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La Germania prova ad arginare i software di sorveglianza

Author: Wired

La rubrica del telefono di Britta Eder è piena di persone che lo stato tedesco considera dei criminali. Come avvocato difensore attivo ad Amburgo, l’elenco dei suoi clienti include antifascisti, persone che si battono contro l’energia nucleare e membri del Pkk, un’organizzazione militante nazionalista curda che il governo della Turchia e l’Unione europea (Ue) classificano come gruppo terroristico.

Per il bene dei suoi clienti, Eder è abituata a essere cauta al telefono: “Quando parlo al telefono penso sempre che forse non sono sola“, dice. Questa consapevolezza si estende anche alle telefonate con sua madre.

Ma quando nel 2019 Amburgo ha approvato una nuova legge che consentiva alla polizia di utilizzare il software di analisi dei dati sviluppato dalla società Palantir, sostenuta dalla Cia, Eder ha temuto di rimanere ulteriormente intrappolata nella rete dei big data. Una funzione della piattaforma Gotham di Palantir consente alla polizia di mappare le reti di contatti telefonici, mettendo persone come Eder – che pur avendo collegamenti con persone sospettate di reati non sono criminali – sotto sorveglianza.

Ho pensato: questa è la prossima fase nei tentativi della polizia di ottenere maggiori possibilità di tenere sotto osservazione le persone senza alcuna prova concreta che le colleghi a un reato“, racconta Eder, che con altri dieci ricorrenti ha deciso di provare a far annullare la legge. Il 16 febbraio, i loro sforzi hanno avuto esito positivo.

La Corte costituzionale federale tedesca – il Bundesverfassungsgericht – ha dichiarato incostituzionale la legge di Amburgo e ha pubblicato per la prima volta delle linee guida rigorose sulle modalità di utilizzo da parte della polizia degli strumenti di analisi automatica dei dati come quello di Palantir, diffidando dall’inclusione di informazioni relative a persone come testimoni o avvocati. La sentenza afferma che la legge di Amburgo e una simile adottata dal land dell’Assia “consentono alla polizia, con un solo clic, di creare profili esaustivi di persone, gruppi e circoli“, senza operare distinzioni tra sospetti criminali e persone a loro collegate.

La sentenza

La decisione non vieta il ricorso a Gotham, ma limita il modo in cui la polizia può utilizzare il servizio: “Per Eder rischio di venir segnalata o vedere i propri dati elaborati da Palantir ora sarà drasticamente ridotto“, afferma Bijan Moini, responsabile legale della Società per i diritti civili (Gff) di Berlino, che ha portato il caso in tribunale.

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Tecnologia

India, il governo si sta impadronendo di internet

Author: Wired

“Quasi tutti gli operatori del settore, almeno in India, pensavano che il governo non avrebbe rispettato la scadenza dei tre mesi”, ha dichiarato in forma anonima a Wired UK una persona a conoscenza delle discussioni interne a una piattaforma di social media occidentale. Le piattaforme tecnologiche si aspettavano più tempo per adeguarsi alle nuove norme: “Non c’è stata una consultazione sufficiente e nessuno nel settore era pronto a un cambiamento così fondamentale nelle proprie operazioni in India”, ha aggiunto la fonte anonima.

Ma all’avvicinarsi della scadenza, il governo ha fatto capire che non avrebbe ceduto. Google e Meta si sono conformati velocemente, mentre Twitter non ha rispettato termine, portando il governo indiano ha dichiarare che l’azienda aveva temporaneamente perso il suo status di intermediario, diventando così responsabile dei contenuti pubblicati sulla sua piattaforma. In quel periodo contro il responsabile di Twitter per l’India, Manish Maheshwari, sono state intentate almeno due cause relative a contenuti pubblicati sul servizio, e un avvocato ha presentato una denuncia contro l’azienda per “diffusione di odio“. 

Alla fine Twitter ha assunto i tre dirigenti locali come previsto dalle nuove norme, spingendo il governo a ripristinare lo status di intermediario della piattaforma. In seguito, l’azienda ha pubblicato un rapporto sulla trasparenza che mostra come il governo indiano abbia inviato quasi 4000 richieste di rimozione a Twitter tra luglio e dicembre 2021. Nel maggio 2021, la polizia ha fatto irruzione negli uffici di Twitter a Delhi e Gurgaon, dopo che la società aveva applicato l’etichetta “media manipolati” a un tweet di un politico del partito al governo, il Bharatiya Janata Party (Bjp).

Il governo indiano si è scontrato anche con Meta. Le nuove regole consentono alle autorità di chiedere alle piattaforme di messaggistica di identificare l’autore di qualsiasi messaggio, una disposizione incompatibile con la crittografia end-to-end di WhatsApp, che ha fatto causa al governo per contestare la legge (la causa è ancora in corso).

Le piattaforme di social media hanno bollate alcune delle altre misure del nuovo regolamento indiano come irrealizzabili. Una delle disposizioni prevede per esempio che gli intermediari rispondano ai reclami degli utenti entro 24 ore e li risolvano nei 15 giorni successivi; le piattaforme di social media sono poi tenute a rimuovere alcuni contenuti “controversi” entro 72 ore dalla segnalazione (in India la segnalazione di massa di contenuti giudicati dannosi è una tattica comune).

Nuove regole in arrivo

Sebbene il governo abbia dichiarato che le regole varate nel 2021 per le piattaforme siano state concepite per “dare potere agli utenti ordinari dei social media” e fermare la circolazione di contenuti pericolosi e frodi finanziarie, Banerjee ritiene che il giro di vite serva più che altro a riaffermare il controllo sui media online, che negli ultimi anni sono proliferati in India. Il Ministero indiano dell’elettronica e della tecnologia dell’tnformazione non ha risposto a una richiesta di commento di Wired UK per quest’articolo.

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Superbonus, 5 cose che cambiano

Author: Wired

L’annullamento deve essere richiesto tramite pec, inviando l’istanza denominata Richiesta di annullamento dell’accettazione dei crediti ceduti, allegata circolare del 6 ottobre 2022, n. 33/E, sottoscritta da cedente e cessionario o digitalmente, o con firma autografa e copia documento d’identità. 

Cessione e sal

Come ci si deve comportare nel caso di cessione del credito con due sal diversi per un valore totale di 50mila euro, se 20mila euro sono stati spesi nel 2022 e 30mila nel 2023? 

Con la risposta all’interpello 56 del 2022, l’Agenzia delle entrateha chiarito – spiega il professor Fabio Chiesa – che è possibile cedere il credito corrispondente ai soli lavori eseguiti e pagati nel corso del periodo d’imposta per i quali si è raggiunto almeno il 30% del singolo sal”. In tale caso, bisognerà dunque effettuare due cessioni diverse, ciascuna allineata a un sal: la prima riferita alle spese sostenute nel 2022, la seconda a quelle sostenute nel 2023.

I prestiti con garanzia Sace

Un’altra domanda posta dai lettori del quotidiano riguarda i prestiti con garanzia Sace, che le imprese edili che hanno effettuato lavori per l’efficienza energetica, sisma bonus, fotovoltaico e colonnine di ricarica di veicoli elettrici possono ottenere. Secondo Giorgio Gavelli “non sembra esserci proprio distinzione”, in questo senso, “tra chi ha concesso lo sconto in fattura e chi ha acquisito i crediti dai propri clienti su un lavoro che l’impresa stessa ha svolto”. Quindi è possibile accedere al prestito in entrambi i casi.

Durc e visto di conformità

Con il decreto del ministero del Lavoro 143 del 2021 – scrive un ultimo utente – è stato previsto l’obbligo per cantieri privati i cui lavori superino i 70mila euro di acquisire apposita attestazione della congruenza della manodopera”. È quindi necessario esibire il documento unico di regolarità contributiva (durc) di congruità ai fini dell’apposizione del visto di conformità? Nel caso in cui i lavori siano in corso e tale visto riguardi il sal, è possibile sostituire il certificato con un’altra dichiarazione rilasciata dal direttore dei lavori?

La risposta a entrambe le domande, secondo Luca De Stefani, è negativa. “Per il secondo – spiega in particolare l’economista – va ricordato che i committenti hanno l’obbligo di richiedere all’impresa affidataria l’attestazione di congruità della manodopera nel cantiere, se l’opera complessiva supera i 70mila euro, solo prima di procedere al saldo finale dei lavori edili agevolati con le detrazioni fiscali”.

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Stati Uniti, perché all’improvviso sono spuntati così tanti misteriosi oggetti volanti

Author: Wired

Stando alle notizie degli ultimi giorni, potrebbe sembrare che gli Stati Uniti siano improvvisamente finiti in mezzo a un picco di attività di spionaggio, con palloni e altri oggetti volanti individuati e abbattuti giorno dopo giorno, in rapida successione. In realtà, gli avvistamenti sono aumentati per una semplice modifica dei radar del Norad, il Comando di difesa aerospaziale congiunto tra Canada e Stati Uniti.

L’equilibrio multipolare, su cui si è retto il mondo dalla fine della guerra fredda, è andato rapidamente a destabilizzarsi nell’ultimo anno e la crescente competizione tra potenze si è fatta più intensa e diretta. Paesi che fino a poco tempo fa erano considerati anche come dei partner, oggi sono visti principalmente come rivali e nessuno vuole far conoscere le proprie mosse a un avversario.

Il pallone spia cinese sorvola Charlotte, nel North Carolina, il 4 febbraio 2023 Cosa raccontano i detriti del pallone spia abbattuto dagli Stati Uniti

I componenti si trovano ora in un laboratori odell’Fbi in Virginia. Secondo i funzionari del governo ha sorvolato tutte le infrastrutture e i siti di difesa nucleari

Il Norad

Anche per questo motivo, nonostante la presenza di palloni spia cinesi sia già stata rilevata nel corso degli anni, sia dagli Stati Uniti che da altri paesi, il Norad ha deciso di assumere delle contromisure solo ora, dopo la distruzione dell’aerostato che ha sorvolato infrastrutture e siti di difesa nucleari statunitensi.

In una dichiarazione rilasciata dal capo del Norad, il generale Glen Van Herck, il Comando di difesa ha spiegato come l’aumento delle scoperte e degli ingaggi aerei dipenda da una semplice modifica ai filtri dei radar, fino a oggi calibrati per identificare jet da combattimento o bombardieri supersonici. Velivoli che possono rappresentare una minaccia diretta alla sicurezza delle persone e dei paesi, dotati di una massa importante e capaci di muoversi ad altissime velocità.

Pertanto, i sistemi così impostati hanno ignorato tutti gli altri velivoli più piccoli e lenti che hanno attraversato lo spazio aereo canadese o statunitense, fino a oggi non considerati come minacce. Ma cambiando le relazioni tra paesi, si modificano anche i criteri di sicurezza e il Norad ha modificato le sue apparecchiature di sorveglianza per individuare anche gli oggetti volanti più piccoli e lenti, capaci di muoversi “alla velocità del vento”.

Le posizioni dei tre oggetti volanti non identificati abbattuti dagli Stati Uniti tra il 10 e il 12 febbraio 2023 (Foto: Google Maps)Cosa sappiamo sugli oggetti volanti abbattuti negli Stati Uniti

A una settimana di distanza dal pallone spia cinese, altri tre oggetti volanti sospetti hanno attraversato lo spazio aereo di Canada e Stati Uniti, finendo per essere colpiti dagli F-22 statunitensi

I detriti del pallone spia

Nel frattempo il 13 febbraio Washington ha fatto sapere di aver recuperato altri resti del pallone spia cinese abbattuto il 4 febbraio al largo di Myrtle Beach, in South Carolina. Si tratta dei pezzi più interessanti del velivolo: sensori e materiale elettronico, con cui le autorità statunitensi sperano di far luce sull’attività della sonda cinese, accusata di avere a bordo antenne capaci di intercettare le telecomunicazioni e raccogliere dati.

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Tecnologia

Musk-Ucraina, braccio di ferro sull’internet satellitare

Author: Wired

Elon Musk ha deciso di bloccare l’accesso a Starlink ai droni militari delle forze armate dell’Ucraina, fondamentali per Kyiv nel contrastare l’invasione russa. Dopo un anno di guerra, in cui la rete internet satellitare di SpaceX è stata usata principalmente per le operazioni militari di difesa, Musk si è improvvisamente ricordato di non aver autorizzato l’uso di Starlink per scopi militari.

La decisione è arrivata, senza alcun preavviso, proprio mentre la Russia sta organizzando le sue forze per lanciare una nuova offensiva su larga scala, prevista per la fine di febbraio, in concomitanza con l’anniversario dell’inizio dell’invasione. In questo modo, la capacità difensiva dell’Ucraina potrebbe essere seriamente compromessa in una delle fasi cruciali del conflitto.

Starlink è stata fornita a costo zero a Kyiv dalle fasi iniziali dell’invasione, senza alcuna condizione apparente. Dopo un appello lanciato su Twitter da Mykhailo Fedorov, il ministro ucraino della Trasformazione digitale, Musk aveva semplicemente risposto dicendo il servizio Starlink è ora attivo in Ucraina”.

Da quel momento, le forze armate ucraine hanno usato Starlink per controllare la vasta rete di droni di sorveglianza fondamentali per monitorare le truppe russe, comunicare ordini, ricevere indicazioni di puntamento e anche controllare i droni con cui vengono effettuati gli attacchi. Niente di segreto o non prevedibile, quando il resto delle connessioni internet di un paese in guerra vengono distrutte dai bombardamenti, dalle interruzioni di corrente o semplicemente non arrivano in zone particolarmente remote.

Per questo le ultime dichiarazioni di Musk e Gwynne Shotwell, direttore operativo di SpaceX, hanno colto tutti di sorpresa, suonando anche sospette. Come riporta il Guardian, Shotwell ha giustificato il blocco per i droni militari sostenendo come non fosse mai stata intenzione dell’azienda consentire l’uso di Starlink “per scopi offensivi”. E Musk ha rincarato la dose spiegando che non autorizziamo l’uso di Starlink per effettuare attacchi con i droni a lungo raggio”.

La risposta ucraina a queste dichiarazioni è stata netta: siamo in guerra, scegliete da che parte stare. Questo è il succo del tweet pubblicato da Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente Volodymyr Zelensky, in cui ha spiegato come SpaceX può stare o “dalla parte dell’Ucraina e del diritto alla libertà” o dalla parte “della Federazione russa e della suo diritto di uccidere e conquistare territori”.