 il traffico globale aumenterà di circa 8 volte, superando i 100 exabyte (un milione di terabyte) al mese. Per meglio rendere l’idea del quantitativo di dati in gioco, Ericsson afferma che questa cifra equivale a 5,5 milioni di anni di visione di video in HD. Il 95% del traffico sarà generato da smartphone e saranno proprio i contenuti video a trainare la crescita del consumo di dati.

Interessante notare come Ericsson preveda che il consumo medio per smartphone salirà dagli attuali 2,9 GB a ben 17 GB; in Europa occidentale, poi, dagli attuali 4,1 GB al mese si passerebbe a 28 GB. I prezzi al GB dei piani dati dovranno quindi, per forza di cose, scendere molto al di sotto dei livelli attuali per poter sostenere questa crescita vertiginosa.

Con l’aumento non solo della quantità di dati scambiati, ma anche di dispositivi connessi (Ericsson stima in più di 30 miliardi di dispositivi il totale, di cui circa 20 miliardi in ambito Internet delle Cose), si fa sempre più pressante l’abbandono dello standard IPv4 in favore del passaggio allo standard IPv6.

Il report completo è disponibile a questo indirizzo.