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Wired Next Fest 2023 Trentino, Anna Ammirati: “Mare Fuori è un’esperienza di vita”

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Al Wired Next Fest 2023, il festival più famoso su tecnologia e innovazione, direttamente dal cast di **Mare Fuori **arrivano a Rovereto Anna Ammirati, il volto di Liz, una delle guardie del carcere minorile della serie tv, e Giuseppe Tantillo che interpreta Alfredo, l’avvocato corrotto che ha ingannato Silvia nel programma della Rai. “Mare fuori è stata un’esperienza di vita. Uno dei set più belli che potessi vivere – esordisce così Ammirati sul palco di piazza Malfatti -. Non voglio fare retorica: è la verità. Ho recitato in tutte e tre le stagioni, giravamo anche di sabato a Napoli. Quindi noi del cast stavamo insieme anche durante le pause. Sono nate amicizie e siamo diventati amici. Sul set questa sintonia si vedeva. Abbiamo inventato insieme alcune battute e ci fidavamo l’uno dell’altro”.

A fare sfondo alla vicenda ambientata nell’Ipm, c’è la città di Napoli, che in questi giorni è teatro dei festeggiamenti per la vittoria dello scudetto: “Napoli sta vivendo un periodo incredibile: sta esprimendo nell’arte e nello sport la sua vitalità interviene Tantillo -. In questo senso la città ha fatto tantissimo per il successo della serie. Ma il successo è arrivato anche perché tratta diadolescenza, che è la fase che racchiude in sé tutto il senso della vita. In quella fase non ci sono gli strumenti per viverla a pieno. Se aggiungiamo che la serie è ambientata nel carcere minorile, assume quasi una sfumatura shakespeariana: un algoritmo vincente.

Napoli è l’ingrediente di successo anche secondo Ammirati: “Napoli è un teatro a cielo aperto. Si alternano il tragico e il comico: anche chi nasce nei quartieri alti deve fare i conti con una città particolare- spiega l’attrice –. Ma il territorio è solo uno dei motivi alla base del successo di Mare fuori: credo che sia una delle poche serie tv che non mitizza il male, che parla degli sbagli degli adulti. Non è solo una serie teen: anche gli adulti sono pazzi per Mare Fuori. Inoltre, non è una serie costruita per una piattaforma, che spesso devono tener conto dell’algoritmo. Mare Fuori è nata per la Rai e poi è stata inserita su Netflix. In quel momento è cambiata la sua fruizione”.

Per Tantillo, quella di Mare Fuori è stata una piacevolissima sorpresa, visto che all’inizio non era così convinto di partecipare alla serie: “Non avevo visto la prima stagione e non ero convinto di interpretare il personaggio, perché mi sembrava un cattivo bello e finito, senza sfumature – conclude -. Ho capito che ero stato un po’ superficiale nel leggere la parte. Poi ho capito che per interpretare Alfredo devo stare dalla sua parte. È un personaggio che vorrebbe essere migliore di quello che è”.

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Wired Next Fest 2023 a Rovereto, cosa seguire se ti interessa la scienza

Author: Wired

Scienza, cultura, innovazione, tecnologia, ma anche intrattenimento si incontrano al Wired Next Fest 2023, il festival gratuito più famoso su tecnologia e innovazione che quest’anno compie 10 anni. A ospitare questa nuova edizione, che si terrà nel week end del 6 e del 7 maggio 2023 sarà la città di Rovereto, dove il pubblico potrà assistere e prendere parte agli incontri, panel, workshop e agli exhibit nel teatro Zandonai, in piazza Malfatti, a Palazzo Del Bene, e al Planetario di Rovereto. L’ingresso è gratuito, mentre sul sito dedicato all’evento è possibile iscriversi e trovare l’elenco degli speaker e il programma del festival.

Tra gli ospiti della manifestazione, gli appassionati di scienza potranno trovare anche esperti di economia spaziale, astrofisica, biologia, medicina, energia, ecologia animale e tanto altro. Ecco quali sono gli incontri da non perdere per chi è interessato all’ambito scientifico.

Sabato 6 maggio

Nella giornata di sabato ci sarà l’incontro con Giorgio Saccoccia, presidente dell’Agenzia spaziale italiana (Asi), sulle esplorazioni ultraorbitali e sulla space economy. Neuroscienziato e ricercatore, Giulio Deangeli sarà sul palco insieme a Emma Ruzzon, presidente del consiglio degli studenti dell’università di Padova, per una riflessione sulla situazione delle università italiane e dei suicidi degli studenti avvenuti negli ultimi mesi. A seguire, Antonella Viola, professoressa di Patologia generale all’università di Padova, si occuperà di analizzare tutti quegli aspetti legati al linguaggio della scienza e della divulgazione emersi nel periodo della pandemia.

Quali sono le competenze di cui ha bisogno il settore della space economy? Al Wired Next Fest di Rovereto ne parlano Massimo Claudio Comparini, deputy amministratore delegato di Esvp Observation Exploration Navigation alla Thales Alenia Space, e Simonetta Di Pippo, professor of practice di Space economy e direttrice dello Space economy evolution lab (SeeLab) della Bocconi.

Il festival sarà ricco di appuntamenti sulla crisi climatica e ambientale: Claudia Tebaldi, ricercatrice del Joint Global Change Research Institute della University of Maryland, e Giacomo Moro Mauretto, biologo e divulgatore scientifico, si occuperanno della questione ambientale. Dell’impatto della crisi climatica su animali e piante, invece, parleranno Francesca Cagnacci, ecologa comportamentale e della conservazione alla guida dell’Unità di ecologia animale del Centro ricerca e conservazione della fondazione Edmund Mach, e Luca Belelli Marchesini, ricercatore dell’Unità di ecologia forestale del Centro ricerca ed innovazione della fondazione Edmund Mach. Sul futuro del cibo, invece interverranno anche Stefano Biressi, professore di Biologia molecolare dell’università di Trento, Luciano Conti, professore di Biologia applicata del dipartimento Cibio dell’università di Trento e Sean Yam, chief operating officer della Gerber Rauth Srl.

Una costellazione satellitare che monitorerà l’ambiente, le infrastrutture, il dissesto idrogeologico e gli incendi in Italia: è questo l’obiettivo del progetto Iride, che verrà illustrato da Antonio Ciccolella, system requirements manager dell’Esa, Francesco Longo, responsabile Unità di osservazione della Terra e operazioni dell’Asi, e Andrea Taramelli, professore dell’Università Iuss di Pavia e senior scientist in telerilevamento e processi di superficie nell’Ispra.

Domenica 7 maggio

Tra gli incontri a tema scientifico previsti per la giornata di domenica 7 maggio, ci sarà anche quello dedicato al metodo Steam (science, technology, engineering, art, mathematics) che si occupa di coinvolgere più persone possibili nelle materie scientifiche. Ne parlerà Ersilia Vaudo, astrofisica e chief diversity officer all’Esa. Nel pomeriggio sarà presente anche Martin Hanczyc, responsabile del laboratorio di Biologia artificiale del Centro Cibio dell’università degli studi di Trento.

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Economia Tecnologia

ChatGPT è tornato disponibile in Italia

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Come si può leggere nella privacy policy, ChatGPT specifica che è possibile “che i contenuti che ci fornisci siano utilizzati per migliorare i nostri servizi, per esempio per allenare i modelli linguistici che alimentano ChatGPT”. In un post del blog aggiornato con le ultime funzioni in materia di privacy, il responsabile degli specialisti di Ai della società, Yaniv Markovski, spiega che l’azienda sta compiendo vari passi “per ridurre la quantità di dati personali nei nostri set di dati per l’allenamento degli algoritmi prima che siano utilizzati per migliorare i nostri modelli”.

Il commento del Garante

In una nota, il Garante della privacy riepiloga i passi avanti fatti con ChatGPT, che rispondono alle sue richieste. Quindi, numero uno: un’informativa rivolta a tutti gli utenti e non utenti, in Europa e nel resto del mondo, per illustrare quali dati personali e con quali modalità sono trattati per l’addestramento degli algoritmi e per ricordare che chiunque ha diritto di opporsi a tale trattamento. L’azienda ha anche “ampliato l’informativa sul trattamento dei dati riservata agli utenti del servizio rendendola ora accessibile anche nella maschera di registrazione prima che un utente si registri al servizio”. L’informativa è ora anche un bella vista nel messaggio di benvenuto.

Ora le persone che vivono in Unione europea, anche se non sono utenti di ChatGPT, possono opporsi all’uso dei dati, anche attraverso un modulo di richiesta online. L’azienda “ha previsto per gli interessati la possibilità di far cancellare le informazioni ritenute errate dichiarandosi, allo stato, tecnicamente impossibilitata a correggere gli errori”, scrive il Garante, e “ha chiarito, nell’informativa riservata agli utenti, che mentre continuerà a trattare taluni dati personali per garantire il corretto funzionamento del servizio sulla base del contratto, tratterà i loro dati personali ai fini dell’addestramento degli algoritmi, salvo che esercitino il diritto di opposizione, sulla base del legittimo interesse”. Inoltre OpenAi ha reso disponibile un modulo per esercitare il diritto di opposizione all’uso dei dati per allenare gli algoritmi, la schermata di dichiarazione dell’età e la richiesta della data di nascita per chi si registra, “prevedendo un blocco alla registrazione per gli utenti infratredicenni e, nell’ipotesi di utenti ultratredicenni ma minorenni che debbano confermare di avere il consenso dei genitori all’uso del servizio”.

L’Autorità riconosce i passi in avanti compiuti per coniugare il progresso tecnologico con il rispetto dei diritti delle persone e auspica che la società prosegua lungo questo percorso di adeguamento alla normativa europea sulla protezione dati – scrivono da piazzale Venezia, dove ora si attendono gli sviluppi sul fronte verifica dell’età e campagna di comunicazione -. L’Autorità proseguirà dunque nell’attività istruttoria avviata nei confronti di OpenAi e nel lavoro che porterà avanti la apposita task force costituita in seno al Comitato che riunisce le Autorità per la privacy dell’Unione europea“.

ChatGPTLe nuove protezioni per la privacy di ChatGPT

Dalla modalità “incognito” all’esportazione dei propri dati, le mosse di OpenAi vanno nella direzione indicata dal Garante della privacy. Ma non bastano a soddisfarle del tutto

Il blocco di ChatGPT

Il blocco di ChatGPT per gli utenti che si collegano dall’Italia è stato stabilito da OpenAi nella sera del 31 marzo scorso, a poche ore di distanza dal primo provvedimento del Garante della privacy per violazione del Gdpr (il regolamento europeo per il trattamento dei dati personali). Contestualmente l’azienda ha congelato gli abbonamenti di chi era iscritto al servizio e previsto un rimborso per le persone che avevano sottoscritto un’utenza a marzo. L’azione del Garante non prevedeva in automatico il blocco: se OpenAi fosse riuscita a esercitare il proprio chatbot senza il ricorso a dati personali, avrebbe potuto farlo. Uno scenario teorico, ça va sans dire. Con lo stop al servizio, inoltre, l’azienda si è cautelata da potenziali altre violazioni che si sarebbero potute verificare fintantoché non assolveva alle richieste del garante.

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Tecnologia

Bonavota, un altro dei super latitanti più ricercati in Italia, è stato arrestato

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Dopo Matteo Messina Denaro, le autorità sono riuscite a catturare anche Pasquale Bonavota, pericoloso capomafia della ‘ndrangheta calabrese, ricercato dal 2018 e tra i super latitanti indicati dal ministero dell’Interno come “di massima pericolosità”. Il mafioso è stato arrestato a Genova, nell’ambito dell’indagine chiamata Rinascita-Scott.

La storia

Nato a Vibo Valentia nel 1974, è uno dei capi della ‘ndrina Bonavota, cosca mafiosa della ‘ndrangheta calabrese proveniente dal comune di Sant’Onofrio, con esponenti anche in Piemonte e Roma. Le loro attività comprendono l’estorsione, l’usura, il traffico di droga e il riciclaggio.

La famiglia Bonavota ha controllato l’amministrazione comunale di Sant’Onofrio fino al 2009, quando il Comune è stato sciolto e commissariato per infiltrazione mafiosa, grazie a un’operazione di polizia che ha portato all’arresto del capobastone, cioè il mafioso a capo della famiglia, Domenico Bonavota.

Dal 2010 al 2020, altre 3 operazioni delle forze dell’ordine, compresa l’indagine Rinascita-Scott hanno portato all’arresto di 334 persone, in Calabria e Piemonte, ritenute appartenenti alle strutture mafiose della provincia vibonese, ma Pasquale Bonavota era riuscito a sfuggire alla cattura, fino a ora.

Le indagini

Secondo le indagini dell’Antimafia, sarebbe il mandante degli omicidi di Domenico Belsito, Raffaele Cracolici e Alfredo Cracolici. Inoltre, le connessioni di Bonavota arriverebbero fino all’Ungheria, dove la cosca aveva assunto il controllo di un istituto di credito per investire in criptovalute e riciclare denaro, smantellato dopo un inchiesta che ha portato all’arresto di 25 persone.

Con il suo arresto, mancano solo tre persone all’appello carcerario dei super latitanti ancora in circolazione. Si tratta di Attilio Cubeddu, sardo membro dell’anonima sequestri e ricercato dal 1997, Giovanni Motisi, a capo di un clan di Cosa nostra di Palermo e ricercato dal 1998, e Renato Cinquegranella, camorrista napoletano ricercato dal 2002.

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Fascismo: come riconoscere l’Ur-fascismo, il fascismo “inossidabile” teorizzato da Umberto Eco

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Per Umberto Eco, il fascismo è esistito prima della dittatura fascista in Italia. Ed è continuato ad esistere dopo il 25 aprile 1945. Non nella stessa forma o con le stesse modalità, ma nell’insieme delle sue caratteristiche culturali, psicologiche e comunicative. Eco lo ha chiamato Ur-fascismo, il fascismo originale o persistente, cioè precedente alla sua forma istituzionalizzata durante il ventennio. In grado di ripetersi e riproporsi. In termini moderni: un fascismo “inossidabile”.

Nell’aprile del 1995, tre mesi dopo la caduta del primo governo Berlusconi, Umberto Eco si trovava a New York, negli Stati Uniti, per tenere una conferenza alla prestigiosa Columbia University. Come tema del suo intervento aveva scelto il fascismo, partendo dalla propria esperienza diretta della dittatura da giovane, per arrivare a fornire una descrizione generale del fenomeno.

  1. Differenze tra fascismo e nazismo
  2. Il fascismo resiliente
  3. Il fascismo originario
  4. Il contrario di fascismo: l’antifascismo

Differenze tra fascismo e nazismo

Il presupposto di partenza di Eco è che il fascismo italiano “fu certamente una dittatura, ma non fu completamente totalitario, non per la sua mitezza, ma piuttosto per la debolezza filosofica della sua ideologia”. Un totalitarismo “confuso, collage di idee filosofiche e politiche diverse, un alveare di contraddizioni” privo di “una filosofia particolare” ma “saldamente ancorato ad alcuni fondamenti archetipici” a livello emotivo.

E mentre il nazismo era confinato all’interno di un programma politico completo, il Mein Kampf di Adolf Hitler, con la sua teoria del razzismo e del popolo eletto ariano, una precisa nozione di arte degenerata e una filosofia della volontà di potenza – per cui non si possono etichettare altri regimi come nazisti – il fascismo non si è mai strutturato con questa chiarezza e rigidità filosofica.

Proprio grazie alla mancanza di rigidità filosofica e all’assenza di tutti quegli elementi che hanno caratterizzato ogni forma successiva di totalitarismo, il concetto di fascismo è diventato un termine universale per descrivere diversi movimenti totalitari, perché anche eliminando “da un regime fascista una o più caratteristiche” questo “sarà ancora riconoscibile come fascista”.

Il fascismo resiliente

Infatti, “il gioco fascista può essere giocato in molte forme e il nome del gioco non cambia. Se togliamo “l’imperialismo dal fascismo, ci sono ancora Franco e Salazar”, i dittatori di Spagna e Portogallo caduti rispettivamente solo nel 1975 e nel 1974, “togliete il colonialismo e avrete ancora il fascismo balcanico degli ustascia”. Aggiungete al fascismo italiano “un radicale anticapitalismo (che non ha mai affascinato Mussolini) e avrete Ezra Pound”.