Categorie
Tecnologia

Le morti che hanno segnato il 2023

Author: Wired

Dalla letteratura alla politica, dall’arte all’informatica, il 2023 è stato un anno di perdite significative per l’Italia e per il resto del mondo. Tra queste troviamo la scrittrice e attivista politica Michela Murgia, morta a 51 anni, i giornalisti Andrea Purgatori e Maurizio Costanzo e lo scrittore Milan Kundera. Con i suoi 86 anni di età, di cui trenta passati in politica, quest’anno è mancato anche Silvio Berlusconi. Il mondo dell’informatica ha invece perso Gordon Moore, cofondatore di Intel, e Luiz André Barroso, padre dei moderni data center. In circostanze non chiarite, è morto in carcere Theodore Kaczynzki, terrorista statunitense e figura controversa della resistenza contro la società industriale e tecnologica, conosciuto come Unabomber. E, sempre in carcere, è morto anche il mafioso Matteo Messina Denaro.

Categorie
Economia Tecnologia

Nvidia lancia un supercomputer per costruire modelli di intelligenza artificiale

Author: Wired

Si chiamerà Dgx Gh200 e sarà in grado di assistere le aziende tech nel processo di costruzione di modelli generativi di intelligenza artificiale simili a ChatGPT, il prodotto di punta di OpenAI.

Come riporta il Financial Times, il nuovo supercomputer di intelligenza artificiale di Nvidia è stato annunciato dall’amministratore delegato dell’azienda Jen-Hsun Huang lo scorso 29 maggio nel corso del suo intervento al Computex, la fiera di tecnologia di Taipei, a Taiwan. Tra i primi clienti, la piattaforma dovrebbe avere big tech del calibro di Meta, Microsoft e Alphabet (per Google Cloud). Durante il suo discorso Huang, che è nato proprio a Taiwan prima di trasferirsi negli Stati Uniti e cofondare Nvidia nel 1993, ha dato idealmente il benvenuto a una nuova era dell’informatica in cui “tutti saranno programmatori anche grazie alla nuova piattaforma di Nvidia.

Per l’ad della società di Santa Clara, i progressi dell’intelligenza artificiale hanno reso difficile per l’industria tecnologica tradizionale reggere il confronto. “Il punto di svolta di una nuova era informatica”, ha spiegato, consente adesso alle persone di creare programmi da zero “semplicemente dicendo qualcosa al computer. Sono poi strumenti come ChatGPT a generare codice, riducendo il lavoro umano necessario a creare dei software. Insomma, una vera e propria rivoluzione della programmazione.

Il discorso di Huang alla conferenza Computex di Taipei è arrivato proprio mentre Nvidia prosegue la propria scalata verso una valutazione di mille miliardi. Nell’ultimo trimestre, il titolo in borsa del colosso dei chip ha infatti guadagnato il 25,7%, risultando il migliore sull’indice azionario Standard & Poor 500.

L’esplosione di ChatGPT ha infatti risvegliato l’entusiasmo degli investitori per l’intelligenza artificiale generativa, facendo aumentare rapidamente la domanda di microchip del data center di Nvidia. Su tutti l’H100, un’unità di elaborazione grafica avanzata capace di ridurre di fatto il tempo necessario per addestrare i cosiddetti modelli di linguaggio di grandi dimensioni quale è appunto il prodotto di OpenAI.

Categorie
Economia Tecnologia

AutoGPT, la guida: cosa cambia rispetto a ChatGPT

Author: Wired

Uno dei primi esempi di impiego è stato quello di assegnare a AutoGPT il compito di generare una ricetta nuova e non-convenzionale per una festa imminente tipo la Pasqua, memorizzarla in un file e interrompersi in ogni attività appena giunto allo scopo. Il neonato Chef-GPT – così è stato soprannominato – ha risposto che avrebbe cercato fra gli eventi più vicini per trovare quello adatto alla creazione di una ricetta unica. E così è iniziata la caccia, stabilendo che un sito di eventi sarebbe stato ideale, poi si è concentrato su aprile e alla fine ha scelto la Giornata della Terra del 22 aprile. Il risultato è stata la creazione di una ricetta: la Earth Day Quinoa Salad. Missione compiuta in 1 minuto e 46 secondi. Sembra una banalità ma se si riflette il software ha compiuto più azioni diverse per raggiungere lo scopo. Un chatbot convenzionale avrebbe assolto solo parzialmente al compito.

Perché AutoGPT è davvero speciale

Auto-GPT è un ulteriore tassello importante di sviluppo per il modello GPT perché è in grado di stabilire un percorso di avvicinamento e raggiungimento dell’obiettivo finale articolando azioni di diverso tipo: una specie di pensieri, ragionamenti e criticità. Nel caso della ricetta il primo pensiero dell’IA è stato quello di “cercare eventi imminenti per trovarne uno adatto alla creazione di una ricetta unica“. Sulla base di questa azione il ragionamento è stato quello di trovare un evento imminente capace di aiutarlo “a trovare una ricetta pertinente ed entusiasmante“. Le criticità sono state relative a potenziali vincoli o limitazioni alle azioni.

Come se non bastasse è concentrato di più tecnologie: si affida a GPT-4 per la generazione di testo e GPT-3.5 per l’archiviazione dei file e il riepilogo, si connette a internet per recuperare informazioni e dati, mette a disposizione una memoria a medio e lungo termine, nonché (opzionalmente) funzionalità di sintesi vocale tramite la tecnologia di ElevenLabs.

Come usare AutoGPT

AutoGPT è un software che non richiede competenze di sviluppo super professionali ma certamente è un po’ più complesso da usare rispetto a ChatGPT, soprattutto perché ha bisogno di strumenti che un comune utente normalmente non usa.

Ad ogni modo se si vuole sperimentare senza troppo impegno basta cercare su Google delle interfacce per AutoGPT già preconfezionate. Si pensi per esempio ad AgentGPT oppure GodMode, che non richiedono chiavi Api per procedere a un primo contatto.

Chi invece vuole testare seriamente AutoGPT deve disporre di una versione di Python 3.8 (o superiore), una chiave API OpenAI, una chiave API Pinecone; e una chiave API ElevenLabs se si desidera anche la funzione di sintesi vocale. Dopodiché, consultate tutte le informazioni utili disponibili sulla pagina GitHub del progetto AutoGPT GitHub, non resta che cliccare sul tasto verde Codice e scaricare il file Zip.

A quel punto il suggerimento è di usare uno strumento come PowerShell o comunque una interfaccia a riga di comando per digitare git clone https://github.com/Torantulino/Auto-GPT.git in modo da clonare il repository GitHub, poi digitare cd ‘Auto-GPT’ per avere accesso diretto alla directory dell’intero progetto. Poi ancora digitare pip install -r requirements.txt per avviare l’installazione. Infine, non resta che rinominare il file .env.template in .env e inserire la propria chiave API OpenAI. Dopodiché la strada è in discesa perché per usare AutoGPT basta poi dare un nome al bot e assegnare un obiettivo da raggiungere.

Categorie
Economia Tecnologia

Microsoft licenzia in Italia

Author: Wired

Microsoft licenzia in Italia. Il colosso dell’informatica taglia 59 posti di lavoro tra Milano e Roma. Nel mirino il segmento delle vendite e dell’assistenza ai clienti. Arriva anche in Italia l’onda lunga dei tagli annunciati all’inizio dell’anno dal colosso di Redmond: 10mila licenziamenti in tutto il mondo, che sommati a tagli su uffici e hardware hanno l’obiettivo di garantire un risparmio di 1,2 miliardi e contenere i costi in vista di un periodo di recessione dei consumi tech. Sono le stesse motivazioni con cui la multinazionale ha comunicato il 30 marzo l’apertura della procedura di esuberi nelle sedi italiane. Microsoft è solo l’ultima azienda della tecnologia che taglia nel Belpaese, dopo Meta, Yahoo, Salesforce, Ubisoft e Casavo.

La situazione:

  1. Il piano di tagli
  2. Revisione interna
  3. Riflessi in Borsa

Il piano di tagli

Secondo quanto ha potuto appurare Wired da fonti vicine alla partita, Microsoft intende licenziare 59 persone, di cui 16 dirigenti. Di questi, 52 fanno capo alla sede di Milano e 7 a quella di Roma. L’azienda, che al momento occupa 1.080 persone in Italia, intende snellire il reparto vendite, sulla scia di condizioni di mercato che ritiene in contrazione, dopo il boom del passaggio ai servizi cloud negli anni della pandemia. Per questo motivo sotto la scure degli esuberi sono finite sia le figure commerciali che operano sul campo, sia i coordinatori area delle vendite, sia anche la filiera di assistenza dei clienti.

Ad affiancare la filiale italiana della multinazionale, Microsoft Italia srl, nella procedura è Assolombarda, la più pesante delle associazioni territoriali della galassia di Confindustria, che rappresenta le aziende delle province di Milano, Monza, Lodi e Pavia. Per metà aprile Microsoft intende incontrare le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil per avviare il percorso di trattativa.

Revisione interna

L’annuncio dei licenziamenti, che si iscrive in una fase di revisione degli organici da parte dei colossi tecnologici dopo l’esplosione di assunzioni durante la pandemia, quando il digitale ha subìto una fortissima accelerata, si inserisce anche in un momento di riorganizzazione dell’azienda in Italia. Il 20 marzo Microsoft Italia ha comunicato la nomina di Vincenzo Esposito ad amministratore delegato della filiale locale, succedendo a Silvia Candiani che, dopo quasi sei anni al timone, passa al ruolo di vicepresidente globale del settore telecomunicazioni.

Microsoft ha forti ambizioni in Italia. Ha una rete di 14mila partner sul territorio. Ha avvisato un piano di investimenti in tecnologie e formazione, battezzato Ambizione Italia, che si incardina su nuovi data center in Italia per la transizione alla nuvola di Azure delle imprese e un programma di formazione sulle competenze digitali per studenti  e professionisti che ad oggi ha raggiunto 3 milioni di persone. Il colosso di Redmond è anche coinvolto nel piano del Polo strategico nazionale, ossia l’infrastruttura cloud su cui migrare i dati critici e strategici della pubblica amministrazione.

Riflessi in Borsa

Il piano di riassetto di Microsoft, che tocca le aree considerate non “core” per l’azienda, ha ottenuto l’approvazione del mercato. Il titolo ha recuperato terreno dopo il calo segnato alla fine dello scorso anno, e sta viaggiando verso le valutazioni dell’estate 2022. L’azienda guidata dall’ad Satya Nadella intende continuare a investire in settori redditizi come il cloud e l’intelligenza artificiale.

Nel primo caso, proprio i risultati della divisione cloud nel secondo trimestre dell’esercizio fiscale 2023, che si è chiuso il 31 dicembre 2022, hanno sospinto il titolo perché superiori alle aspettative del mercato. Nel complesso Microsoft ha chiuso il trimestre con un fatturato in crescita del 2% a 52,7 miliardi di dollari, leggermente sotto le stime degli analisti, e utile netti in calo del 12% a 16,4 miliardi di dollari.

Nel caso dell’Ai, invece, le mosse con ChatGPT e l’integrazione del chatbot sul suo motore di ricerca, Bing, hanno dato una scossa al mercato, costringendo Google, che da sempre fa la parte del leone nel campo delle ricerche online, ad accelerare sul suo Bard.

Categorie
Economia Tecnologia

Corsi online, 5 piattaforme per iniziare l’anno investendo su di te

Author: Wired

Cambiamo completamente registro. Annodate la cravatta, preparate la giacca. In questo caso parliamo di corsi online universitari erogati da atenei top a livello mondiale. Non a caso Coursera (fondata nel 2012 da due professori di Stanford e che, secondo Class Central, nel 2018 avrebbe fatturato circa 140 milioni di dollari) è utilizzato da moltissime multinazionali come Danone, P&G, Airbus, L’Oreal per formare i dipendenti. Tra le università presenti sulla piattaforma, Johns Hopkins, Illinois, Penn University, Columbia, Stanford, ma anche le nostre Sapienza e Bocconi.

I corsi sono prevalentemente in inglese e in spagnolo; pochi quelli in italiano. Con una piccola fee si può ricevere un certificato da condividere su Linkedin. Si passa dai corsi singoli ai percorsi di specializzazione più complessi, fino ai Professional e ai Mastertrack certificates, che possono anche diventare validi come parti di un percorso universitario riconosciuto. Dulcis in fundo, ci sono anche veri e propri corsi di laurea, che vi costeranno molto meno rispetto alla retta normale delle università statunitensi.


Corsi online 5 piattaforme per iniziare l'anno investendo su di te

Signore e signori, silenzio in aula. State entrando nel salotto buono dell’istruzione mondiale. E che nomi. EdX è  il portale di livello universitario per eccellenza. Se volete migliorare la vostra preparazione direttamente da casa senza staccare un biglietto aereo siete nel posto giusto. Fondato da Mit e Harvard nel 2012,  completamente nonprofit e open source, i corsi online che offre sono preparati da docenti dei migliori atenei USA e internazionali, tra cui Sorbona, Imperial College, Oxford. Amplissima la scelta tra percorsi gratuiti e a pagamento.

È possibile anche frequentare veri e propri Master’s degree online di durata biennale o addirittura triennale erogati da università top con tanto di esami, fino a giungere a blasonatissimi Mba. I corsi sono tutti estremamente aggiornati e curati, come si conviene a chi detta le regole della formazione mondiale. Anche in questo caso, le rette possono costare  fino a un quarto del normale e sono numerosi top brand che formano il proprio personale utilizzando il servizio. Qualche nome? Tra gli altri, Mercedes, Sony, General Motors. I prossimi potreste essere voi.


Corsi online 5 piattaforme per iniziare l'anno investendo su di te

Mettetevi comodi e preparatevi a godervi una serie di lezioni su tutti i campi dello scibile pensate per chi ha poco tempo ma molta voglia di ampliare i propri orizzonti. Skillshare è un sito più agile, dalla user experience meno impegnativa rispetto a Coursera e EdEx. Molte lezioni durano al massimo 30 minuti, e tutte sono suddivise in brevi capitoli. Per frequentare si paga un abbonamento mensile di 7 dollari, con due mesi di prova gratuita per testare il prodotto. Se non vi piace, potete sempre recedere. Con Skillshare potete anche diventare docenti, insegnando quello su cui vi sentite preparati.